Il Duomo (1354) Il Duomo è una pregevolissima costruzione risalente al XIV secolo: sorta come chiesa annessa alla Scuola della Confraternita dei Battuti divenne principale edificio sacro della città solo nel XVIII secolo, sostituendo nell’uso il cosiddetto "Duomo Vecchio", posto sul colle. La facciata, porticato, è abbellita con Scene dell’Antico Testamento affrescate dal Pozzoserrato alla fine del XVI secolo. L’interno, a tre navate, è stato riportato al primitivo aspetto gotico da un attento e ben condotto restauro, promosso da Mons. Francesco Sartor. Fra le opere conservate spicca la celebre pala d’altare raffigurante la Madonna in trono col Bambino, Santi e Angeli, capolavoro di Cima da Conegliano; arricchiscono il patrimonio artistico dell’edificio dipinti del Beccaruzzi e di Palma il Giovane. Direttamente collegata al Duomo è la Sala dei Battuti, nata come luogo di adunanza della Confraternita religiosa. La Sala risale al XIV secolo, successivamente restaurata: è ornata degli splendidi affreschi di Francesco da Milano, Jacopo Pozzoserrato e una parte attribuita a Girolamo da Treviso, raffiguranti Scene dell’Antico e del Nuovo Testamento (XVI secolo) |
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Sala dei Battuti La grande sala a geometria rettangolare, affrescata da vari artisti tra cui Francesco da Milano, molto suggestiva per la bellezza del soffitto completamente in legno e per l’armoniosa atmosfera resa dalle stupende trifore incastonate tra gli affreschi, lungo la parete che si affaccia in via XX Settembre. Le scene si ispirano ad episodi del nuovo e vecchio testamento e vanno dall’Annunciazione a Maria al Giudizio Universale. La facciata della sala che dà in via XX Settembre è completamente affrescata (Ludovico Pozzoserrato) da scene che si rifanno ad episodi dell’Antico Testamento che si alternano a figure di Profeti e Sibille. |
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San Francesco che riceve le stigmate Francesco Beccaruzzi Olio su tela (cm. 444 x 255) commissionato dal Convento di San Francesco di Conegliano per l'altare maggiore della chiesa. Soppresso il convento nel 1806, passa di proprietà del Demanio e nel 1812 alle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Intorno al 1960 viene data in deposito al Duomo di Conegliano. Il quadro raffigura nella parte superiore San Francesco d'Assisi che sul Monte La Verna riceve le stigmate. Nella parte inferiore, ci sono San Ludovico vescovo di Tolone, SAn Bonaventura, SAnta Caterina d'Alessandria, San Girolamo, San Antonio da Padova e l'apostolo Paolo. |
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Francesco Beccaruzzi Pala di “San Marco tra San Leonardo e Santa Caterina d'Alessandria” olio su tela del XVI secolo |