GRUPPO SERNAGLIA |
Dicembre 2001 |
Anche nell’annata 2001 del Gruppo Alpini di Sernaglia
della Battaglia possono essere evidenziati alcuni momenti forti accanto ai
tempi normali durante i quali si dispiegano le numerose attività già
consacrate dalla tradizione.
Merita risalto, indubbiamente, la posa di una nuova
stele nel “Bosco delle Penne Mozze” a memoria di DAL COL Giovanni, classe
1916, caduto in Russia nel 1943. Nato a Sernaglia, Giovanni si trasferì nel
1941 a Santa
Giustina Bellunese, dove risiedeva quando lo raggiunse la
chiamata alle armi. A volere che rimanga il ricordo imperituro di lui nel
sacrario naturale delle “Penne Mozze”, assumendo anche l’onere di spesa
dell’operazione, è stato il Gruppo Alpini di Santa Giustina, che da anni ha
stretto con il gruppo di Sernaglia un sodalizio di cordialità e
collaborazione; non c’è momento di festa che non venga condiviso dai due
gruppi. Nel ricordo grato e commosso di Giovanni, il patto è ora ancor più
saldo e significativo.
Va segnalata, inoltre, l’iniziativa di allestire una
mostra fotografica in occasione della ricorrenza del 4 novembre; l’idea,
proposta dal dott. Giovanni Toffolati, grande esperto di storia locale, nonché
infaticabile raccoglitore di documenti e testimonianze legate alla I e alla II
guerra mondiale, ha visto convergere in unità di azione, sotto il patrocinio
dell’Amministrazione Comunale, le Associazioni Combattenti e Reduci e i
Gruppi Alpini di tutto il Comune; partendo da un buon numero di foto già
raccolte e provvisoriamente esposte nell’astanteria dell’ambulatorio
medico del dott. Toffolati, si è giunti ad arricchire la collezione
attraverso il contributo della cittadinanza, invitata a far riemergere dai
cassetti dei ricordi di famiglia foto di soldati in divisa che abbiano
combattuto nei due conflitti mondiali; lusinghiera è stata la risposta; un
grazie particolare va ai coordinatori dell’iniziativa: Lucchetta Antonio e
Fregolent Giuseppe.
Una foto ingiallita incuriosisce sempre; ma quale
sommovimento di emozioni suscita l’immagine antica di chi può raccontare
ancora l’epopea vissuta o di chi è caduto giovane, forse inconsapevole di
quanto gli stava accadendo! In quei volti giovanili, lucenti di speranza e di
fiducia nella vita, quanti hanno riconosciuto i tratti fisionomici di un
giovanissimo nipote! Questo soprattutto è stata la mostra: un passaggio,
silenzioso oppure animato da tanti ricordi e racconti, di molte persone.
Attorno a questi due eventi cardine si sono snodati gli
altri appuntamenti dell’anno: il panevin dell’Epifania, in collaborazione
con le associazioni AVIS, anziani, corale, teatro “La Contrada”, Pro Loco;
la partecipazione massiccia all’adunata nazionale di Genova; la festa del
bambino al “Bosco delle Penne Mozze”, il primo sabato di giugno, incontro
più che ventennale degli alpini con i bambini della Scuola Materna e le loro
insegnanti al termine dell’anno scolastico; il contributo di lavoro per
l’organizzazione della “Giostra del Saracino”, in località Musil, nel
mese di giugno, manifestazione ippica che di anno in anno si ripropone nei
vari Comuni del Quartier del Piave e il cui ricavato viene devoluto per
sostenere l’opera preziosa dell’associazione “Fiorot”: la
collaborazione, impreziosita anche dalla esibizione della Corale sernagliese,
offerta alla IV edizione del Festival internazionale della musica e della
danza nel Quartier del Piave, nel valdobbiadenese e nella vallata; la gita
sociale di luglio al Pian Cansiglio: eravamo in 160; la presenza di lavoro in
occasione della corsa podistica organizzata dagli Amici del Tempo Libero (ATL).
La squadra degli alpini assidui si è segnalata per
alcuni lavori eseguiti: pulitura, risistemazione e tinteggiatura dell’area
della fontanella, di fronte alla chiesa arcipretale; consolidamento del ponte
degli alpini presso il prefabbricato comunale; manutenzione dell’orologio
dell’oratorio di S. Rocco, nell’omonima piazza.
L’annata si conclude con la castagnata per alpini,
famigliari e amici, alla quale confluiscono le associazioni sernagliesi che
quotidianamente collaborano con il gruppo, e con la festa sociale,
appuntamento natalizio preceduto dalla S. Messa, con la presenza dei bambini
della Scuola Materna per lo scambio degli auguri.
Il Gruppo non guarda solo all’indietro; guarda
soprattutto in avanti! Il 2002 è l’anno del quarantennale, centenario, per
giunta, della collocazione a Sernaglia della fontanella, simbolo della
presenza alpina. Le idee non mancano e l’annata prossima, nella
mobilitazione dell’intero paese, confermerà l'entusiasmo e lo spirito di
partecipazione già conosciuti.