GRUPPO SOLIGHETTO


Febbraio 1973

Rievocata a Solighetto la battaglia di Nikolajewka

Trenta anni sono trascorsi da quando si concludeva a Nikolajewka, la tragica, ma gloriosa epopea dei nostri alpini in Russia.
Molto è stato scritto su quegli avvenimenti e molto si scriverà ancora poiché è una pagina di gloria che noi alpini giovani e vecchi - anche se non partecipi a quelle tremende giornate - l’abbiamo come retaggio e li conserviamo nel cuore per tramandarli, con la nostra passione, alle nuove generazioni.
Con questo spirito, il Capo Gruppo di Solighetto Cav. Giovanni Pansolin, reduce e decorato di Russia. ha inteso rievocare, domenica 21 gennaio, le vicende di quei fatidici giorni ed onorare la memoria dei commilitoni caduti, con una manifestazione patriottica che si ripete immancabilmente ogni anno.
Dopo il raduno dei partecipanti nella Piazza Ex Scuole, si è formato il corteo per recarsi alla chiesa parrocchiale per ascoltare la S. Messa e dove sono stati ricordati i Caduti della campagna di Russia.
Alle 10,50 si riforma il corteo, per dirigersi al Monumento ai Caduti, e deporvi una corona di alloro, modesto omaggio a chi tanto ha dato per la Patria. Dopo prende la parola il Presidente la Sezione Comm. Curto che rievoca «quelle giornate tremende per i continui combattimenti per il freddo siberiano, per la fame, ma tanto intense di meraviglioso eroismo e di eroico comportamento di tutti gli alpini che si sacrificarono per tenere alto il prestigio ed il valore del soldato italiano. Anche se in condizioni tristi seppero combattere sino al sacrificio e rompere così l’accerchiamento per salvare l’onore delle armi ed aprirsi la strada verso l’Italia. Tanti furono i morti di quella giornata e chi ebbe la fortuna di ritornare è rimasto fedele ai suoi compagni di sventura e ogni anno sente i1 dovere di ricordarli con affetto davanti al monumento che ne porta scolpiti i nomi, per ritornare col pensiero a quelle tragiche giornate ma pur sempre gloriose e di cui anche il nemico ha saputo riconoscere l’epico eroismo.
Nikolajewka, paesaggio triste, neve, ghiaccio, carri armati ed armi distrutte, morti, feriti e tanto sangue che la neve ne è arrossata e la terra intrisa. Una linea ferroviaria come una trincea ed i reparti avversi, su questa linea si scontrano e si annientano, finché pochi superstiti riescono a mettere in fuga il nemico. Si possono così medicare i feriti, rifare la colonna,  dirigersi verso l’Italia ancora tra la neve ed il ghiaccio, con il nemico sempre alle spalle, con poco pane, ma con immenso spirito di sacrificio e tanto tanto coraggio. Queste riunioni che noi facciamo e che ci danno la soddisfazione del dovere compiuto, devono servire a riscaldare questo nostro paese diventato tanto freddo e misero e che ha bisogno di calore e di uomini che abbiano ancora fede nella patria, amore per la propria terra, ma soprattutto negli ideali di fraternità e di pace. Per onorare i combattenti d Russia Morti e vivi, gridiamo: Viva gli Alpini, Viva l’Italia».

Il discorso del Presidente, molto applaudito, ha posto fine alla manifestazione, molto semplice, ma molto significativa.
servizio la brillante fanfara dei Bersaglieri in congedo di S. Donà di Piave.
Numerosi i partecipanti, nonostante il tempo avverso. Erano presenti: Il Consiglio Direttivo della Sezione con il Presidente ed i due Vice Presidenti e consiglieri, che scortavano il labaro portato dalla Medaglia d’Argento di Russia Battistuzzi Olindo, il Maggiore Comm. Dott. Giuseppe Schiratti, il Maresciallo dei Carabinieri di Pieve di Soligo Vito Recini; la Medaglia d’Argento Cav. Rossi Ampelio; lo stendardo del Comune di Pieve di Soligo; le bandiere delle Associazioni del Fante di Pieve di Soligo, dell’Associazione Mutilati ed Invalidi del Quartiere del Piave, dell’Associazione Combattenti e Reduci di Piave di Soligo e di Solighetto; dell’Associazione Cavalieri di Vittorio Veneto di Pieve di Soligo; dell’Assoc. Artiglieri; dell’Associazione Carristi del Quartiere del Piave; dell’Associazione Arma Aeronautica del Quartier del Piave; della Comunità Emigranti di Pieve di Soligo ed i Gagliardetti alpini dei Gruppi A.N.A. di Solighetto, S. Maria di Feletto, Conegliano, Susegana, Colfosco, Refrontolo, Soligo, Ogliano, Barbisano, Corbanese, Pieve di Soligo, Mareno, Collalbrigo, Collalto, S. Lucia di Piave, Follina.
Rivolgiamo un vero grazie al Cav. Pansolin, medaglia di bronzo di Russia, ed un vivo plauso parlo svolgimento della cerimonia e per l’organizzazione logistica.
AL. PI.