GRUPPO SOLIGHETTO


Giugno 2022

NIKOLAJEWKA NEL 79°ANNIVERSARIO

Domenica 23 Gennaio gli Alpini non li ferma nessuno! Rispettosi delle norme di prevenzione anti pandemia non hanno abdicato alle loro leggi, prima tra tutte quella della memoria. Ancora una volta gli Alpini della Sezione di Conegliano stimolati e ospitati dal Gruppo di Solighetto si sono ritrovati per rendere gli onori e offrire le loro parole, opere e intenzioni per quanti hanno vissuto la tragica epopea dell’ ARMIR, e i lutti della guerra.

Impegnativi e pieni di significato alcuni passi della commemorazione ufficiale fatta dal nostro Presidente Gino Dorigo: “…quei soldati, con la loro tenacia ed il loro coraggio, hanno affrontato momenti terribili avendo nel cuore l’angoscia e la nostalgia per la propria patria. Quegli Uomini non volevano morire! I loro stati d’animo non si tradussero solo nella voglia di tornare, ma anche in obbedienza, spirito di sacrificio, sopportazione, amore per la propria terra”. “Un eroismo che ci appartiene, un modo di affrontare la vita che sento essere dei Veci e anche dei Bocia che pure non hanno vissuto quelle tragiche esperienze. Perché in tutti c’è la consapevolezza che ciò che chiamiamo “alpinità” è un compendio di valori fondamentali per costruire una società giusta, fondata sulle solide basi del rispetto, dell’obbedienza al dovere, della solidarietà e amor di Patria”.

Ed ancora riprendendo “Patria è unione fra noi e chi è stato italiano prima di noi, in attesa di chi verrà dopo di noi. Un legame stretto e indissolubile che sentiamo nel cuore e che traduciamo quotidianamente con il nostro pragmatismo secondo il motto che ci aprì le menti alla Protezione Civile: ricordare i morti aiutando i vivi”. Un ultimo pensiero è andato all’istituzione della “Giornata Nazionale della memoria e del sacrificio Alpino”, individuata nella data del 26 Gennaio di ogni anno.

Così ha chiosato il Presidente Dorigo: “…questa scelta ci riempie di orgoglio ma allo stesso tempo non vogliamo dimenticare che in Russia con gli Alpini c’erano anche i fanti, i bersaglieri, la cavalleria, e tante altre armi e specialità del Regio Esercito. Fratelli in armi che con gli Alpini hanno marciato, combattuto, sono caduti. Erano tutti soldati italiani.” “Il loro ricordo deve essere un presente che non finisce mai, e che ci addita nobili tradizioni e altissimo senso del dovere a prescindere dalla dedicazione di una giornata particolare”. “Per quel che mi riguarda, Alpino lo sei e lo rimarrai per sempre, pronto in qualsiasi momento a sacrificarti per la tua Patria così come lo furono gli Alpini di allora”.