L’ASSALTO
ALLE MURA DEL CASTELLO
L’intervento degli Alpini della Sezione nella pulizia delle mura del Castello
Guerra
al degrado delle mura del castello. «Campo di battaglia: i mille metri quadrati di mura che
costituiscono il terrapieno del castello fra Porta Ser Bele e l'ingresso di
piazzale S. Leonardo.
Ottobre 2000.
L'amministrazione comunale coneglianese ha chiamato e gli alpini hanno risposto.
Prima di intervenire, il progetto è stato portato al vaglio della Soprintendenza delle
Belle Arti di Venezia. Avuto il via libera gli alpini hanno approntato il piano
d'intervento.
E'
partita così l'operazione per riportare la cinta difensiva all'antico splendore.
Gli alpini hanno messo a nudo le mura, infestate da erbe, edere ed anche da
alcuni alberi che hanno messo le loro radici nella fortificazione.
A seguire l'intervento di lavaggio delle mura e la stuccatura delle
fughe con un apposito impasto di calce e sabbia, oltre agli eventuali interventi
di consolidamento che si fossero resi necessari.
Completato il lavoro si è venuto a creare un percorso ideale che lungo calle
Madonna della Neve sale alla omonima chiesetta ed arriva alle mura
del castello, per approdare alla
chiesa di S. Orsola ormai prossima alla conclusione del restauro.
«Gli alpini della sezione di Conegliano hanno già fatto molto in tanti settori
- afferma il sindaco Floriano Zambon - e di questo va dato loro atto. Alcuni
interventi, tra questi quello sulle mura del castello, hanno un valore notevole.
Il fatto poi che siano dei cittadini volontari a farlo dà uno spessore ancora
più alto all'iniziativa».
"È
un onore - afferma Lino Chies - per noi accettare l'invito dell'amministrazione
comunale, perché ci permette di esprimerci sul nostro territorio". Con
questa iniziativa, l'Ana intende infatti continuare il percorso intrapreso con
il restauro della chiesetta della Madonna della Neve.
Il
moltiplicarsi negli ultimi anni di interventi degli Alpini in azioni di recupero
di beni ambientali ed artistici abbandonati al degrado non è solo segno di
civile rispetto per il patrimonio storico del territorio. Questi gesti sono
anche espressione di una fedeltà all’eredità dei valori che le passate
generazioni ci hanno trasmesso e segno di quei legami invisibile che ad esse ci
uniscono. L’opera di restauro delle mura del Castello che sovrasta la città, che i nostri volontari hanno portato a termine, significa l’attenzione per i valori antichi e mai superati della nostra cultura e della nostra tradizione. E’ la convinzione che nessuna società storica è mai sopravvissuta all’indifferenza per ciò che è stato. Le mura costituiscono il terrapieno dell’edificio simbolo di Conegliano, città che tutti conoscono come “Perla del Veneto”. Dalla sua caratteristica ed imponente torre, sede del Museo Civico, si può ammirare un meraviglioso panorama a 360 gradi che si estende, in giornate nitide, fino a Venezia e, ad Est, fino ai confini delle Alpi. |
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Riportate all’antico splendore, le mura vengono riconsegnate al patrimonio storico ed artistico di Conegliano affinché il cittadino di domani possa capire la propria cultura locale per aprirsi a quel meraviglioso composto che è la cultura dell’uomo e possa, se lo vuole, trarre quegli elementi che lo aiutino ad un sempre migliore rapporto tra sé e l’ambiente in cui vive, perché non esiste davvero la possibilità di progettare il futuro là dove ben radicate non sussistano le fondamenta del passato e della memoria.
Città di Conegliano Il Sindaco Caro Presidente. |
Da "L'ALPINO" di novembre
2000