GRUPPO SERNAGLIA |
Dicembre 2003 |
Se un tratto ha contraddistinto l’attività del Gruppo Alpini nell’anno appena trascorso, questo va sicuramente riconosciuto
nella volontà di estendere a tutto il paese di Sernaglia il vincolo di unità che lega tra loro i membri dell'associazione. E’ parso subito rispondente allo scopo l’impegno di favorire momenti di
aggregazione semplici, ma intensi per il loro valore simbolico.
C’è un’area ai margini del paese di indubbio valore ambientale, denominata
“Musil”; essa interconette la zona dei Palù, di pregio paesaggistico assoluto per l’organizzazione millenaria secondo il sistema dei “campi
chiusi”, con le pendici delle colline solighesi ammantate di vigneti. Lo sguardo spazia aperto fino alle Prealpi e tutt’attorno una cortina di fitto
verde accoglie chiunque desideri una tonificante immersione nella natura, esperienza favorevole perché nascano relazioni e comunicazioni positive e
costruttive fra le persone.
In questo scenario, con discrezione gli alpini hanno posato il loro verde padiglione,
sicuro riferimento per tutti nel campo aperto e garanzia di sicurezza di fronte ad ogni evenienza. Il 2 giugno e il 27 settembre nel Musil sono accorsi
in gran numero alpini e amici degli alpini, singoli e famiglie, per una mezza giornata di convivialità e di festa.
Quando un’iniziativa coglie nel segno, come in questi casi, e soddisfa le attese inespresse di molti, la gratificazione appaga gli organizzatori e il successo
rilancia la fantasia per nuove proposte.
Nel quadro dell’annata si riconosce l’avvicendarsi degli appuntamenti consacrati
dalla tradizione, ciascuno dei quali con il segno della continuità congiunto a quello della novità imprevista.
In collaborazione con le associazioni locali il Gruppo Alpini prepara il Panevin
dell’Epifania.
Insieme alla Scuola Materna vive la “Festa del bambino” al “Bosco delle Penne mozze”, il primo sabato di giugno, nonché
la festa per lo scambio degli auguri di Natale nella IV domenica d’Avvento e, sempre a dicembre, una serata corale per raccogliere fondi da devolvere
alla “Casa Via di Natale” di Aviano; quando poi, presenti il Vescovo mons. Alfredo Magarotto, tante Autorità e moltissima gente, si è inaugurato il
Salone nuovo della Scuola Materna, gli alpini hanno prestato un sostegno organizzativo ineguagliabile, per il quale il plauso unanime di riconoscenza
è stato scrosciante ed affettuoso.
La parrocchia ha vissuto due date storiche: il saluto all’arciprete emerito mons. Olivo Visentin (13 luglio) e l’accoglienza del
nuovo arciprete don Silvano Zanin (7 settembre): anche allora gli alpini si sono visti in prima fila, non per apparire, ma per eseguire tanti lavori
preparatori e per mettere a disposizione ogni loro dotazione logistica e di supporto.
Si è andati a Selva di Cadore e al Rifugio Aquileia, il giorno della gita di Gruppo (20 luglio): 3 pullman con varie macchine al
seguito e, lassù, un’accoglienza di sorpresa, da cui è scoccata la scintilla di un nuovo sodalizio. Il Gruppo Alpini di Selva si unisce a quello
di S. Giustina Bellunese ad estendere ed impreziosire i gemellaggi con Sernaglia; che si tratti di gemellaggio serio, se pur informale, lo ha
rivelato la pronta partecipazione dei sernagliesi alla festa di Gruppo celebrata a Selva, preludio di tanti futuri scambi di amicizia.
Con la locale Associazione Combattenti e Reduci il Gruppo Alpini di Sernaglia quasi si compenetra il 9 novembre, Festa della
Vittoria e delle Forze Annate, la celebrazione posticipata del 4 novembre è stata concordata e vissuta insieme.
Un doveroso cenno va dato dei “lavori” eseguiti nel corso dell’anno, capitolo che non manca dal consuntivo dell’annata. Ebbene
due sono gli interventi eseguiti: presso il ponte sul torrente Gavada e nei Palù, dove sono state sistemate le passerelle del percorso ecologico.
La varietà degli interessi, degli impegni assunti e soprattutto delle realizzazioni ottenute è garanzia della complessa ricchezza
del Gruppo, del quale, fra l’altro, conferma la vitalità.