Via XX Settembre - "Contrada Granda" |
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Casa Piutti, XV secolo Palazzo Piutti - Dalla Balla, pregevole fusione di modi gotici e rinascimentali, modificato nei secoli così da adeguarsi ai diversi stili e destinazioni (palazzo nobiliare, edificio scolastico...). E' detta anche delle pubbliche scuole, in quanto, durante il Rinascimento e fino al secolo XVIII, fu l’abitazione del precettore di grammatica e sede delle pubbliche scuole. |
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Porta Ruio, trecentesca, rifatta nell'800, ora Porta Dante |
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Casa Longega, XV
secolo |
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l’ex sede del Monte di Pietà, cinquecentesca,
adorna di notevoli affreschi attribuiti all’artista rinascimentale
Ludovico Fiumicelli (sono stati pure avanzati i nomi del Pordenone e del
Beccaruzzi). |
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Il cinquecentesco Palazzo da Collo, che incorporava quale cappella gentilizia la chiesa di Santa Maria in Piazza o dell’Assunta. La facciata dell'oratorio spicca grazie alla quattro semicolonne che fanno da cornice al portale d'ingresso. Sul grazioso altare del cinquecento un dipinto del 1633 di pittore sconosciuto "L'Assunzione di Maria e San Carlo Borromeo". Sul pavimento la tomba di famiglia. |
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Oratorio Beata Vergine della Salute Fatto costruire da Rinaldo Montalban nel 1652, in occasione della peste, si affaccia lungo via XX Settembre. In in origine era collegato, attraverso un passaggio ancora esistente, con Palazzo Montalban Nuovo. La facciata, pulita e liscia si sviluppa su un porticato a tre arcate. La parte superiore della facciata è decorata con motivi geometrici che richiamano il profilo architettonico dell'impianto strutturale. |
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Oratorio Beata Vergine della Salute |
Oratorio Beata Vergine della Salute L'interno dell'oratorio è impreziosito da un altare del seicento in pietra e marmo policromo e da una pala centinata raffigurante il dipinto "Madonna incoronata da Angeli", di Antonio Zanchi. |
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Palazzo
Municipale - seconda metà del XVIII secolo. Il progetto originario era
dell’architetto trevigiano Ottavio Scotti. Rimaneggiato nel secolo
scorso. Nel sottoportico busti e lapidi, una delle quali dedicata a G. B.
Cima. Il soffitto della sala consiliare contiene tre affreschi incorniciati da stucchi. L’ovale centrale raffigura Giove, con gli dei dell’Olimpo, che consegna a Conegliano il libro delle sue leggi; gli affreschi laterali rappresentano la Gloria che incorona un guerriero e le Arti della Pace che inneggiano all’avvenimento. I dipinti potrebbero celebrare l'elevazione di Conegliano a rango di città nel 1837, concessa, con decreto, dall'imperatore d'Austria Ferdinando I. |
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Palazzo Sarcinelli, del secondo '500, monumentale esempio di palazzo veneto rinascimentale, sede della Biblioteca Civica e della Galleria d’Arte
Moderna (1988), ospita mostre nazionali ed internazionali (Guccione,
Sutherland, Morlotti, Schifano, ecc.). Il salone centrale è
decorato con pregevoli stucchi. L’edificio, con alla base un ampio porticato, si presenta con una linea architettonica abbastanza semplice e lineare. Nella facciata si aprono quattro monofore ed una ariosa tetrafora centrale. Costruito dalla Famiglia Sarcinelli di Ceneda, ha ospitato personaggi illustri come la regina Bona di Polonia nel 1556, Massimiliano arciduca d’Austria ed Enrico III re di Francia 1574. |
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Teatro dell’Accademia, neoclassico, progettato all'architetto udinese Andrea Scala, XIX secolo Ultimato nel 1868, durante il dominio austriaco. Sostituì il vecchio Teatro Concordia, in Contrada Borghetto (via Teatro Vecchio). Piazza XVIII Luglio - Impreziosita dal pozzo del '400 |
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Casa Colussi - In stile rinascimentale con resti di decorazioni pittoriche ed affreschi |