GRUPPO SANTA MARIA


Aprile 2012

Storia di Umberto Buso,
Medaglia d’Argento
e “Disco Volante”

In un recente viaggio che ho compiuto in Australia ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere, ad Adelaide, un personaggio straordinario, “Berto” Buso che, nonostante abbia superato i 90 anni, conserva ancora nitido l’orgoglio del suo essere alpino. Vorrei, attraverso Fiamme Verdi, rendere un piccolo omaggio alla sua figura eroica fra la moltitudine di eroi che si sono trovati a vivere le terribili vicissitudini dell’ultimo conflitto mondiale.
Ten. Celeste Granziera

Umberto Buso nasce a Pederobba, in provincia di Treviso, il 22 giugno 1920. Come la maggior parte dei giovani della sua età, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, viene chiamato alle armi ed inviato come cuoco sul fronte francese. Non soddisfatto del ruolo assegnatogli chiede di essere mandato come volontario in prima linea. Dopo un addestramento di un paio di mesi nella zona di Tolmino in Provincia di Udine, viene inquadrato nel Battaglione Alpini Gemona ed inviato a combattere prima in Grecia e poi in Albania. Durante un combattimento fu gravemente ferito perdendo, fra l’altro, due dita di una mano. Trasportato a Valona, in Albania, fu successivamente evacuato in aereo in un ospedale di Bari e, successivamente, a Siena per un lungo periodo di convalescenza.
Dopo l’8 settembre si arruola immediatamente fra le file partigiane partecipando attivamente agli scontri con le truppe tedesche che si ebbero numerosi nelle prealpi trevigiane.
In uno di questi venne ancora ferito ma, nonostante fosse stato colpito, resistette fino al perseguimento dell’obiettivo del suo gruppo. Successivamente venne arrestato, ma riuscì ad evadere e a raggiungere di nuovo i suoi compagni di lotta con i quali rimase fino alla fine del conflitto. Per questo suo fiero comportamento, nel 1967 venne insignito della “Medaglia d’argento al valor militare”.
Trascorso un po’ di tempo nella sua terra, agli inizi degli anni ’50, decise di emigrare in Australia che raggiunse, eccezionalmente per quei tempi, in aereo. Per questo suo primo viaggio avventuroso, dai connazionali di Adelaide, è soprannominato “Disco Volante”. Dopo una vita laboriosa occupata come meccanico e carrozziere, vive serenamente la sua vecchiaia accanto alla figlia, al genero e ai nipoti.