CARI BALDI ALPINI DELLA MIA SEZIONE |
Maggio 1961 |
CARI, BALDI ALPINI DELLA MIA SEZIONE,
in occasione della nascita di «FIAMME VERDI» desidero anzitutto porgervi
il più sincero e cordiale saluto del Consiglio Direttivo sezionale, nella certezza che il dono che vi viene oggi fatto
costituirà per voi tutti, oltre che una piacevole sorpresa, anche la convinzione che qui, dal Comando della Sezione, il
pensiero è costantemente rivolto ai Gruppi e ai bravi soci che li compongono.
«FIAMME VERDI» rappresenta infatti un mezzo di collegamento moderno ed efficace tra tutte le unità della
Sezione, messaggero di notizie di carattere organizzativo e formativo, rammentatore di ricordi della passata ed
indimenticabile «naja scarpona, portavoce delle nostre idee tanto semplici quanto sublimi, difensore degli insostituibili ideali di Patria,
fraternità, amore e comprensione nazionali ed internazionali.
Il titolo della pubblicazione e la testata così mirabilmente composta da quel grande e generoso amico degli Alpini che è
l’artista G. Ainardi, sintetizzano le finalità del giornale che oggi giunge alle vostre case.
Fiamme Verdi sono le mostrine che abbiamo portato per tanti anni e sono i
gagliardetti che i nostri Gruppi hanno voluto benedetti e che fiammeggiano nelle nostre adunate pervase di equilibrata
gagliardìa scarpona; Fiamme Verdi siamo noi tutti, Alpini di tante fatiche di guerra, di molte imprese civili, sportive,
umane.
Alpini rimasti e trascorsi; perchè in noi rivivono anche i Caduti ed è sopratutto per Loro che l’A.N.A. ha motivo di esistere, per non rendere vano
il sacrificio delle Penne Mozze e di tutti gli altri Soldati d’Italia.
Salute a voi tutti, Alpini di Conegliano alpina, di ogni ordine sociale e di ogni grado, ricchi e poveri come ripeteva
lo squillo della «naja»,
ma uguali tutti nelle fiamme verdi che fregiarono la nostra divisa e nella fiamma fraterna
che inestinguibile arde nei nostri cuori.
IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE
Cav. Uff. Enot. G. CURTO