GRUPPO SOLIGHETTO |
Dicembre 1979 |
Gli alpini di Solighetto si apprestano ad organizzare il raduno in occasione del 37° anniversario dell’epica Battaglia
di Nikolajewka, e che si svolgerà il 20 gennaio prossimo.
Sarà sicuramente un rinnovato successo di quello realizzato nel gennaio di quest’anno e al quale - col vessillo
sezionale e numerosi gagliardetti - sono intervenuti il presidente della Sezione prof. G. Vallomy che ha tenuto il
discorso, e molti reduci di Russia anche di altre sezioni.
Tra le attività di quest’anno merita un cenno il raduno del 22 aprile, nel primo anniversario della collocazione - sui
monte Villa - della grande Croce a ricordo dei «Caduti senza croce» e che quest’anno è stata arricchita da una targa
offerta dai «Ragazzi del ‘99» e dai «Bocia del 1924»; la Messa al campo è stata celebrata dal magg. mons. Agostino
Balliana dell’artiglieria da montagna, cappellano capo del V Corpo d’Armata. Sono pure intervenuti la fanfara alpina di
S. Pietro di Feletto diretta dal m. Giovanni Ceschin, e i Cori «Monte Cimon» di Miane e «de Lan» di Alano di Piave.
Tra gli atti generosi dei soci di Solighetto è da citare il loro interessamento a vantaggio della missione cattolica di
Ciudad de Guatemala, e ne è testimonianza la lettera che P. Paolino Cristofari - che è stato l’ultimo cappellano del
battaglione «Belluno» fino al settembre ‘43 - ha indirizzato ai Carissimi Alpini di Solighetto - Penne Nere di ieri. di
oggi, di sempre! Il buon missionario ha tra l’altro scritto: Mi ha commosso la vostra solidarietà nel Grande Gesto di
bontà che Suor Annalise ha chiesto a tutta la Comunità di Solighetto in favore dei miei «Angeli Maya» senza ali, senza
letto, senza tetto, su questi sentieri lontani del mondo, nel cuore del Guatemala.
Vi ho sentito tanto vicini. Mi sono detto: questi «Veci e Bocia» hanno un cuore forte come le rocce,
tenero come l’amore: sempre primi sul posto del dovere, dell’amicizia, della fraternità con tutti».
Allora ho tirato fuori il mio Cappello.., e ho spiegato ai miei Maya che chi porta quel Cappello sono gli uomini più bravi, più
forti e più buoni d’Italia e del mondo!
che per quello avevano mandato anche loro un letto...
Grida, evviva a non finire. E poi, carezze e baci al Cappello e alla penna... Ma erano per voi, carissimi Alpini di
Solighetto!