ANAGRAFE |
Ottobre 1962 |
NASCITE
Il nostro socio Maestro Italo De Candido è diventato
papà di una piccola stella alpina alla quale è stato dato il nome di Manuela; al caro amico Italo e alla gentile Signora
Cecilia esprimiamo le nostre felicitazioni.
NOZZE
Il socio Geom. Tino Dal Vera ha sposato il 27 settembre a Motta
di Livenza la signorina Anna Maria Favero; agli Sposi rinnoviamo,
anche da questo nostro giornale,
le più cordiali espressioni di felicitazioni ed augurio.
LUTTI
E’ improvvisamente deceduto il 6 agosto il padre del socio Giovanni Lorenzon del Gruppo di Solighetto. Ai funerali
hanno partecipato numerosi amici del Gruppo locale con gagliardetto, e diversi altri soci dei Gruppi vicini.
Dalle colonne di «Fiamme Verdi», gli alpini del Gruppo di Solighetto
rinnovano alla Famiglia Lorenzon le proprie condoglianze alle quali si aggiungono quelle del Consiglio direttivo
sezionale a nome di tutti i propri soci.
Gruppo Solighetto
L’alfiere del Gruppo, Domenico Collodet, si è unito in matrimonio il 15 Settembre con sa signorina Angelina Ongaretto; lo stesso giorno sono state celebrate le nozze anche del socio Romano
Mazzero con la signorina Caterina Simonetti.
Altro matrimonio è stato festeggiato il 30 settembre per l’unione del socio Giuseppe Collodet con la signorina Nella
Pighin.
Numerose sono state le nascite: all’alpino Paolo Padoin la consorte signora Rina ha regalato il figlio Gabriele, perchè,
dopo quattro femminucce, il paterno cappello alpino aspettava ancora il futuro successore; altro bel maschietto, di nome
Walter, è giunto in casa del socio Angelo Bertazzon «vecio del Cadore».
Infine, a far compagnia ad Alberto, primogenito del socio
Mario Possamai, è arrivata la piccola stella alpina di nome Marina Sandra.
L’assemblea dei soci del 14 ottobre, presieduta dall’Enot. Cav. Cav. Uff. Guido Curto e alla quale
hanno partecipato soci e rappresentanti di tutti i Gruppi, ha trattato il tema del regolamento sezionale che servirà ad
integrare, con precise norme interne, il funzionamento sia pur già efficiente della nostra Sezione.
Salvo lievi modifiche apportate a seguito dell’intervento di alcuni soci e capigruppo, lo schema di regolamento è stato
approvato conformemente a quanto proposto dalla Commissione nominata allo scopo.
Il regolamento sezionale verrà ora sottoposto all’approvazione del Consiglio Direttivo Nazionale per cui riteniamo che
possa divenire operante con il prossimo anno sociale 1963.
Come ogni socio già conosce, a mezzo anche dei propri rappresentanti, il regolamento non contiene norme restrittive nei
confronti dei Gruppi e dei soci, ma ha come scopo quello di definire i rapporti interni in conformità allo Statuto
nazionale e per soddisfare alle esigenze del crescente sviluppo dello nostra Sezione.
Quando detto regolamento sarà approvato ed operante, verrà reso noto a tutti i soci mediante la pubblicazione nel nostro
giornale.
RIUNIONE Capigruppo
Il 9 settembre i Capigruppo sono stati riuniti in sede per trattare alcuni argomenti organizzativi. Presiedeva la
riunione il Vice Presidente Cav. Giovanni Daccò ed era pure presente il Segretario Virginio Gibin. Sono stati esaminati
i problemi riguardanti la nostra partecipazione all’Adunata della Divisione «Pusteria» ad Asiago per il 23 settembre, e
presi accordi per la riunione dei soci del 14 ottobre per discutere lo schema di regolamento sezionale. Il Vice
Presidente ha pure rinnovato l’appello ai Capigruppo di collaborare alla redazione del giornale sezionale con il
tempestivo inoltro delle notizie riguardanti i singoli Gruppi e con altri articoli meritevoli di pubblicazione.
Notizie di Segreteria
Nell’imminenza del tesseramento per l’anno 1963, raccomandiamo ai Capigruppo di osservare la circolare a suo tempo
trasmessa e di dedicarsi attivamente a raccogliere le quote al più presto per non determinare la sospensione dell’invio
dei giornali L’ALPINO e FIAMME VERDI: una particolare cura va dedicata all’aumento del numero dei soci e verrà a tale
scopo dato opportuno risalto nel nostro giornale a quei Gruppi che raggiungeranno un maggior incremento nelle
iscrizioni.
Chi desidera acquistare il volume GLI ALPINI DEL FELTRE
(opera di Carlo Basile stampata nel 1930 dalla Casa «L’Eroica» di Milano) che raccoglie le gesta di tante battaglie dal
1912 al 1919, può prenotarlo presso la Segreteria versando il prezzo di costo di L. 300 più le spese postali di invio
del libro.
La Ditta Antoniazzi di Conegliano, diretta da un ufficiale alpino, ha realizzato una artistica
bottiglia in vetro a forma di cappello alpino, contenente mezzo litro circa di Grappa Prosecchina: la
bottiglia-cappello, una volta… prosciugata, può ben figurare appesa ad una parete delle case degli alpini (salvo
rifornimento),
Le bella confezione (visibile — ora non assaggiabile — in sede) viene ceduta ai nostri soci a prezzo di favore.
La Sezione di Napoli dell’A.N.A. ci ha venduto delle
decalcomanie riproducenti il nostro distintivo del diametro di cm. 10. da applicare sui parabrezza delle vetture; i soci
interessati possono rivolgersi alla Segreteria per l’acquisto a prezzo minimo.
I sessanta negozi di Mondovì hanno chiuso per due ore, dalle 10 alle 12 del 29 agosto, in segno di protesta per la
decisione dei Superiori Comandi di trasferire il Battaglione alpino che porta il nome del paese ove aveva la propria
sede fin dalla sua fondazione quando venne a far parte del 1° Reggimento.
Sulle saracinesche di tutti i negozi e sulle facciate delle case sono apparsi manifesti di protesta; si è persino
costituito un apposito
comitato o che è ricorso a tutti i Comandi e persino presso il Ministro della Difesa.
I cittadini di Mondovì sono decisi a fare il possibile almeno perchè un altro battaglione di Penne Nere venga destinato
al loro paese così fondamentalmente alpino.
Noi non interferiamo certamente sulla questione (anche il Battaglione Add. della Julia di Bassano e quello di Montorio
Veronese sono in procinto di... traslocare) ma ci piace sapere che per i paesi e le città è un dolore quello di vederci
partire; dimostrazione questa che la particolare esuberanza degli Alpini è capita e gradita.
Col Battaglione «Cadore» a Tai
Il 2 settembre una nostra rappresentanza accompagnata dai Vice Presidenti Avv. F. Travaini e Cav. G. Daccò, ha
partecipato alla festa del battaglione «Cadore» organizzata alla Caserma «Pier Fortunato Calvi» a Tai di Cadore.
Dopo la S. Messa è seguita la deposizione di corone d’alloro nel basamento dell’ antenna portabandiera della caserma; la
corona dei «veci» è stata collocata dal nostro Vice Presidente Cav. Daccò unitamente ad un bocia alle armi.
Sia la commemorazione che il rinfresco e il successivo pranzo sono riusciti ottimamente con grande soddisfazione di
tutti i partecipanti.
MORTO IL SUCCESSORE DI DON CARLO GNOCCHI
26 settembre è morto, a settant’anni, Mons. Edoardo Guardi, presidente della «Pro Juventute» succeduto sei anni or sono
al nostro indimenticabile Don Carlo Gnocchi.
Appena ordinato sacerdote 3 maggio 1915, don Guardi venne arruolato con il 12° Bersaglieri e già il 4 maggio dello
stesso anno meritò la prima medaglia di bronzo sul Monte Mrzlivrh; si comportò eroicamente anche due mesi più tardi sul
Monte Sleme e nel 1916 sul Monte Pecinka.
Nel maggio 1917, al Monte Vodice, si meritò altra medaglia di bronzo e il 25 ottobre dello stesso anno venne decorato di
medaglia d’argento per il seguente atto di eroismo a quota 678 di Sreduje: «Raccolti e riordinati vari bersaglieri,
respinti dalla prima linea fortemente attaccata. Li portava personalmente per due volte all’attacco, infondendo loro,
con proprio entusiasmo, sereno sprezzo del pericolo. Ferito gravemente, continuò a rincuorare i combattenti con alte e
nobili parole».
Nel primo dopoguerra Mons. Gilardi raccolse i ciechi di guerra a Villa Mirobello e nel 1930 fondò la Casa del Cieco a
Civate per i ciechi civili.
Dopo la morte dell’Alpino Don Gnocchi, il Bersagliere Don Gilardi prese cura dei 2500 mutilatini distribuiti nei dieci
collegi di tutta Italia; alle cinque decorazioni al valore militare si aggiunsero elevati riconoscimenti civili tra i
quali l’onorificenza di Grande Ufficiale ai merito della Repubblica, ma Mons. Gilardi rimise sempre il prete umile ed
energico di sempre.
All’Opera di Don Gnocchi, rimasta nuovamente priva di Guida, auguriamo un ottimo buon prete e soldato quali furono il
fondatore e il primo successore.
Prossime manifestazioni
Il Consiglio Direttivo Sezionale ha fissato per il 2 febbraio 1963 l’effettuazione dell’ormai tradizionale VEGLIA VERDE
nelle sale del Circolo Accademia di Conegliano.
E’ prevista inoltre per settembre dei prossimo anno una grande adunata alpina a Conegliano, il cui programma verrà
prossimamente completato e pubblicato su Fiamme Verdi e su L’Alpino.
Una jeep del 6° Rgt. Artiglieria Alpina è precipitata il 30 luglio in
un burrone in località Alpe di Fanes, nei pressi di Cortina, fermandosi a ridosso di un larice dopo un volo di una
decina di metri. L’ufficiale e i cinque montagnini sono usciti incolumi dal pauroso incidente.
Un grave lutto ha invece colpito il 22 agosto il 5° Rgt. Alpini a causa di un autocarro, con a bordo sedici uomini,
precipitato lungo una scarpata alla periferia di Vipiteno. Nell’incidente sono morti gli alpini Mario Bonalume di Merate
(Como) e Bruno Carozzo da La Spezia, entrambi di 22 anni; tredici altri alpini hanno riportato ferite di varia entità.
Imre Furlag, che fu il primo soldato ungherese fatto prigioniero dagli italiani nel 1915, è recentemente morto a
Budapest.
L’onorevole Lucchesi, relatore di maggioranza per l’esame del bilancio del ministero della difesa, ha proposto nella
sua relazione di anticipare la chiamata alle armi al compimento del ventesimo anno. Il deputato On. Borin ha
aggiuntivamente proposto che la durata del servizio di leva venga ridotta da 18 a 15 mesi.
A cura del nostro affezionato lettore 1° Ten. alpino Pietro Ruggia è stato ricostituito il Gruppo di S. Stefano Belbo
(Cuneo) del quale è stato nominato Capogruppo l’Avv. Gonella; la nuova unità dell’ A.N.A. ha prontamente iniziato
l’attività realizzando tra l’altro una ottima manifestazione il 23 settembre in onore di Don Francesco Testa, già
cappellano alpino, mutilato di guerra e decorato di medaglia d’argento al valor militare.
La vedova di guerra signora Annunziata Vittoria Sasso ha rintracciato nell’ultima decade di ottobre la tomba del marito
a Redipuglia, in occasione di una visita effettuata con la figlia al monumentale cimitero; il marito Luigi Castellani
era partito per i fronte poco dopo il matrimonio e morì durante la ritirata di Caporetto. E’ probabile che i
riconoscimento sia stato fatto con elementi accertati in occasione del trasferimento delle salme dal preesistente
vecchio cimitero senza che sia stato possibile rintracciare i familiari per darne notizia.
Una statistica effettuata con particolare meticolosità rivela che i fabbricati distrutti durante l’ultima guerra si
aggirano sui 238 milioni.
Il 16 settembre nella Chiesa di S. Maria Ausiliatrice a Treviso, è stata celebrata la «Giornata del Disperso in Guerra»:
la S. Messa e la commemorazione sono state celebrate dall’Alpino Padre Carlo Marangoni alla presenza di autorità civili
e militari e di numerose rappresentanze di associazioni combattentistiche e d’arma.
Il 26 settembre. in occasione del ventesimo anniversario della battaglia di El Alamein, seicento ex combattenti e
familiari di Caduti hanno partecipato alla commemorazione nei luoghi ove caddero i 4.600 Soldati italiani sepolti nel
Sacrario di Quota 33.
A ricordo anche degli altri 38.000 Morti «non restituiti dal mare e dal deserto», è stata benedetta una campana donata
dai reduci e riproducente, in scala minore, la campana «Maria Dolens» di Rovereto.