GRUPPO SANTA MARIA |
Ottobre 2006 |
Domenica 11 giugno 2006. Una tiepida e piacevole giornata ha contornato l'importante epilogo delle festose manifestazioni che gli alpini del
Gruppo Santa Maria San Michele di Feletto hanno organizzato con cura per ricordare i propri 50 anni di vita alpina.
Diverse centinaia di penne nere sono giunte domenica 11 giugno presso la piazza di Santa Maria ove era previsto
l'ammassamento. Nella stessa piazza si è svolto il sacro rito dell'alzabandiera con tutti i presenti sull'attenti sulle
note dell'Inno di Mameli mentre saliva il tricolore sul pennone dell'attiguo cortile della scuola elementare. Il
vessillo sezionale di Conegliano era accompagnato dalla gradita presenza dell'analogo emblema di Vittorio Veneto, dalle
trenta fiamme dei gruppi di Conegliano, dalla fiamma del Gruppo ANA di Col San Martino e dalla bandiera della Sezione
Artiglieri d'Italia di San Pietro di Feletto. IL gonfalone del comune felettano ha guidato il corteo verso la Chiesa
parrocchiale, ordinato dalla sapiente regia del Vice Presidente sezionale Nino Geronazzo mentre il passo era scandito
dalle mirabili note della fanfara alpina di Conegliano, piacevolissima era la presenza degli scolari della scuola
primaria di Santa Maria accompagnati dalle loro insegnanti che assieme ai genitori dei ragazzi hanno accolto volentieri
l'invito rivolto dagli alpini locali, a presenziare alla cerimonia. I bimbi entusiasti hanno sfilato composti
stringendo nella mano una bandierina tricolore. La splendida, millenaria Pieve di Santa Maria pur gremita, non è
riuscita a contenere tutta la gente accorsa a celebrare in questa domenica dedicata alla Santissima Trinità il legame
profondo che unisce il Gruppo ANA alle maestranze locali. Il celebrante Parroco Mons. Nilo Tonon commentando nella sua
omelia le sacre letture, ha sottolineato come gli alpini "siano portatori d'amore e d'amicizia, mettendo così in pratica
i dettami del nostro credo cristiano. La sensibilità e la solidarietà dimostrate derivano anche dalla predilezione verso
la Madonna invocata e pregata dalle penne nere in mille occasioni. Assai pregevoli le esecuzioni corali durante la
funzione fatte sentire dalla schola cantorum. Terminata la santa messa, nell'eguale e precedente ordine, i presenti si
sono schierati di fronte alla lapide posizionata sulle mura della chiesa ricordante i nomi di chi nelle varie guerre ha
tributato la propria vita alla Patria. Il cerimoniere Nino Geronazzo ha ordinato l'onore ai caduti. Una corona d'alloro
è stata deposta mentre la fanfara intonava "Il Piave" ed il trombettiere suonava poi "Il silenzio". Sono seguiti i
discorsi ufficiali. Il giovane capogruppo Francesco Botteon, emozionato e commosso, con semplici e genuine parole ha
ringraziato tutti i partecipanti e ha rimarcato la presenza dei bambini alla cerimonia ."essi sono il nostro futuro e
sta a noi far loro capire il significato dei valori su cui si basa la nostra democrazia". Francesco ha ricordato la
figura di Virginio Da Dalto e di Lino Doimo, i fondatori dell'entità alpina di Santa Maria e San Michele. Con affetto si
è soffermato sullo splendido rapporto d'amicizia che lo lega al suo predecessore, l'attuale Presidente sezionale Antonio
Daminato.
Il Sindaco di San Pietro di Feletto Maria Assunta Botteon ha preso poi la parola. Nel suo intervento abbiamo riscontrato
con soddisfazione la precisa conoscenza dell'origine e delle vicissitudini del Corpo degli Alpini. Abbiamo apprezzato
l'elogio sincero e non certo di circostanza fatto dalla Signora alla nostra associazione. Ella ha voluto ringraziare le
penne nere per essere alfieri di grande e concreta solidarietà in Italia e all'estero, ricordando le molteplici azioni
operate sul territorio locale a favore della comunità, da parte del Gruppo ANA di Santa Maria e San Michele.
Il Presidente sezionale Antonio Daminato che vi è stato capogruppo dal 1991 al 2001, dopo aver rivolto un pensiero a chi
è andato avanti, ha voluto affermare il proprio disgusto per l'abuso strumentalizzato della parola "pace". Ha ribadito,
se ce ne fosse bisogno, che gli alpini in congedo non sono dei guerrafondai bensì sono tra i veri fautori dell'altrui
rispetto e dell'impegno dei valori solidali. Le testimonianze di ciò sono innumerevoli, basta solo voler vederle. "Anche
gli alpini di Santa Maria San Michele hanno tangibilmente collaborato nelle opere che hanno contraddistinto l'80° di
fondazione: passerella, museo e ristrutturazione del laboratorio della Nostra Famiglia. Sono fatti che rimarranno a
perenne memoria come già è l'asilo di Rossosch cui gli alpini di Conegliano hanno dato un notevole apporto con Lino
Chies in primis".
Terminate le allocuzioni, mazzi di fiori sono stati donati rispettivamente al Sindaco Maria Assunta Botteon, alla prima
madrina Rosina Moret e all'attuale Maria Luisa Vazzola. Il corteo dei partecipanti si è così riunito per poter tornare
compostamente in piazza ove sciogliersi definitivamente.
E' seguito un gustosissimo pranzo con cui si è ricreata quell'atmosfera festosa e goliardica tipicamente alpina. Verso
la fine del pranzo, il Capogruppo Francesco Botteon ha voluto chiamare a sé tutte quelle persone associate che hanno
dato il loro sostanziale contributo per la riuscita di queste meravigliose giornate. Dopo il ringraziamento doveroso a
chi ha lavorato alacremente, Francesco Botteon ha voluto consegnare alle autorità ed ai membri del Consiglio presenti il
libro edito dal Gruppo Santa Maria San Michele "Una pagina della nostra storia" per ricordare cinquant'anni di alpinità
trascorsi nel felettano. Con l'ammainabandiera si sono chiuse le celebrazioni, rimane ben vivo però quel germoglio che
portò Virginio Da Dalto e Lino Doimo assieme agli altri alpini in congedo a costituire questa encomiabile entità alpina.
Si riparte dunque da Santa Maria con orgoglio e fiducia: gli alpini sono vivi e sempre presenti.
Renzo Sossai
Tra gli stereotipi che circolano sugli Alpini c'è anche quello che li dipinge come poco inclini
alla lettura e poco amanti della cultura, conseguentemente distanti per sensibilità e attenzione ai grandi temi che
agitano le menti dei pensatori, degli storici, dei letterati.
Chi ritiene che ciò sia vero ha perso una buona occasione per ricredersi sabato 10 Giugno a Santa
Maria di Feletto in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario di costituzione del Gruppo.
In un clima di grande familiarità ed allegria si è tenuta la presentazione della pubblicazione che riassume attraverso
il testo e le numerose, belle,immagini la vita della nostra Associazione.
Ci hanno pensato i "Cantori da Filò" a trasformare un incontro che poteva odorare di autocelebrazione (i se a fa e i
se a dis) in un momento di grande partecipazione emotiva dove quelle pagine di cronaca si sono trasformate in
Storia.
La storia di tanti uomini, donne, famiglie del felettano che nella buona o nella cattiva sorte con la loro quotidianità
e aspirazioni si sono trovate protagoniste dei testi e delle arie del repertorio canoro proposto nel corso della serata
e utilizzato per cucire il passato e il presente degli Alpini di Santa Maria e di San Michele.
Alpini in Libia per commemorare i VECI, Venezia tu sei bella per apprezzare le radici, Baracca per ricordare fatica ed
emigrazione, Motorizzati a pié per affermare l'identità e lo spirito alpino, Bacchica per far festa e via via sino a
Gran Dio del Cielo per inneggiare alla Pace, un percorso senza soluzione di continuità snodatosi tra momenti ufficiali
con l'intervento davvero affettuoso del Sindaco, Signora Maria Assunta Botteon, e familiari con gli aneddoti del
Presidente Sezionale Toni Daminato e Francesco Botteon attuale Capogruppo, conclusosi a tarda ora con gli immancabili
brindisi e gli scongiuri di rito per la solenne celebrazione dell'indomani.
NS.S.