GRUPPO SUSEGANA |
Dicembre 2010 |
In concomitanza con le iniziative legate all’80° di Fondazione, il Gruppo
alpini di Susegana ha voluto incontrare gli allievi della locale scuola media
per farsi conoscere e soprattutto per dare la giusta visibilità alle loro azioni
di volontariato solidale, attuate in tutti questi anni nel territorio comunale e
oltre.
Un incontro propedeutico, quindi, mirato a gettare i semi della cultura
alpina nelle giovani generazioni, spesso lasciate digiune e ignare sul proprio
back ground storico-sociale, affinché sappiano, un domani, raccoglierne il
prezioso testimone e portarlo ad ulteriori traguardi.
Una trasmissione di quelle “patrum virtutes”, le virtù e le idealità
dei padri, che si possono compendiare in “sapienza storica e pedagogica”.
Un’eredità che i più vecchi davano quale ideale passaggio di consegne ai loro
figli: “le radici e le ali”, ossia l’interiorizzazione del proprio
passato, dalle espressioni più alte di civiltà fino alle più semplici tradizioni
popolari, e nel contempo la voglia di sognare ancora, di volare alto in una
proiezione consapevole verso un futuro fatto di nuove conquiste ed aspirazioni.
Insegnamenti che a lungo andare sono poi inevitabilmente destinati a
riaffiorare ricchi di antica saggezza e marcati da quell’inesauribile e tenace
forza d’animo, tipica della gente veneta, capace sempre di risollevarsi e di
ricominciare anche in presenza delle prove più luttuose o calamitose.
Un prezioso bagaglio di valori che ora va riscoperto per educare e far
maturare i nostri giovani in un ambiente socio-culturale permeato di civiltà e
democrazia, di solidarietà e tolleranza, di fraternità e pace.
Dopo l’introduzione del Dirigente Scolastico e del capogruppo Paolo Zanardo,
Giorgio Visentin e Innocente Azzalini, di fronte ad una platea formata da un
centinaio di studenti composti ed attenti, hanno tenuto una breve lezione
storica, supportata da una ricca videata di immagini molte delle quali inedite,
sulla vita degli Alpini ripercorrendone gli eventi principali che connotano
l’alone di leggenda che accompagna le Penne Nere.
Ieri indomiti ed eroici soldati sui fronti di guerra, oggi generosi ed
insostituibili artefici di solidarietà.
A conclusione dell’incontro, il consigliere nazionale Nino Geronazzo ha
rivolto un plauso ai ragazzi per l’attenzione dimostrata e ha parlato loro della
bella iniziativa, promossa dal Ministero alla Difesa, la mini naja, volta
ad avvicinare i giovani alle Forze Armate mediante un’esperienza interattiva di
vita militare e sano confronto fra coetanei.
La giornata, però, non poteva concludersi senza tributare il doveroso e
reverente omaggio ai quattro alpini della Julia caduti, proprio quella mattina,
in un proditorio attentato in Afghanistan mentre svolgevano il loro servizio di
pace. Con la voce incrinata dalla commozione il maggiore Geronazzo ha invitato
tutti ad un momento di raccoglimento che si è trasformato poi in un fragoroso
applauso di partecipazione.