GRUPPO SOLIGHETTO


Giugno 2002

RACCONTARE LA GUERRA PER RECITARE LA PACE

Il coinvolgimento degli alunni delle elementari nella annuale commemorazione di Nikolajewka


Il capogruppo Antonio Mazzero nel discorso commemorativo
per il 59° anniversario di Nikolajewka

A Solighetto l’annuale commemorazione della battaglia di Nikolajewka è sempre l’occasione per ricordare il sacrificio di tanti soldati che per onorare la loro fedeltà alla Patria andarono a morire, per una causa sconosciuta, in una guerra non voluta in una terra che non era la loro. Durante queste cerimonie da ogni gesto e da ogni parola pronunciata si alzano, forti, una sola parola e un solo monito: “Pace e mai più guerra”. La presenza dei reduci ed i nomi dei caduti scritti sulla lapide accanto alla data del loro sacrificio rendono questo monito ancora più efficace.

Alla commemorazione del 20 gennaio 2002 hanno partecipato anche i ragazzi delle ultime classi delle Elementari, che spesso, a Solighetto, vengono coinvolti nelle iniziative promosse dal vitalissimo Gruppo guidato da Giovanni Mazzero. Precedentemente si erano incontrati con Antonio Padoin, reduce alpino che ha conosciuto la prigionia in terra russa. La sua testimonianza, come spesso accade, è stata più incisiva di mille letture e documentari.

Nel corso della cerimonia i ragazzi della V^ A e V^ B hanno voluto ringraziarlo pubblicamente: “Egregio signor Antonio Padoin, onorati della presenza tra noi a scuola La vogliamo ringraziare per la disponibilità che ci ha dimostrato raccontandoci la tragica battaglia di Nikolajewka e la ritirata di Russia. Dal suo racconto abbiamo capito che, anche se in pericolo, le truppe italiane sono rimaste fedeli alla Patria difendendola fino alla morte
Ci ha molto colpito la sua affermazione: “MAI PIU’ LA GUERRA”. E’ vero, il dono più grande per l’umanità è la pace.
Sarebbe bello che
TUTTI I POPOLI DELLA TERRA
DICHIARASSERO
GUERRA ALLA GUERRA
La ringraziamo ancora sperando di vederla presto tra noi

Terminati i discorsi ufficiali, gli alunni hanno letto alcune poesie, frutto della loro ricerca sui problemi della pace della guerra.
Ne riportiamo due. Una è di Giuliano Pendo (fronte russo 1943) ed una del poeta cinese Lin Thien Min.

FRAMMENTO

Io resto qui
Addio.

Stanotte mi coprirà la neve.
E voi che ritornate a casa
pensate qualche volta
a questo cielo di Cernevo.

Io resto qui
con altri amici
in questa terra

E voi che ritornate a casa
sappiate
che anche qui
dove riposo
in questo campo
vicino al bosco di betulle
verrà la primavera.

LA PACE

Non importa chi tu sia
Uomo o donna,
vecchio o fanciullo,
operaio o contadino,
soldato o studente o commerciante
non importa quale sia 
il tuo credo politico
o quello religioso.

Se ti chiedono qual è la cosa
più importante per l’umanità,
rispondi
prima
dopo
sempre:
la pace!

La presenza degli alunni delle Elementari alla cerimonia ha dimostrato come anche una rievocazione commemorativa, complice naturalmente la sensibilità delle insegnanti, possa rappresentare l’occasione per una lezione di storia e civiltà.

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