GRUPPO SANTA MARIA |
Aprile 1997 |
Il 23 luglio di buon
mattino un discreto numero di Alpini sale in corriera alla volta del Monte
Grappa sperando che duri la tregua concessa dal maltempo.
Dalla piazza di Santa
Maria si vede bene che durante la notte la neve ha imbiancato le cime, ma si
sa che per gli Alpini la neve è uno stimolo più che un ostacolo.
Durante il viaggio si
facevano delle stime sulla quota raggiunta dalla neve e si temeva anche di
dover fare una tratta a piedi.
In effetti salendo verso
la cima la strada è ingombra e l’autista si dimostra preoccupato, ma come
in un film dietro una curva vediamo uno spartineve che ci precede in direzione
del rifugio.
Seguiamo tranquilli il
nostro salvatore e dopo un po’ arriviamo al rifugio con buoni 20 centimetri
di neve.
Fuori stagione fa sempre
allegria e da un tono piacevolmente alpino all’ambiente tutto.
La visita alle gallerie
con i cannoni in postazione e al Sacrario imbiancato assumono un sapore
mistico.
Il pensiero corre
rispettoso e commosso a tutte quelle migliaia di giovani che lassù hanno
trovato la morte.
Inumiditi e infreddoliti
ci ha raccolto lo stanzone del rifugio dove una buona lubrificata ai condotti
ha rimesso in funzione l’aspetto godereccio degli Alpini del nostro gruppo.
Tralascio le notizie di
routine, ma fa piacere constatare che un po’ alla volta questa gita dedicata
alla visita di campi di battaglia viene frequentata da un numero sempre
maggiore di Alpini.
Toni Daminato