GRUPPO SERNAGLIA |
Giugno 1991 |
La commovente lettera dei bambini della scuola materna che chiedono di adottare un cappello alpino smarrito.
Caro Livio,
siamo i piccoli amici tuoi e di tutti gli Alpini. Grazie a Suor Rosalia e alle signorine sappiamo che nella sede del
gruppo c’è un cappello senza padrone che tu hai messo a disposizione di chi lo reclamasse. Il cappello dell’Alpino è una
cosa preziosa da mettere tra le cose più care e più belle che abbiamo. Noi speriamo che chi f ha smarrito sia già venuto
a prenderlo ma se così non fosse, se sei d’accordo il cappello lo adottiamo noi. Lo metteremo tra le cose più belle e
care che abbiamo; i trofei le coppe vinte per noi dai nostri papa e dagli alpini, lui assieme ci starà benissimo e non
si sentirà più solo. Guardandolo fin d’ora sogneremo d’essere i bravi alpini di domani. Ciao Livio e attendiamo presto
una
tua risposta. . .
I tuoi piccoli amici della Scuola Materna
Per tutto il gruppo è una grande gioia ed è di grande conforto sapere di avere dei così attenti e sensibili ammiratori.
GRUPPO SERNAGLIA |
Dicembre 1991 |
Attività svolte nell’ anno 1991
E stato detto che un saggio amministratore sa tirar fuori dal suo tesoro cose nuove e cose antiche.
Allo stesso modo un saggio programmatore approfondisce, per la sua attività, quanto di buono è già stato collaudato
dall’esperienza e nello stesso tempo si apre a progetti nuovi.
E questa la regola che ispira da anni l’azione del Gruppo Alpini di Sernaglia: tradizione e novità trovano sempre il
giusto equilibrio nel soddisfare le attese e nell’indicare strade nuove.
Il carro: i bambini incontrano l’Europa”
Dalla tradizione viene il patto di amicizia e di collaborazione del Gruppo con la locale Scuola Materna, ma, come ogni
buon patto che voglia durare, anche questo abbisogna dell’alimento di motivazioni inedite e di risorse inventive fresche
ed efficaci. E nella prima parte dell’anno che la collaborazione si fa stretta, forse perché coincide con il periodo di
maggiore intensità dell’azione didattica ed educativa. Altra non potrebbe essere, però, la condizione essenziale: ogni
iniziativa deve emergere dal quotidiano lavoro di bambini e maestre, ché se ad esso si sovrapponesse o con esso
interferisse, creerebbe disturbo ed incompatibilità.
Ebbene gli Alpini sono sensibili a questo ed in questo trovano un incentivo, anziché un freno.
Nel calendario sernagliese figura come primo appuntamento di risonanza comprensoriale la Sfilata dei Carri allegorici
nel contesto dei festeggiamenti in onore del patrono 5. Valentino.
Con passo discreto Alpini e Scuola Materna sono entrati da protagonisti nella manifestazione, prima conseguendo
risultati di decoro, avanzando poi decisamente fino a condividere con altri la palma del vincitore ed infine ottenendo
il primato in senso assoluto. Dopo l’assaggio del ‘90, la vittoria piena ed indiscussa, accalorata dal consenso delle 2
distinte giurie, è giunta nel ‘91: il carro “I bambini incontrano l’Europa” ha avvinto la piazza con l’ideazione
indovinata, i colori efficacissimi e l’animazione tanto sapiente quanto inattesa.
La danza dei popoli europei attorno al palazzo belga del MEC, con spettatore d’obbligo il popolo russo all’ombra delle
cupole di S. Basilio, si è dispiegata in immagini e scenette appropriate. Fra la sorpresa generale, dai bambini fattisi
poliglotti è giunto in tutte le lingue l’invito a creare la “casa comune”.
Alla Scuola Materna, la scoperta dell’Europa è stato il tema di tutto l’anno scolastico ed attorno ad esso si è creato
il coinvolgimento di tutti i genitori e poi degli Alpini che hanno realizzato il carro raccogliendo le intuizioni ed i
suggerimenti dei piccoli. Le mamme hanno aperto il passaggio del carro avvolte nei colori della varie nazioni europee.
Dove trovare esempi analoghi di collaborazione?
Dopo la fatica, LO SVAGO: tutti a Sotto il monte ed alla Minitalia
Occorreva tirare il fiato e festeggiare nella spensieratezza la vittoria conseguita. Ebbene domenica 28 aprile tre
pullman pieni di bambini, di genitori e di alpini sono partiti alla volta di Bergamo: a mattinata conclusa, dopo la
visita ai luoghi legati alla memoria di Papa Giovanni XXIII, tutti al parco Minitalia di Dalmine; si conosce l’Europa
partendo dalla conoscenza del proprio paese e non c’è strumento più efficace del gioco per imparare. Chissà che per
l’anno nuovo l’apertura all’Europa non avvenga anche su questo piano e la meta di una nuova giornata di spensieratezza
non possa essere il “Minimundus” di Klagenfurt in Austria!
Nell’occasione i bambini, incuriositi, hanno fatto la prima esperienza con la sontuosa macchina organizzativa degli
Alpini, che non girano con il pranzo nel sacchetto, ma con attrezzatissime cucine; dalla curiosità si passa
all’interesse e poi pian piano si entra ed ai “veci” subentrano i “bocia”.
Tradizionale incontro al bosco delle Penne Mozze
Non è il caso di parlare dell’afflusso a Vicenza, per l’annuale sfilata degli Alpini. Le partenze sono iniziate il
giovedì precedente; il pullman ufficiale è partito il sabato, perchè, si sa, il sabato e la notte non si possono
perdere!
Parliamo piuttosto del primo sabato di giugno, che è tradizionalmente riservato all’incontro nel Bosco delle Penne
Mozze. Alpini e Scuola Materna si danno il saluto alla fine dell’anno scolastico. Alla Messa e all’omaggio ai Caduti
segue il momento conviviale. Numerosissimi i partecipanti e sempre premurosa l’accoglienza degli amici di Cison.
Particolarmente apprezzato è stato l’intervento del dr. Daniele, che ha portato il saluto della Sezione sorella di
Vittorio Veneto.