ANAGRAFE


Agosto 1962

L’ALPIN DE GIASSO

Alpin...
alpin de giasso...
Saldo come ‘na piopa
sberlada dal tempasso...
Cbe stramba nina-nana
te canta la mitraglia
ch’el so rosario sgrana...
Che stramba nina-nana.

Sul ponte de Perati
bandiera nera...

La neve te cuèrse
ma ti no’ te parli...
EI sol te descuerse
ma ti no’ te parli...
Te vegno vissin,
te ciamo, pianin,
rispondeme alpin...
Alpin...
alpin de piera
Che frede le to’ man,
Che bianca la to siera...
Che belo ‘l to soriso
negado dentro ai oci
che speja ‘l Paradiso...
Che belo ‘l to soriso...

l’è ‘l luto dei alpini
che và a la guera...

La neve te imbianca
ma ti te ghè sono...
Ei sol te rinfranca
ma ti te ghè sono...
Te ciamo, le speto,
no’ farme dispeto,
vien via, puteleto...

Sul ponte de Perati
bandiera nera...

Alpin...
alpin de giasso...
coi oci spalancadi,
e coi fusii sul brasso...
Che bela nina-nana
te canta i angeleti
cuerzendote de mana.
Che bela nina-nana...

la meio gioventù
la và soto tera..

NOZZE
Sabato 25 agosto, nella chiesa di S. Rocco a Conegliano, si è sposata la Signorina Alma Travaini, figlia del nostro vice presidente, con l’Enot. Bernardino Aliprandi.
Gli amici di papà Francesco (recentemente promosso Capitano) e dello Sposo (non meno amico anche perchè produttore di vini squisiti) inviano i migliori auguri di felicità alla nuova bella Famiglia.


LUTTI
Una grave disgrazia ha colpito il Gruppo di Collalbrigo per la perdita dei giovane socio
DARIO BASSO - di anni 28, stroncato da un incidente stradale nei pressi di Portogruaro mentre si recava al lavoro il 18 giugno; oltre ai genitori, il povero Basso ha lasciato la giovane moglie e una figlia in tenerissima età.
I funerali si sono svolti il mattino del 20 giugno con la partecipazione di alpini, amici e colleghi di lavoro; il Presidente della Sezione ha espresso con un telegramma alla famiglia l’unanime cordoglio della nostra Sezione.


Altri lutti hanno colpito i Gruppi di Mareno per la perdita del socio Ceschin Erigo deceduto per malattia a 68 anni e dei Gruppo di. Conegliano-Città per la morte del papà dell’ Enot. Mario Pollastri presidente della giunta di scrutinio della nostra Sezione.

Alle Famiglie e ai Gruppi di appartenenza rinnoviamo anche da queste colonne le nostre espressioni di fraterno cordoglio.


NOTIZIE VARIE

Lucia Apicella, che nel dopoguerra si dedicò a recuperare oltre seicento salme di soldati italiani, tedeschi, inglesi e americani nella zona circostante Salerno, è stata insignita della Commenda al merito della Repubblica.

L’incidenza media delle spese militari su ogni cittadino italiano è di L. 15.000 all’anno; spendono più di noi gli inglesi con L. 57.000 annue, L. 48.000 i francesi e Lire 45.000 la Germania Occidentale; spese superiori sono pure sostenute dalla Svizzera e dalla Svezia mentre la spesa media per cittadino è inferiore in Jugoslavia (L. 12.000) e in Spagna con L. 6.000.

Il 3 giugno si è svolto sui Monte Cengio il raduno nazionale dei granatieri per commemorazione le azioni compiute nel 1916 e che valsero ad impedire l’occupazione austriaca di Vicenza; i convenuti erano varie centinaia, giunti da tutte le province d’Italia.

Durante una esercitazione di tiro effettuata a S. Leonardo Valcellina l’8 giugno dal terzo gruppo del 132° Rgt. d’ Artiglieria della Divisione corazzata «Ariete» di stanza a Pordenone, una granata è scoppiata subito dopo lo sparo di un pezzo semovente da 105/22; il soldato Riccardo Cacciamani di 23 anni è morto dopo tre ore a causa delle ferite riportate dalle schegge, mentre sono rimasti feriti, più o meno gravemente, l’ufficiale e altri nove militari.

L’1 luglio è morto in un convento francescano di Loano, in provincia di Savona, il frate cappuccino Fra’ Ginepro (al secolo Antonio Conio) di sessanta anni. Era stato cappellano militare in Etiopia e sui fronte greco dove cadde prigioniero subendo poi due anni di campo di concentramento in India. Fra’ Ginepro era assai noto anche per i numerosi libri che scrisse con lo scopo di valorizzare lo sfortunato eroismo dei soldati italiani.


Interessa gli obbiettori di coscienza
La legge verrà forse in aiuto di quei giovani che, per deficienza di educazione familiare, sociale e religiosa rivelano deformazioni psichiche tali da definirsi obiettori di coscienza.
Otto deputati hanno infatti presentato alla Camera una proposta di legge secondo la quale ogni cittadino « potrà chiedere di essere esentato, per ragioni di coscienza, dal servizio militare e dalle attività ad esso collegate ».
Per l’attuazione pratica verrebbero istituite, presso i distretti militari, delle apposite commissioni che dovrebbero raccogliere le pene interiori delle reclute interessate ed accertare la serietà dell’obbiezione con testimonianze e documenti; l’obbiettore riconosciuto dovrebbe comunque svolgere, in luogo di quello militare, un servizio di lavoro o di assistenza socialmente utile.
Il rifiuto di prendere la divisa per il periodo di ferma o di richiamo (nel caso che non fosse convincente la giustificazione dell’obbiettore) comporterebbe la pena di tre anni di carcere,’ una proposta integrativa nostra sarebbe di non metterlo ad annoiarsi in prigione ma di adibirlo alla pulizia delle latrine nelle caserme e negli ospedali militari.