GRUPPO SERNAGLIA


Dicembre 1997

ATTIVITA' DEL GRUPPO

Anche le attività che di anno in anno vengono riproposte nel calendario di un gruppo o di una associazione possono acquistare valenze nuove ed aprire prospettive per il futuro. Proprio questo si è verificato quest’anno per il gruppo Alpini di Sernaglia della Battaglia in occasione della tradizionale gita sociale di metà luglio.
Non casualmente fu scelta la meta: CODISSAGO, in provincia di Belluno. Si tratta della patria della “Fameja dei zatèr e menadàs” del Piave, cioè di quei leggendari personaggi che, dal Cadore, sfidando le insidie del fiume, scendevano a Venezia con le zattere fatte di poderosi tronchi che poi venivano impiegati nell’arsenale della Serenissima Repubblica per la costruzione della flotta mercantile da guerra.

Cinque anni fa, in occasione del 500° anniversario dello Statuto degli zattieri del Piave, la discesa lungo il fiume fu riproposta come significativa rievocazione storica; purtroppo, sul tratto d’acqua prossimo al Passo Barca di Falzè, antico scalo fluviale, una delle tre zattere si capovolse e perì tragicamente uno dei rematori.
La condivisione della tragedia fu l’inizio di un rapporto di amicizia fra Codissago e i paesi del Comune di Sernaglia della Battaglia. Il gruppo Alpini del capoluogo da tempo attendeva il momento di sancire ufficialmente il legame di solidale simpatia, quasi un gemellaggio, che è garanzia di una collaborazione i cui aspetti concreti si vanno delineando.

Con la visita degli alpini di Sernaglia la conoscenza si è approfondita attraverso momenti toccanti che hanno scandito la giornata: S. Messa al cimitero delle vittime del Vajont, visita guidata all’interessantissimo Museo del “zatèr e menadàs”, scambio dei doni, rancio alpino condiviso, salita della diga e sosta sulla frana del Monte Toc.
E’ doveroso ripetere, anche attraverso le pagine di “Fiamme Verdi”, il grazie più sentito agli amici di Codissago.
A proposito di gemellaggi, va notato che tra gruppi alpini i rapporti che si stabiliscono, per quanto profondi e di totale adesione, non necessariamente comportano l’esclusività. Anzi i valori dell’ “alpinità” di per se stessi sono diffusivi e si aprono ad esperienze nuove.

Ebbene, in questo stesso anno è stato posto il suggello al sodalizio di amicizia con il gruppo alpini Acciaierie di Bolzano, divenuto gemellaggio ufficiale domenica 5 ottobre 1997, in occasione di una visita cordialissima a Sernaglia di più di 100 alpini e loro familiari. Tappe della visita: Isola dei morti a Moriago della Battaglia, S. Messa nella Arcipretale di Sernaglia, visita del paese, pranzo e cerimonia di scambio delle pergamene, tappa all’Ossario di Nervesa. La prima conoscenza reciproca fu propiziata lo scorso anno in occasione della gita sociale in Val Renon, grazie alla premura e alla organizzazione di Mario Ghizzo, ma con le radici profondamente piantate nella terra del paese d’origine.
A lui e a tutti gli amici bolzanini va il grazie più sentito, auspicio di numerosi incontri per il futuro.

Attorno a questi due momenti della vita del Gruppo si situano le attività, tradizionali o nuove, svolte nel corso dell’annata: collaborazione con le associazioni del paese per l’allestimento del falò dell’Epifania; festa del bambino al Bosco delle Penne Mozze, il primo sabato di giugno, in collaborazione con la Scuola Materna; partecipazione sul piano organizzativo al Festival internazionale della Musica e della Danza con riferimento alla tappa sernagliese del 21 giugno (si sono esibiti la Corale locale, il Coro Monte Cimon, il Coro “Pueri et Juvenes Cantores” di Udine, un Coro di Stoccarda); l’entusiasmante serata corale, sabato 18 ottobre, presente, insieme al Coro Monte Cimon, il Coro della Brigata Alpina Julia; la castagnata di inizio novembre.
Ora il Gruppo si prepara alla conclusione dell’attività sociale prevista per fine dicembre allorché, nel contesto della festa di Gruppo, si procederà alla elezione, per scadenza di mandato, del Consiglio Direttivo e del Capogruppo.