GRUPPO SANTA LUCIA |
Settembre 2010 |
L’8 e 9 agosto 2009 un nutrito gruppo di alpini di S. Lucia di Piave unitamente ad alcuni amici alpini
del Felettano si sono recati accompagnati dalle rispettive consorti a visitare il castello di Neuschwanstein a Füssen in
Baviera. Partiti di primissima mattina dalla sede di S. Lucia ci si è fermati in prossimità del confine austriaco per la
tradizionale colazione a base di pane, sopressa e formaggio. Il tempo bello e l’ottima compagnia faceva presagire che la
gita sarebbe andata bene. Arrivati a Füssen, dopo aver pranzato in ristorante abbiamo visitato il castello di re Ludwig
II che data la particolarità architettonica è veramente bello. Un improvviso temporale ci ha sorpresi all’uscita e i due
chilometri a piedi che ci dividevano dal parcheggio dei pullman non sono certo stati belli considerato che praticamente
nessuno aveva l’ombrello al seguito. Alle 18,00 avevamo appuntamento con il vicecomandante col. Amann dell’8°
Gebirgslogistik batallion ( 8° Battaglione Logistico da Montagna) di stanza a Füssen che dopo ripetuti messaggi via e
mail e fax avevamo ottenuto di visitare. Siamo arrivati alla Allgäu-Kaserme con qualche minuto di ritardo causa pioggia,
una caserma enorme ma di “gebirgsjäger” praticamente nemmeno l’ombra in quanto, ci ha spiegato il nostro interlocutore,
il sabato e la domenica dei circa 3200 militari (la caserma ospita anche un altro battaglione) rimangono in servizio
solo circa una trentina di soldati. Ci è stata spiegata l’organizzazione del reparto, reparto che come i nostri
battaglioni è stato spedito ripetutamente nella ex Yugoslavia, in Irak e in Afganistan. Abbiamo saputo, se abbiamo
capito bene data la differenza di lingua, che i reparti tedeschi sono formati dal 50% di volontari e dall’altro 50% da
ragazzi sotto “naia”. Ci sono state mostrate armi ma specialmente autoblindo ed altri automezzi da trasporto, detti
automezzi all’occorrenza fanno anche servizio civile in occasione di frequenti abbondanti nevicate nella zona. Dopo la
tradizionale foto di rito con il vicecomandante davanti al cippo in mezzo alla caserma, la consegna del nostro
gagliardetto ed un paio di cartoni di prosecco abbiamo finito la visita passando per il corpo di guardia dove siamo
stati salutati con il present arm.
Il mattino successivo lasciata la Baviera siamo arrivati a Wattens un paesino vicino a Innsbruck ove ha sede il museo
Swarovsky nota famiglia di produttori di cristalli. Museo che abbiamo visitato di buon grado per le
notevoli opere d’arte moderna esposte e dulcis in fundo il negozio per le signore che non hanno disdegnato di acquistare
i souvenir in cristallo. Abbiamo pranzato in un locale vicino al museo con „cotolette alla milanese“ più grandi
del piatto e ci siamo poi diretti verso il Brennero dove rientrati in Italia ci aspettava, per chiudere la gita, la
visita del maso Wallenburg a Martignano di Trento. Dopo aver fatto scorta dei Müller Thurghau, Traminer e Teroldego
abbiamo puntato verso la pianura ripensando a quanto visto nei due giorni trascorsi in compagnia e facendo progetti per
l’anno venturo.
Flaviano Franceschin