Gli alpini Olivo Villanova di Sernaglia e Albino Dalla Rosa di S. Giustina
|
Portavano entrambi il labaro degli ex combattenti, a Santa Giustina alla cerimonia per l’ottantesimo del “S. Zollet”, i due
alpini ormai novantenni che si sono incontrati a distanza di 60 anni dalla Seconda Mondiale combattuta in Montenegro. Albino Dalla Rosa, classe 1917 di
Santa Giustina e Olivo Villanova, classe 1919 di Sernaglia della Battaglia, non si sono riconosciuti subito. Hanno assistito alla messa, hanno sfilato per
Piazza Maggiore accompagnando il corteo al Monumento ai Caduti, hanno assistito all’inaugurazione del nuovo tricolore, all’esibizione della
banda di Lentiai prima di avvicinarsi e scambiare qualche parola.
«Ho visto che anche quell’uomo portava il labaro dei combattenti - racconta Albino - allora l’ho salutato e gli ho chiesto di
dove era, così parlando abbiamo capito di essere stati assieme in guerra».
L’emozione è stata grande per i due alpini che poi, davanti all’immancabile bicchiere di vino sono tornati con la mente agli
inizi degli anni ‘40. «Eravamo con il battaglione Belluno - prosegue Albino, il più loquace - abbiamo pianto assieme, erano anni difficili eravamo
soldati poveri con poco da mangiare, io sono stato fatto prigioniero, la compagnia 77 venne completamente decimata».
Olivo, invece, se la cavò. Di quel periodo Dalla Rosa ricorda soprattutto la paura delle montenegrine. «Guai a toccarle - dice -
bisognava stare attenti, eravamo in terra straniera e dovevamo essere pazienti, la paura ci accompagnava tutti i giorni». Dopo qualche chiacchiera
e prima di salutarsi Albino e Olivo si sono scambiati gli indirizzi, per non lasciar passare più tanti anni prima di incontrarsi ancora a rievocare
avvenimenti, volti ed emozioni di quegli anni trascorsi a combattere in Montenegro.
|