ANAGRAFE


Agosto 1963

La morte di Bruno Moras
Domenica 30 giugno è morto a Conegliano l’impresario Bruno Moras membro della Giunta di scrutinio della nostra Sezione.
Alle esequie, svoltesi il 2 luglio, hanno presenziato il Presidente Enot. G. Curto e l’intero Consiglio Direttivo oltre a molti soci del Gruppo-città. Numerose sono state le altre rappresentanze combattentistiche intervenute con i propri dirigenti tra i quali il Cav. Dott. Mario Venier dell’Unione Nazionale Reduci di Russia.
Preceduto dalla croce astile, dal vessillo sezionale dell’A.N.A. e da
una lunghissima fila di corone tra le quali quella offerta dalla nostra sezione, il corteo si è dapprima recato alla chiesa di S. Martino dove il Parroco di Codognè, paese di nascita del compianto amico Moras, ha pronunciato parole di circostanza ponendo in evidenza le virtù cristiane e civiche dello Scomparso.
Prima di lasciare la città per dirigersi al camposanto di S. Giuseppe, il funerale ha sostato nel piazzale di S. Martino dove il nostro Presidente si è reso interprete dell’unanime cordoglio degli alpini coneglianesi per la perdita dell’amico e valido collaboratore.
Bruno Moras aveva 53 anni ed aveva partecipato, quale sottufficiale del 3° Reggimento di Artiglieria alpina della Divisione «Julia», alle campagne di Grecia e di Russia; appena concluso il conflitto egli riprese il lavoro sviluppando notevolmente la sua impresa di costruzioni e dando immediata generosa collaborazione per la riorganizzazione della sezione dell’A.N.A. e in particolare per l’importante ricostruzione dei Gruppi dipendenti.
Moras fece parte del Consiglio direttivo per quindici anni, entrando a far poi parte del Collegio dei Revisori ed infine nella Giunta di scrutinio sezionale.
I suoi amici alpini trepidavano da diversi anni per il cuore minato del caro Moras che non si concedeva riposo; quando, negli ultimi tempi, non poteva partecipare alle nostre riunioni sezionali, egli non mancava di telefonare per esprimere ugualmente il proprio consiglio e di seguire lo sviluppo crescente della sezione che tanto amava.
Ai congiunti ed amici dell’indimenticabile Bruno rinnoviamo a nome della famiglia alpina di Conegliano, le più sincere condoglianze.


LUTTI

E’ morta il 30 maggio la Signora Elena Ceschin moglie del Capogruppo di Rua di Feletto sig. Giovanni Ceschin. Ai funerali, svoltisi l’1/6, hanno partecipato numerosi alpini ed alcuni membri del Consiglio direttivo sezionale.

E’ pure deceduta la moglie del socio Angelo Bertazzon del Gruppo di Falzè di Piave; numerosa la partecipazione degli alpini alle esequie.
Il Consiglio direttivo rinnova ai soci Ceschin e Bertazzon le più sentite condoglianze.


Cominciano le risposte

Non riportiamo le località in cui i fatti (quelli giunti a conoscenza tra i molti altri verificatisi) sono accaduti negli ultimi tempi perchè, il più delle volte, sono stati causati da «gente» proveniente da città e paesi diversi da quelli interessati.
Dopo una cerimonia, un cappellano militare è stato dileggiato da un gruppo di ragazzacci che hanno tentato di strappargli le decorazioni militari che portava al petto, gridandogli: «Ma butta via quelle porcherie!» Una ragazza che si era particolarmente distinta nella volgare azione è stata «fermata» e ... «ammonita»; il che dimostra che la gentilezza italiana è più rivolta alle prostitute che ad un sacerdote valoroso.
Durante un raduno di bersaglieri in congedo, svoltosi per celebrare la ricorrenza della fondazione del Corpo, la sfilata è stata accolta da fischi e grida ingiuriose di pochi esaltati; il che dimostra che gli altri che assistevano hanno approvato tacendo o temevano guai giuridici perchè poi le cose finiscono ancora così.
Una sentinella è stata ingiuriata da tre farabutti fermatisi con l’automobile davanti ad una caserma e poi velocemente dileguatisi; il che conferma che le pallottole delle sentinelle sono troppo lente rispetto alle auto Giulietta.
Un gruppo di giovani ufficiali è stato provocato con infamanti canzoni suscitando una giusta reazione a colpi di sedia; la qual cosa fa pensare che le cose stanno finalmente prendendo una «piega» diversa.


IN FRANCHIGIA

Papa Giovanni
… e anche ha fatto piacere il leggere del Papa Giovanni che è stato militare italiano in guerra. Sarebbe stato bene che le associazioni italiane avessero espresso con larga partecipazione ai funerali ma non si è sentito dire niente.
G. V. - Mareno di Piave

Al nostro lettore di Mareno dobbiamo ricordare che sarebbe stata inopportuna una partecipazione delle associazioni combattentistiche, anche perchè la cerimonia si svolgeva entro i confini del Vaticano.
Qualcosa di eccezionale è però ugualmente avvenuto all’ultimo «novendiale» in suffragio di Giovanni XXIII perchè, in quella occasione, è entrata per la prima volta nella chiesa di S. Pietro una bandiera dell’esercito italiano, e precisamente quella del 73° reggimento di Fanteria di cui, durante la prima guerra mondiale, aveva fatto parte il futuro Papa.


NOTIZIE VARIE

Fanfara sezionale
Per le incombenze organizzative della fanfara sezionale il C. D. ha nominato un apposito Comitato costituito da: Cav. Giovanni Daccò (presidente), Vallomy Prof. Giacomo, Bacinello Giuseppe, Bazzacco Cav. Gentile, Trentin Virginio, e dal maestro-istruttore sig. Giovanni Ceschin.

Biblioteca sezionale
Per la dotazione della biblioteca sezionale in corso di formazione, il sig. Ruggero Colussi ha offerto la raccolta completa della «Leggenda degli Alpini» recentemente pubblicata dal settimanale OGGI, finemente fatta rilegare in tela dallo stesso donatore.

Onorificenze e promozioni
L’industriale coneglianese Sig. Pietro Dal Vera, al quale si devono importanti iniziative nell’attività della lavorazione del legno nella nostra zona e nel rinascente Meridione d’Italia, è stato recentemente insignito dell’importante onorificenza di «Cavaliere del Lavoro».

Il socio N. H. Enot. Giulio Del Giudice è stato promosso Maggiore e il Consigliere sezionale Prof. Giacomo Vallomy è stato promosso Capitano.

Congratulazioni vivissime.

Nozze
Il 27 luglio, nella chiesa di S. Giorgio di Livenza, sono state celebrate le nozze del nostro socio Enrico Campoccia con la Signorina Nice Bellini.
Felicitazioni ed auguri.

* Domenica 16 giugno si sono svolte in provincia svariate manifestazioni per celebrare le battaglie del Solstizio.
In particolare, si è svolto il raduno nazionale dei «Ragazzi del 99» presso l’ossario di Fagarè della Battaglia e, sul Montello, la commemorazione del 45° anniversario della morte di Francesco Baracca.

* Il 16 giugno è pure stato inaugurato, nel Tempio Votivo di S. Maria Ausiliatrice, un grande mosaico artistico dedicato alla memoria dei Caduti di Russia; erano presenti il Generale Emilio Battisti, le Medaglie d’oro Rigatti, Ziliotto e Reginato e i fratelli delle M. O. Fantina e Maronese, oltre a rappresentanze di associazioni ed enti.

* L’opera determinante dei reparti del Genio durante le battaglie del Solstizio è stata ricordata dal Magg. Arturo Valle durante una cerimonia svoltasi il 24 giugno ai Monumento-Ossario di Fagarè con la partecipazione di un battaglione del Genio pontieri della Divisione «Ariete».

* Un importante raduno di ex internati si è svolto a Paderno del Grappa con la partecipazione anche delle delegazioni delle federazioni di Padova, Vicenza e Verona. Era presente il Prefetto di Treviso dott. Blandaleone. l’On. Francesco Fabbri presidente dell’A.N.E.I. di Pieve di Soligo e vice presidente dell’Amministrazione Provinciale, la Medaglia d’Oro Angelo Ziliotto e varie altre autorità
Il presidente provinciale Carlo Patron e il vice presidente Magg. Carlo Ercini hanno deposto una corona d’alloro al monumento dei Caduti, dopo di che i convenuti hanno ascoltato la commemorazione dell’avvenimento e visitato la mostra dell’internamente allestita nella sala dell’Istituto Filippin.

* I cinquemila soldati italiani caduti in Francia nella seconda battaglia della Marna combattuta, 45 anni or sono, sono stati commemorati il 23 giugno nel corso di una cerimonia a Bligny cui hanno partecipato il ministro francese degli ex combattenti Sainteny e l’ambasciatore d’Italia a Parigi Manlio Brosio.
I generali Cenino e Beni e il vice presidente dell’ANCR Cacciò hanno guidato la numerosa rappresentanza italiana.

* Il 30 giugno si è svolto a Motta di Livenza il primo raduno nazionale degli Autieri del 158° Reparto Pesante che ebbe a partecipare alle campagne di Grecia e di Albania.
I numerosi convenuti hanno assistito alla S. Messa celebrata al Santuario della Madonna dei Miracoli e sono poi stati ricevuti in municipio dopo la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti.

* Il 4 luglio dodici ragazzi italiani hanno raggiunto l’Adriatico al largo di Ancona con la «Luigi Rizzo» della marina militare, per lanciare in mare un omaggio floreale a ricordo dei marinai periti durante l’ultima guerra. L’iniziativa, da alcuni anni ripetuta, è stata originata da una richiesta fatta tre anni or sono all’ammiraglio Pecori-Giraldi dagli alunni di una scuola elementare di Conegliano.

* Il 7 luglio è stata benedetta la prima pietra della erigenda cappellina-ossario sul Monte Piana in memoria dei soldati caduti nella località durante la guerra 1915-18. Il progetto è dell’ Ing. Floriano Dall’Armi di Treviso, eroico combattente dell’ultima guerra, purtroppo deceduto poco tempo fa per i postumi di gravi ferite subite in combattimento.

* Domenica 7 luglio è stato benedetto, all’aeroporto trevigiano di
S. Giuseppe, il labaro provinciale dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia. Alla cerimonia principale nel corso della quale il presidente Cav. Adalberto Bianchin ha rievocato la figura dell’eroe Ferdinando Macchiato al quale la sezione è intitolata, è seguita nel pomeriggio una serie di lanci di paracadutisti delle tre Venezie.

* Altre nuove sezioni dell’Associazione artiglieri in congedo, presieduta in provincia dal Cav. M.o Attilio Innocente, sono recentemente state istituite a Casale sul Sile e a Salgareda.

* Il Cav. Uff. Avv. Giovanni Bianchi è stato rieletto presidente della sezione di Conegliano dell’Associazione Artiglieri d’Italia per un nuovo quadriennio; Giovanni Bernardi è stato eletto vice presidente e a segretario è stato riconfermato Giuseppe Manzato.
Ferdinando Umberto di Savoia, duca di Genova, è morto il 24 giugno a Bordighera; dal 1905 al 1907 compì il giro del mondo a bordo dell’incrociatore «Calabria» e durante la prima guerra mondiale organizzò validamente gli attacchi con le siluranti. Durante lo ultimo conflitto ebbe il comando del Dipartimento militare marittimo dell’Alto Adriatico.

* Due ragazzi di Paderno, rispettivamente di 9 e 10 anni, sono rimasti gravemente feriti il 15 giugno a seguito dello scoppio di una bomba Breda che avevano rinvenuto nella vicina campagna.

* Una camionetta del Btg. «Tirano» del 5° Reggimento, con a bordo quattro alpini e un sottufficiale, è precipitata il 14 luglio nella scarpata a lato della strada tra Pio Terme e Cogolo; a causa degli «abbagliamenti» di una macchina proveniente dal senso inverso. A seguito delle ferite l’alpino Carlo Fascendini di 22 anni da Verceia (Sondrio) è morto poco dopo il ricovero all’ospedale di Cles.

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La notte sul 10 luglio lo scoppio di una bomba al plastico ha danneggiato a Bruxelles la tomba del Soldato Ignoto, monumento dedicato ai Caduti belgi della prima guerra mondiale.