GRUPPO SANTA LUCIA |
Giugno 2002 |
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Caro Toni, sono passati dieci anni e più, da quel 18
dicembre 1991 quando, dopo mesi di straziante malattia, salisti degnamente al
Paradiso di Cantore. Dedicasti quasi una vita agli alpini santalucesi, fosti
per loro quasi un padre e come un buon capo famiglia mediasti negli scontri,
facilitando gli incontri fra alpini di varie generazioni.
Come un vecchio colonnello mai diventato generale,
rimanesti sempre, ufficialmente in second’ordine, ma anche nell’ombra la
tua immagine brillava della luce più vera.
Io ti ricordo così, con quel cappello alla
“Maigret” con quella borsa, poi sostituita da una più moderna
ventiquattrore a combinazione, entrare con un sorriso nella nostra bella sede
e dolcemente impartire i “tuoi” ordini, tu che eri la nostra guida e che
sapevi valorizzare ogni piccolo o grande apporto di tutti noi.
Troppo presto te ne andasti, lasciando vivo in noi il
ricordo di tanta umile disponibilità verso gli altri, la tua figura comunque,
seppur non materialmente c’è rimasta a fianco in questi anni in tutti i
nostri momenti di vita alpina illuminando le nostre scelte e i nostri passi.
Il gruppo è andato avanti continuando nelle opere e
nelle attività intraprese, cercando di coprire il vuoto da te lasciato,
aumentando l’impegno con Claudio Bernardi ed Egidio Zambon in primis.
Per questo spesso ho la sensazione di averti ancora
accanto, come alla sfilata dell’adunata di Vicenza, l'ultima a cui hai
partecipato.
Per questo sono convinto che prima o poi, se ne sarò
degno, ci rivedremo.
Ciao.
Renzo Sossai