RADUNI TRIVENETI |
CONEGLIANO 1948 |
Settembre 1963 |
Il primo raduno, organizzato in collaborazione con la
consorella Sezione di Belluno, ebbe svolgimento a Conegliano il 24 ottobre 1948, subito dopo la prima adunata nazionale
di Bassano del Grappa.
L’importante convegno riunì i reduci del 7° Alpini che da cinque anni avevano perduto il proprio reggimento, e
rappresentò il primo passo dell’auspicata ricostituzione che ebbe esito dopo altri cinque anni.
Conegliano, che tenne a battesimo il 7°, fu quindi la sede più naturale per ospitare la celebrazione che prevedeva la
consegna delle decorazioni conferite per l’eroico comportamento in Grecia dei quattro battaglioni del disciolto
reggimento.
Al primo raduno intervenne, in rappresentanza dei Governo, il Sottosegretario alla Difesa On. Meda (Alpino del 7°!), il
Prefetto e il Questore di Treviso, i Generali Pialorsi, Ghe, Pierozzi e Cantalupi, il Col. Zorio Comandante l’8° Alpini,
familiari di Medaglie d’oro cadute, Medaglie d’oro viventi, dirigenti di numerose sezioni venete dell’A.N.A. e una
moltitudine di alpini ed artiglieri da montana.
Dopo la sfilata commemorarono l’avvenimento il nostro Don Francesco, il Sindaco Prof. Manzoni, il Col. Frati che ebbe a
comandare il reggimento sul fronte greco-albanese, e il Presidente della nostra Sezione Col. Girolamo Zava.
Il Generale Pialorsi, vice comandante territoriale, ha letto le seguenti motivazioni mentre l’On. Meda appuntava le
decorazioni sulla bandiera dell’8° Reggimento depositario delle glorie e di parte dei battaglioni del 7° che attendeva
di venire ricostruito:
MEDAGLIA D’ARGENTO AL BATTAGLIONE «CADORE»:
«In ripetuti asprissimi combattimenti, di più giorni, contro agguerrito nemico superiore di forze e di mezzi nonostante
gravi perdite proprie e più forti perdite nemiche, rifulse in modo costante per strenua tecnica nella difesa, per
audacia e indomito valore nell’attacco, per spregiudicata temerarietà e celerità nell’inseguimento per la completa
disfatta dell’esercito nemico, confermando così ancora una volta le elette virtù militari e guerriera della forte gente
cadorina. Fronte greco-albanese, 24 novembre 1940 - 23 aprile 1941».
MEDAGLIA D’ARGENTO AL V.M. AL BATTAGLIONE «BELLUNO»: « Per cinque mesi consecutivi combatteva strenuamente una lotta
impari e dura, per difficoltà di terreno e di clima contro un nemico ben agguerrito e più numeroso, imponendosi con il
suo valore e con la sua tenacia in un aspro combattimento durato più giorni nonostante le gravissime perdite subìte,
teneva valorosamente testa all’avversario difendendo accanitamente una posizione assai contestata ed offrendo largo
contributo di sangue. Shes
i Mal - Val Zagorias - Bregianit - Golico, 27 novembre 1940 - 23 aprile 1941».
MEDAGLIA D’ARGENTO AL V.M. AL BATTAGLIONE «VAL CISMON»: « Impegnato in zona di alta montagna, in combattimenti aspri e
continui, dava ovunque prova di mirabile ardimento, tenacia e superbo slancio, conquistando importanti posizioni,
infliggendo al nemico gravissime perdite ed offrendo con fierezza largo tributo di sangue. Confermava, per tutta la
durata della campagna, le gloriose tradizioni degli alpini d’Italia. Fronte greco, 17 gennaio - 23 aprile 1941».
MEDAGLIA D’ARGENTO AL V.M. AL BATTAGLIONE «FELTRE»: «Già decorato di due medaglie al v.m. in cinque mesi di guerra
italo-greca, in prolungate privazioni, in numerosi accaniti combattimenti di ogni genere durati anche più giorni
consecutivi, con gravissime perdite proprie e sempre più gravi perdite nemiche, rifulse costantemente per sovrumano
spirito di sacrificio, indomito valore dell’attacco, per strenua resistenza nella difesa contro nemico sempre
soverchiante di forze e di mezzi, confermando ancora una volta la sue elette tradizioni e virtù militari, di grande
eroismo, di amore alla gloria, di dedizione assoluta al culto del dovere e della Patria. Fronte greco-albanese, 24
novembre 1940 - 23 aprile 1941».