GRUPPO SOLIGHETTO |
Marzo 1972 |
Come ormai è consuetudine, il Gruppo di Solighetto ha commemorato anche quest’anno la tragedia di Nikolajewka epopea e
gloria di alpini, con una cerimonia semplice e suggestiva.
Animatore di tale rievocazione è il i attivo e attivo Capo Gruppo cav. Giovanni Pansolin, reduce di Russia, che di quel
tragico fatto d’arme ricorda sempre con commozione i commilitoni che, artefici come lui di quella gloriosa vicenda,
riposano ora in terra di Russia, Eroi senza Croce.
Domenica 23 gennaio, dopo l’ammassamento nei pressi del posto ristoro, è avvenuta la nostra ormai programmatica sfilata
per le vie del paese per raggiungere la Chiesa Parrocchiale per il rito religioso celebrato dal Parroco don Casagrande.
Folto lo stuolo dei gagliardetti e dei labari delle Associazioni d’arma e combattentistiche. Abbiamo notato in testa al
corteo il gonfalone del Comune di Pieve di Soligo, seguito dal Labaro della Sezione A.N.A. di Conegliano, venivano poi
le bandiere dell’Associazione Aeronautica del Quartier del Piave, dell’Associazione Artiglieri di Pieve di Soligo, dei
Combattenti e Reduci di Barbisano, Combattenti e Reduci di Pieve di Soligo, Associazione Fanti di Pieve di Soligo e,
nota davvero significativa, le bandiere dell’Associazione Emigrati di Pieve di Soligo e Solighetto, associazioni che
assorbono gran parte dei nostri Alpini emigrati. I nostri Gruppi erano rappresentati dai gagliardetti di Barbisano,
Colfosco, Collalbrigo, Collalto, Falzè di Piave, Follina, Mareno di Piave, Miane, Pieve di Soligo, Santa Lucia di Piave,
S. Maria di Feletto, Soligo, Susegana, Solighetto.
Durante la spiegazione del Vangelo, il sacerdote ha ricordato il sublime sacrificio di coloro che non sono tornati, che
sono rimasti lontani dai loro affetti per adempiere ad un sacro dovere di onore militare, dando l’esempio di dedizione
alla Patria.
Alle ore 10,45, terminata la S. Messa, si è ricostituito il corteo per recarsi all’ Asilo Monumento ai Caduti, dove,
dopo deposta una corona di alloro, ha parlato il Presidente della Sezione comm. Curto che così si espresse:
«Cari Alpini, amici di Solighetto:
questo incontro si ripete qui ormai da anni puntualmente, perchè questo paese è stato uno dei più colpiti dalle
conseguenze di quella battaglia di Russia perchè numerosi sono i suoi ragazzi che non sono più tornati. E’ tornato solo
l’attuale vostro Capo Gruppo, che col suo attaccamento e devozione verso i compagni caduti, si sente ora in dovere di
non far cadere nell’oblio questa memorabile data. In questi incontri si cementa sempre più il nostro spirito, il nostro
affetto di alpini, il nostro ricordo che va tramandato attraverso i giovani alpini agli anni venturi, per ricordare
sempre chi ha dato la vita per l’onore delle nostre armi e per il dovere da compiere. Ciò non è per esaltare la guerra,
ma per ricordare chi l’ha fatta con onore.
Colgo questa occasione per ricordare con Voi in questa cerimonia, l’ultimo Caduto che ha combattuto a Nikolajewka e dove
si è meritato la medaglia d’argento. I monti che Lui amava lo hanno colpito a tradimento. Intendo parlare del nostro
Presidente Nazionale dott. Ugo Merlini. Ora anche Merlini si è unito ai suoi compagni di Nikolajewka ed il suo spirito è
qui fra noi e con i nostri caduti, che qui ogni anno solennemente ricorderemo.
A Voi tutti il mio grazie per la partecipazione, con la speranza anzi certezza di trovarci ancora tutti e più numerosi e
per lunghi anni attorno a questo monumento. Evviva gli Alpini, evviva l’Italia !».
Dopo la breve commemorazione del Presidente Curto, ha preso la parola il Sindaco di Pieve di Soligo che con passione e
con voce commossa, dopo aver ricordato le vicende di Russia, si è soffermato a paragonare l’amore di Patria dimostrato
dai nostri alpini e la mancanza di coscienza nazionale in tanti strati della gioventù odierna.
Terminata la cerimonia che ha riscosso l’applauso dei presenti, gli organizzatori hanno offerto ai convenuti un ottimo
vino brulé che è stato molto gradito stante la temperatura abbastanza rigida.
Alle ore 16 presso il teatro parrocchiale è stato proiettato un documentario della Brigata Alpina «Julia», esaltante le
imprese dei nostri «bocia» alpini e artiglieri da montagna.
C’è da compiacersi con gli organizzatori per la bella e riuscita manifestazione.
AL. PI.