ASSEMBLEA DEI DELEGATI |
Marzo 1963 |
Domenica 24 febbraio si è svolta nel salone del Ristoro al Castello di Conegliano l’Assemblea ordinaria dei Delegati
dei Gruppi.
Erano assenti i rappresentanti dei Gruppi di Colfosco, Susegana, S. Maria di Feletto, S. Lucia di Piave e S. Pietro di
Feletto.
A presiedere l’assemblea dei Delegati hanno chiamato il Prof. G. Wallomy il quale ha dichiarato aperta la riunione dopo
aver recato il saluto ai convenuti.
Il presidente sezionale Cav. Uff. G. Curto ha esposto la relazione morale dell’attività svolta dalla Sezione e dai
Gruppi durante il 1962 e delineato il programma pure intenso che si presenta per il nuovo anno.
Il presidente dell’assemblea ha aperto la discussione e il Consigliere Cav. Barazza ha proposto la pubblicazione
integrale della relazione sul giornale sezionale; si è associato il Prof. Gobbato, capo del Gruppo di Sernaglia, il
quale si è reso portavoce dell’unanimità dei consensi dei Gruppi della Sezione.
Il Prof. Wallomy, in qualità di Preside dell’Istituto Industriale «Galileo Galilei» recentemente istituito a Conegliano,
ha espresso la gratitudine del Consiglio dei Professori della Scuola per la segnalazione, avuta dal nostro Presidente,
che l’A.N.A. di Conegliano intende offrire la bandiera nazionale all’Istituto «Galilei». Il Prof. Wallomy ha
sottolineato la significativa importanza di questa bella iniziativa degli Alpini di Conegliano, suggerendo che la
consegna del Tricolore venga solennemente effettuata all’apertura del prossimo anno scolastico.
Il Presidente dell’Assemblea ha quindi dato la parola al tesoriere della Sezione Rag. R. Thomas e all’amministratore di
«Fiamme Verdi» per il resoconto finanziario nel corso del quale sono stati esposti i risultati per l’anno 1962 e le
esigenze amministrative per il successivo anno, in relazione alla vastità del programma previsto.
Il Presidente del Collegio sindacale Sig. Marcello Barale ha dato lettura della relazione dei revisori dei conti alla
quale è seguita l’approvazione dei risultati economici da parte dei Delegati.
Il programma per il 1963 è stato ampiamente discusso anche con riferimento alle precisazioni fornite dal Vice Presidente
Cav. Giovanni Daccò con una lettera dallo stesso indirizzata all’ Assemblea e della quale il Prof. Wallomy ha dato
lettura.
Il presidente dell’assemblea ha ricordato quanto il crescente sviluppo della Sezione sia costato di fatiche e dedizione
particolarmente per il Cav. Daccò al quale va riconosciuta la generosa attività svolta dal 1945 ad oggi; è però evidente
che la vastità delle iniziative in programma richiederà la fattiva collaborazione di tutti i dirigenti della Sezione e
dei Gruppi.
I numerosi interventi si sono praticamente riassunti nella necessità che ogni consigliere abbia un compito specifico da
espletare sotto la propria responsabilità, in modo da alleggerire l’opera della presidenza e della segreteria.
Con il richiamo a quest’ultima esigenza, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo sezionale e
che hanno dato i seguenti risultati:
Per il Consiglio direttivo da formare con complessivi diciotto nominativi, hanno avuto voti i seguenti soci (in ordine
quantitativo di preferenze): Travaini Avv. Francesco, Wallomy Prof. Giacomo, Barazza Enot. Gino, Curto Enot. Guido,
Daccò Cav. Giovanni, Martinelli Cav. Umberto, Soravia Giacomo, Serafini Ten. Col. Tiziano, Rosso Cav. Sante, Fadelli
Cav. Giuseppe, Dalla Zentil Dott. Giovanni, Bacinello Giuseppe, Sardi Ing. Roberto, Bellotto Gianfranco, Mason Giovanni,
Cais Antonio, Casagrande Giorgio, Barel Giuseppe, Moretti Adriano, Battistuzzi Olindo, Perucca Luigi, Altarui Prof.
Mario, Gobbato Prof. Teofilo, Pansolin Giovanni, Meneghetti Rag. Giuseppe e Salvador Francesco; tra questi nominativi
verrà formato il Consiglio previo impegno degli eletti ad assumere e svolgere gli incarichi che verranno conferiti dalla
presidenza.
Per la composizione della Giunta di scrutinio hanno avuto voti i soci: Piccoli Gino, Pollastri Enot. Mario e Moras
Bruno; per il Collegio sindacale la votazione è stata unanime per i sigg. Barale Marcello, Dal Zotto Rag. Carlo e
Piccoli Rag. Andrea.
Agli incarichi di Segretario e di Tesoriere l’assemblea ha confermato rispettivamente i signori Gibin e Thomas Rag.
Romano.
Col prossimo numero di «Fiamme Verdi» comunicheremo la definitiva attribuzione delle cariche sociali.
Seguendo anche il suggerimento espresso dal Cav. Giovanni Daccò con la citata lettera, l’Assemblea si è pronunciata
all’unanimità per la riconferma a Presidente della Sezione del Cav. Uff. Guido Curto e in tal senso si è pure
pronunciato il Consiglio direttivo nella sua prima riunione del 28 febbraio.
L’Assemblea dei Delegati è stata conclusa dal Prof. Wallomy con il rinnovato ringraziamento ai rappresentanti dei Gruppi
per la loro opera e il loro intervento, e al Consiglio uscente per le molte iniziative realizzate augurando, a nome di
tutti, un proficuo lavoro ai nuovi dirigenti ai quali è affidato il buon andamento e l’atteso ulteriore progresso della
nostra Sezione.
Carissimi consoci,
da tanti anni ormai la Vostra fiducia, mai venutami meno, mi impone di adempiere a quest’obbligo, che è un onore ed un
piacere nello stesso tempo, di riassumervi brevemente ed illustrarvi la vita della Sezione nell’ultimo suo anno di
attività.
E’ un onore ed un piacere per me, in quanto devo dar merito a tutti gli iscritti, e particolarmente ai miei più stretti
collaboratori, se la Sezione, anche nel decorso anno 1962, ha dato tangibili prove di vitalità e si è vieppiù
sviluppata, imponendosi all’attenzione delle vicine Consorelle e degli Organi Centrali della Associazione.
E’ mio vivo desiderio, prima di dare inizio alla relazione vera e propria, portare il più sincero ringraziamento ed i
sentimenti della più viva riconoscenza del cessante Consiglio Direttivo a tutti coloro, soci e non soci, i quali hanno
dato il loro prezioso contributo di opere e di mezzi, di esperienza e di consigli, perchè la Sezione avesse a ben
figurare.
Ringrazio ancora e sopratutto i Comandi Militari Alpini, con i quali abbiamo intrattenuto i più cordiali rapporti,
perchè ci hanno sempre onorati della loro amicizia e della loro comprensione, dando, ove ce ne fosse stato bisogno, una
evidente dimostrazione dei legami di affetto e di fraterna simpatia che affratellano, oggi, come sempre, gli Alpini in
armi con quelli che le armi hanno deposto per servire egualmente la Patria nelle feconde opere del Lavoro e della Pace.
Ringrazio, particolarmente, i sigg. Colonnelli Comandanti il 7° e l’8° Reggimento Alpini, il Colonnello Comandante il 3°
Reggimento Artiglieria da Montagna, il Sig. Ten. Colonnello Marino Morosini, sempre vicino alla nostra Sezione, ora
trasferito dalla Brigata «Cadore» alla «Tridentina», al quale va un particolare caloroso saluto di tutti i nostri
Alpini, il Capitano De Santis, addetto all’Ufficio Benessere del 7° Alpini, del quale abbiamo già avuto tante prove di
benevolenza e sull’amicizia del quale sappiamo di poter sempre ed ancora contare; il Sig. Maggiore Luciano Volla, degno
Comandante dell’indimenticabile «Battaglione Cadore», e tanti altri, ai quali chiedo venia se, nella purtroppo
necessaria fretta e nel breve spazio consentitomi, non li ho potuti indicare, come avrei voluto, uno per uno.
Ringrazio, infine, le Autorità locali, religiose, militari e civili, per il loro appoggio costante, per la loro
comprensione e per il loro disinteressato aiuto che, se richiesto, non ci è mai venuto meno.
Sicuro interprete, poi, dei sentimenti di tutti i nostri iscritti desidero, anche in questa circostanza, rinnovare il
più cordiale e fraterno saluto al nostro Presidente Nazionale Gr. Uff. Avv. Ettore Erizzo, che così degnamente regge le
sorti della nostra Associazione, augurandoci di poterlo avere presto tra noi, saluto che va anche, di tutto cuore, a
tutti i suoi collaboratori.
Certamente non ultimo il nostro saluto ed il nostro più sincero augurio va in questo momento al nostro carissimo
Cappellano Mons. Francesco Sartor, che vorremmo, come nei tempi andati, qui con noi; ci consola il pensiero che le sue
condizioni di salute vanno migliorando in modo tale da poter confidare con certezza di riaverlo presto tra noi.
Fatta questa doverosa premessa, nell’accingermi a dare inizio alla Relazione, il mio pensiero va reverente, e con il mio
il Vostro certamente, ai gloriosi Caduti Alpini di tutte le guerre e di tutti i fronti, alle Vedove, agli Orfani, alle
Madri, ai Padri di Coloro che hanno fatto olocausto della loro vita alla Patria.
Non sono mancati, poi, anche nel 1962 gli eventi dolorosi e a questi dobbiamo, come di consueto dare la nostra
precedenza.
Dopo l’arrivo, durante il 1961, dei resti mortali di altri Caduti tra i quali quelli dell’ex Presidente Sezionale Magg.
Giovanni Piovesana, nel 1962 sono tornate dai cimiteri di guerra le Spoglie del cap. magg. Antoniazzi Mario del Gruppo
di Soligo, dell’Alpino Pietro Zanette e dell’artigliere alpino Giovanni Rosolen del Gruppo di S. Fior, del caporale
Angelo Toffoli e dell’alpino Bellè Bernardi Pietro di Pieve di Soligo.
Il nostro pensiero va riverente ai nostri Soci che, durante l’anno 1962, ci hanno lasciato per sempre, in taluni casi
tragicamente ed in giovane età. Vogliano accettare l’espressione del nostro più vivo cordoglio, le famiglie dei soci:
Giovanni Fioret del Gruppo di S. Lucia di Piave, Garbuio Carlo del Gruppo di Sernaglia, Basso Dario del Gruppo di
Collalbrigo, Ceschin Erigo e Piccoli Rinaldo di Conegliano, Meller Antonio del Gruppo di Barbisano, Ciotta Giuseppe e
Bastianel Silvestro del Gruppo di Solighetto il quale ha pure perduto la Madrina Signora Fanny Zanoni Ved. Ferrazzi.
SOCI
Come già sapete, a chiusura dell’anno 1961, il numero di soci della nostra Sezione era di 1.148. Con l’anno 1962 siamo
passati a numero 1.356 oltre a 51 soci alle armi. Abbiamo, così, fatto un altro notevole balzo avanti nel potenziamento
della Sezione.
Ogni vecchio Alpino — e per «vecchio» intendo un alpino non di leva — che si iscrive è una conquista per noi, che
quotidianamente lavoriamo e ci preoccupiamo per questa nostra Sezione.
Perchè un vecchio alpino iscritto significa un riconoscimento che l’opera nostra non è inutile, significa che abbiamo
fatto qualche cosa di buono, qualche cosa che ha convinto. E questa è la più bella ricompensa per noi.
Mi sia consentito, però, in questa circostanza, rivolgere un vivo, pressante appello ai nostri Soci perchè abbiano a
presentarsi spontaneamente alla Sede Sezionale, per versare la quota di rinnovo della tessera onde evitare agli addetti
al tesseramento un lavoro superfluo ed ai Comandi di Gruppo, inutili quanto gravose spese postali.
Comunque, il tesseramento per l’anno 1963 è quasi completato: mancano i soliti ritardatari che invito ad affrettarsi a
compiere il loro dovere.
NUOVI GRUPPI
La prolifica famiglia della nostra Sezione ha tenuto a battesimo nel 1962 un nuovo Gruppo, quello di Barbisano.
Il Quartier del Piave, terra tormentata e terra benedetta, è tutto una fucina anche di patriottiche iniziative, è tutto
un lievito di nobili sentimenti.
Il giorno 2 Dicembre ci siamo trovati, tanti di noi, a Barbisano per far festa al nuovo Gruppo. Abbiamo inaugurato il
Gruppo; è stato benedetto il gagliardetto.
Alpini e popolazione, al suono della gagliarda fanfara del 7° Alpini, diretta dal simpaticissimo e bravo Maresciallo Del
Fabbro, hanno sfilato per le vie del paese, destando ovunque ammirazione e rispetto per la loro compostezza, per la loro
serietà, per il loro entusiasmo.
Sono certo che tutta Barbisano ricorderà questo avvenimento tra i migliori e più significativi della sua storia.
MANIFESTAZIONI VARIE:
a) 3° Adunanza Nazionale a Bergamo.
Bergamo alpina ha accolto in un tripudio di tricolori gli alpini di tutta Italia, intervenuti numerosissimi alla bella
Adunata. La Sezione di Conegliano è intervenuta con un numero rilevante di soci, affluiti con treni e con auto, in circa
250 partecipanti.
Alla città di Bergamo rivolgo il saluto più cordiale della nostra Sezione ed il più caloroso ringraziamento per le
accoglienze ricevute.
b) Udine - Adunata dei Reduci della «Julia» - 3 Giugno 1962
Anche a Udine una numerosa nostra partecipazione ha accompagnato compatta il Vessillo Sezionale.
c) Asiago - Adunata degli Alpini della Pusteria - 23 Settembre 1962
La Sezione di Conegliano non poteva rimanere assente all’appello così appassionato rivolto dagli organizzatori
dell’Adunata a tutti gli Alpini che hanno appartenuto alla gloriosa «Pusteria», a maggior ragione per il fatto che era
stata scelta quale sede dell’Adunata stessa, Asiago, che tanti ricordi di gloria e di sacrificio desta negli italiani.
Partecipazione veramente imponente, anche da parte della nostra Sezione che intervenne con circa 300 soci, affluiti in
pullman sull’Altipiano dei 7 Comuni.
d) Festa Battaglione «Pieve di Cadore» - 2 Settembre 1962.
La prima domenica di Settembre, come di consueto ormai da anni, a Pieve di Cadore si è celebrato l’anniversario della
ricostituzione del Battaglione omonimo.
Una rappresentanza della nostra Sezione, guidata dai due V. Presidenti, si è recata a porgere il nostro cordialissimo
saluto al Sig. Maggiore Volla, Comandante il Battaglione, ed a tutti gli Alpini in armi del Battaglione stesso.
Accoglienze come sempre fraterne ci sono state riservate. Ne ringrazio di tutto cuore il bravo Maggiore Volla.
e) Assemblea Generale Nazionale a Milano
Anche nel 1962 i nostri delegati sono intervenuti, muniti delle apposite deleghe, alla Assemblea Generale di Milano.
Assemblea importantissima perchè vi si sono tenute le elezioni alle cariche del Consiglio Nazionale. Secondo le
istruzioni ricevute dal Consiglio Sezionale i nostri delegati hanno dato il loro voto per la riconferma del Presidente
uscente, Avv. Erizzo. contribuendo, in tal modo, alla rielezione dello stesso all’alta carica, così degnamente e
dignitosamente ricoperta.
f) Motta di Livenza – III Adunata Provinciale Alpina - 21 Ottobre 1962
Ottima affermazione ha avuto pure la Sezione nella 3° Adunata Provinciale Alpina svoltasi a Motta di Livenza; in tale
occasione il Gruppo di Solighetto si è aggiudicato il primo premio, rappresentato dalla coppa della Cassa di Risparmio,
ed il Gruppo di Conegliano-Città il secondo premio (Coppa del Club Alpino Italiano) nel Concorso Veneto dei Canti della
Montagna; nel Concorso Veneto delle Fanfare Alpine si è affermata la fanfara del Gruppo di S. Pietro di Feletto, diretta
dal bravo Maestro Ceschin, la quale ha conquistato il secondo posto (dopo la fanfara del 3° Rgt. di Artiglieria Alpina),
aggiudicandosi la coppa posta in palio dalla Sezione A.N.A. di Treviso.
g) Commemorazione di Nikolajewka - 28 Gennaio 1962
Anche nel ‘62, come è ormai tradizione, organizzata dal solerte ed impareggiabile Capo del Gruppo, Sig. Giovanni
Pansolin, si è tenuta in Solighetto la Commemorazione della Battaglia di Nikolajewka, dove tanto rifulse il valore del
soldato italiano e particolarmente dell’alpino, tanto da far dire agli stessi russi che l’unico soldato che è rimasto
imbattuto in Russia è proprio l’Alpino Italiano.
E’ inutile rammentare come questa manifestazione, alla
quale hanno partecipato larghe rappresentanze combattentistiche e d’arma, nonché rappresentanze del Consiglio Direttivo
della nostra e di altre Sezioni, sia stata e apprezzata e gradita non solo dai nostri Alpini, ma anche dalle popolazioni
della zona particolarmente colpite dalle conseguenze della tragica quanto gloriosa Campagna di Russia.
h) Gruppi Dipendenti.
In vari Gruppi, durante il decorso anno 1962, sono state organizzate manifestazioni varie e fra tali iniziative meritano
particolare citazione la suddetta commemorazione Nikolajewka, le riunioni dei Gruppi di Collalbrigo il 3 Marzo, di
Ogliano il 24 Marzo, di Falzè di Piave il 28 Marzo, di S. Fior il 28 Ottobre, del Gruppo-Città il 7 Novembre, di Soligo
il 22 Dicembre e del Gruppo di Mareno del 30 Dicembre scorso.
Interessanti e ben riuscite sono pure state le gite organizzate dai seguenti Gruppi: S. Vendemiano il 3 Giugno, Mareno
il 22 Luglio, Soligo e San Fior lo stesso giorno 5 Agosto e del Gruppo di Falzè di Piave il 12 Agosto.
VEGLIA VERDE - Organizzata dal Gruppo Città di Conegliano.
La Veglia che è stata tenuta nei locali del Circolo Accademia è perfettamente riuscita. Ha avuto notevole concorso di
soci e di simpatizzanti che si sono divertiti.
Durante la Veglia sono stati distribuiti ai partecipanti diversi premi da numerose ditte di Conegliano alle quali
rivolgo a nome del Gruppo di Conegliano il più cordiale e vivo ringraziamento.
GIORNALE «FIAMME VERDI»
Il nostro giornale «Fiamme Verdi» è uscito nel ‘62 in sei edizioni e, col primo numero del 1963, raggiungerà la tiratura
di duemila copie; attraverso il nostro giornale, che viene indirizzato alle maggiori autorità alpine, ai comandi delle
truppe alpine, a tutte le sezioni A.N.A. e ai ministeri ed uffici competenti, abbiamo potuto far conoscere ed apprezzare
sempre più la nostra Sezione.
Un brano dell’articolo «Uomini e idee» apparso nel n. 1 dell’anno 1962 è stato l’argomento di chiusura della relazione
del Presidente nazionale nello scorso aprile e riportato anche su L’ALPINO; la stessa parte dell’articolo è stata
riprodotta ed incorniciata dalla Sezione di Bologna dell’A.N.A. e distribuita per la esposizione a tutti i propri
Gruppi.
L’articolo di fondo del n. 4 di «Fiamme Verdi» è pure stato riportato dal giornale nazionale L’ALPINO ed ha riscosso
numerosi consensi; altri nostri articoli, tra i quali «Donne d’Alpini» sono stati ripresi anche da giornali di altre
Sezioni.
Per l’anno 1962 il giornale è stato distribuito gratuitamente e tale distribuzione ha costituito un onere non
indifferente, come potrete apprendere dalla relazione che vi farà il Dott. Cav. Mario Altarui, Direttore responsabile
dello stesso.
Certamente che per avere vita duratura, come merita, il nostro giornale ha bisogno dell’appoggio e dell’aiuto di tutti,
particolarmente dei soci. A tale scopo invito tutti a collaborare sia con l’invio di articoli, assolutamente apolitici,
che trattino argomenti attinenti alle finalità della nostra Sezione, sia trovando ditte disposte a far fare in esso
inserzioni pubblicitarie a pagamento. Solo così esso potrà adempiere alle sue funzioni di informatore dei Gruppi e di
palestra degli scrittori Alpini nostrani.
Le prospettive per il 1963 del giornale «FIAMME VERDI»,
allo stato delle cose, destano qualche preoccupazione.
A meno del sopra invocato aiuto dei soci nel reperire un cospicuo numero di inserzionisti a pagamento il nostro giornale
avrà vita difficile. E’ mai possibile che questo nostro foglio sezionale, già tanto lodato e richiesto, abbia da cessare
la sua pubblicazione? E’ mai possibile che l’opera altamente meritoria del nostro non mai abbastanza lodato e
ringraziato Prof. Mario Altarui abbia a rimanere senza continuazione perchè i nostri Alpini non hanno procurato i mezzi
di vita al giornale?
Certamente no!
Voi avrete certamente apprezzato quanto è stato scritto su «FIAMME VERDI». Il Direttore del giornale ha cercato di
accontentare tutti, trattando personalmente o accogliendo scritti che trattavano gli argomenti più vari, ma sempre
attinenti alle materie che interessano tutti noi
Come sapete abbiamo avuto ufficialmente gli elogi del Presidente Nazionale Avv. Erizzo, pubblicati sul giornale
«L’Alpino», per un notevole articolo del nostro Dott. Prof. Altarui.
A quest’ultimo è doveroso mandare il plauso più incondizionato ed il ringraziamento più vivo per l’assidua, intensa ed
intelligente opera gratuitamente prestata per la vita del giornale.
Non so se ho ricordato tutto.
Chiedo, comunque, scusa delle eventuali omissioni.
Ed ora è tempo di dare un brevissimo sguardo alla nostra
attività per l’anno 1963.
Le idee, le proposte, le ambizioni sono tante, forse troppe!
Le Sezioni Alpini, come gli Alpini, in genere, di oro hanno solo le auree insegne del valore delle quali si fregiano
quasi tutti i loro Labari.
La cassa è sempre vuota o quasi. I dirigenti e della Sezione e dei Gruppi si adattano a tutte le acrobazie pur di
trovare i mezzi necessari alle minime esigenze di vita.
La quota sul tesseramento che resta ai Comandi di Sezione è sufficiente si e no a coprire le spese postali.
E allora come si fa quando si ha in animo di fare qualche cosa di più notevole della ordinaria amministrazione?
Anche gli Alpini sanno rendersi artefici di un «miracolo economico», ma sul serio, Di soldi, infatti, ne saltano fuori,
non tanti quanti si vorrebbe, ma qualcosa salta fuori in un bilancio straordinario che, per essere tale, può essere
solamente «consultivo».
Si possono, cioè, fare solamente previsioni prudenziali, salvo ulteriore sviluppo col passar del tempo e con... il
possibile aumento di entrate impreviste.
Cosa intendiamo fare per l’anno 1963?
Anzitutto è stata organizzata, domenica 20 gennaio scorso, in Soligo la celebrazione del ventennale della Battaglia di
Nikolajewka.
Cerimonia, quest’anno, particolarmente solenne e significativa.
Ora tutti i nostri sforzi ed i nostri pensieri sono rivolti alla organizzazione della partecipazione dei nostri soci
alla 36° Adunata Nazionale di Genova che avrà luogo, come sapete già, il 16, 17 e 18 Marzo p. v.
Genova è una meta ambita per tutti e sono certo che i partecipanti saranno moltissimi.
Devo ancora insistere, oggi come ad ogni vigilia di Adunata Nazionale, perchè gli interessati abbiano a prenotarsi per
tempo, acquistando la tessera relativa, onde facilitare il compito degli organizzatori e consentire a questi ultimi di
provvedere, se possibile, alla prenotazione di un vagone speciale per un comodo viaggio nonché di eventuali alloggi in
Genova.
Parteciperemo come al solito alla annuale festa del Battaglione «Cadore» ed alle eventuali altre cerimonie e
manifestazioni che potranno essere indette dai singoli Gruppi.
Ma una delle manifestazioni, alle quali più volentieri interveniamo, è sempre quella della inaugurazione di un nuovo
Gruppo.
Quest’anno (e tra breve tempo) ci sarà la manifestazione per la inaugurazione del Gruppo di Pieve di Soligo, sacrosanta
terra di Alpini.
Il Gruppo è già organizzato ed ha numerosi iscritti; a Pieve di Soligo, pertanto, Vi do appuntamento per una delle
numerose e belle nostre feste di famiglia.
Dopo l’Adunata Nazionale, anche quest’anno, i nostri delegati parteciperanno alla Assemblea Ordinaria Nazionale in
Milano.
Per il prossimo Settembre, se i mezzi ce lo consentiranno, abbiamo intenzione di organizzare una grande Adunata
Triveneta delle Penne Nere in Conegliano.
Il programma sarebbe bello ed imponente, ma l’impegno gravosissimo. Avremo la forza di attuarlo? Lo speriamo.
Ad ogni modo di ciò Vi sarà data eventuale notizia, a tempo debito, sul nostro giornale.
Nel frattempo ci siamo impegnati ad offrire in dono la bandiera all’Istituto Tecnico Industriale «Galileo Galilei» di
Conegliano.
Per chiudere infine questa mia relazione, è necessario fare un breve accenno alla Assemblea che oggi si tiene, dopo aver
ricordato che nel 1962 si è discusso, portato a termine e fatto approvare il vigente Regolamento Sezionale.
Oggi siete qui convocati per sentire le varie relazioni,
ma soprattutto per eleggere per un biennio i nuovi dirigenti della Sezione, per il rinnovo delle cariche sociali.
Noi da lunghi anni, confortati dalla Vostra benevolenza, abbiamo guidato con fede e con passione se non con competenza,
la barca. Io stesso presiedo questa Sezione fin dal 1954.
Sarebbe ora che noi cedessimo il comando e lasciassimo la stecca a qualcun altro, più giovane di voi ed in questo senso
riteniamo vorrete indirizzare i Vostri suffragi.
A noi ci sarà premio il sapere che Voi avrete approvato quanto abbiamo potuto fare o far fare con le modestissime nostre
forze, nella più perfetta buona fede e con le mani pulite e che ci avrete perdonato tutte le immancabili manchevolezze
dovute non tanto a colpa nostra quanto alla limitatezza delle nostre forze.
Vada un saluto, per finire, ed un cordiale augurio a tutti i nostri Soci ed a coloro che ancora non lo sono, a tutti i
nostri simpatizzanti e a tutta la buona e brava gente di queste nostre terre che guarda a noi con benevolenza, con
simpatia e — perchè no? — con ammirazione.
IL PRESIDENTE
Enot. Cav. Uff. Guido Curto