GRUPPO SUSEGANA |
Dicembre 2011 |
Pronti per la partenza dalla sede alpina di Susegana
Dopo averne sentito tanto parlare e dopo un periodo di preparazione e raccolta informazioni, tre amici alpini Angelo Morandin, Lino Perencin e Agostino Vazzoler del gruppo Susegana, insieme al bocia della fanteria Riccardo Parussolo, decidono di partire il 24 maggio alle ore 3 del mattino con un furgone dove caricano biciclette e borse alla volta di St Jan Pied De Port, detta anche la porta dei Pirenei.
Ecco domani tocca a noi; siamo sul cammino di Santiago De Compostela, nel nord della Spagna dove qui sono passati nei tempi antichi tantissimi pellegrini che allora partivano a piedi dalla porta di casa per arrivare a Santiago, dove si trova la tomba dell’apostolo Giacomo. Prima di partire avevamo deciso di fare l’intero percorso dei pellegrini, e così è stato perché fortunatamente, a parte qualche temporale preso di striscio, il tempo è stato clemente e siamo riusciti a fare gli oltre ottocento Km fino a Santiago e gli altri cento per arrivare a Capo Finis Terrae, al km zero ai confini dell’oceano, allora conosciuto come appunto il confine ultimo della terra. Abbiamo attraversato quattro regioni della spagna da Est a Ovest: la Navarra, La Rioja, Castiglia Leon e la Galizia tutte diverse e particolari per il territorio. La Navarra con le sue montagne e coltivata prevalentemente a viti, l’ondulata Rioja, gli altipiani della Castiglia coltivati gran parte a grano (la meseta) e per finire i ruvidi saliscendi della Galizia con le sue stalle e grandi boschi di eucalipto.
Il cammino ci ha portati su 4 città importanti come Pamplona, Burgos, Leon e Logrono e un’infinità di piccoli paesini (pueblos) con tante case in rovina. Dal racconto di qualche pellegrino trovato lungo la via abbiamo saputo che negli ultimi 10 anni sono stati fatti molti interventi per cercare di agevolare i moderni pellegrini. Noi abbiamo impiegato 14 giorni per fare tutto il percorso in MTB più 4 giorni di spostamenti. Un tempo anche breve considerando la fatica e tutte le volte che abbiamo dovuto spingere a mano le bici in salita! Sicuramente ne è valsa la pena, perché le emozioni provate sono state tante e difficili da spiegare a chi non ha vissuto la stessa esperienza. Consiglio a tutti di provare a percorrere il cammino, magari anche per pochi giorni perché la possibilità di incontrare pellegrini provenienti da tutte le parti del mondo (Brasile, Messico, Giappone..) uniti dallo stesso sentimento e dallo stesso obiettivo è qualcosa che può solo arricchirci. Angelo, Agostino, Lino, Riccardo augurano a tutti un Buen Cammino…
L'arrivo a Santiago de Compostela
Angelo Morandin indica il chilometro zero a Capo Finis Terrae