Colonnello GAETANO GARBIN |
Marzo 1963 |
Non lo rivedrò più il mio amico caro, uno dei più cari.
Eravamo in tre: Landi Mina, Garbin e il sottoscritto.
Landi se n’è andato per primo ed ora lo ha seguito Gaetano: buono, onesto fino allo scrupolo, alpino per intero, col
viso spesso soffuso di una malinconia senza fine,
apparentemente senza scusa e che lo faceva ancor più amare.
Eran anni che non lo vedevo e mi consolava il saperLo sopravvissuto alle tante prove devastatrici della guerra, sempre
penoso della Patria, devoto come sempre ai Suoi
doveri di Soldato.
La vita militare e civile ci aveva destinati alla separazione dopo la prima guerra insieme vissuta: io all’estremo est,
Lui alla sua vecchia casa in vista del Pasubio. Ma l’opera e il dovere comuni ci tenevano uniti nello spazio e nel
tempo, con gli eguali ricordi di tanti alpini ed ufficiali, di battaglioni e compagnia coperti di gloria.
E’ destino che, uno alla volta, questi vecchi della prima guerra mondiale se ne vadano in silenzio, senza disturbare,
chiedendo solo un po’ di ricordo alla schiera sempre più esigua degli amici rimasti.
Addio Gaetano Garbin.
Generale Prospero Del Din
Queste le commoventi parole che il Generale Prospero Del Din ci ha inviato da Udine dopo aver appreso la notizia della
morte del Col. Garbin pubblicata nel numero scorso del nostro giornale.
La modestia di Gaetano Garbin ha reso impossibile una completa ricostruzione della Sua intensa vita militare anche al
Vice Presidente della Sezione A.N.A. di Valdagno Cav. Mario Callegaro che Gli visse a fianco negli ultimi dieci anni di
organizzazione alpina.
Le notizie che possiamo dare sono quindi senz’altro incomplete, ma ugualmente sufficienti a rendere evidente
l’ammirevole Figura dello Scomparso.
Gaetano Garbin era nato a Valdagno il 24 marzo 1894 ed iniziò la Sua vita militare come semplice alpino; frequentò
successivamente la scuola allievi ufficiali di complemento rimanendo tre volte ferito nel corso della Guerra 1915-18.
Col grado di sottotenente nell’8° Alpini, nel 1915 Garbin venne decorato di medaglia di bronzo al v.m.; altra medaglia
di bronzo Egli meritò nel 1917 quando era capitano al 4° Regg. Alpini dopo una promozione per merito di guerra.
Combattè dal Montenero all’Isonzo, dal Piave al Monte Grappa.
Ebbe come subalterni ed amici gli attuali Generali Musso, Vida e Vismara, il Colonnello Valmaggia, Locatelli e il Ten.
Col. Zanella.
Nell’ultima guerra fu Comandante del 10° Settore G. F. e del 4° Reggimento Alpini; fu al fronte occidentale francese e
in Croazia.
Cavaliere dell’Ordine Militare e Commendatore, il Col. Garbin è venuto a morire a Conegliano dove risiede la figlia
Luisa Garbin in Mascarin; era l’1 febbraio e, due giorni più tardi, si sono svolte le esequie con la partecipazione di
tanti nostri soci col vessillo e la presidenza sezionale.
Una nostra rappresentanza ha seguito il feretro a Valdagno dove si sono svolti i funerali.
Il labaro della nostra Sezione ha aperto il lungo corteo di associazioni combattentistiche, di popolo, e di tutti gli
alpini di Valdagno; erano presenti la bandiera del Comune con il Sindaco Avv. Spanevello, il labaro dell’Istituto del
Nastro Azzurro locale, il labaro della Sezione A.N.A, di Valdagno e i gagliardetti di tutti i Gruppi di quella bella
Sezione.
Gli Alpini hanno portato a spalle la bara dall’abitazione alla chiesa mentre un sottufficiale reduce di Russia recava
su un cuscino il medagliere del Col. Garbin, a ricordo del quale hanno parlato il Presidente dell’Associazione
Combattenti, il Capitano Dal Fiume Presidente del Nastro Azzurro e il Segretario della Sezione A.N.A. di Valdagno, Avv.
Zamperetti, che ha dato l’estremo saluto al Col. Garbin a nome di tutti gli alpini della Sezione.
Ai Famigliari ed Amici, agli Alpini di Valdagno e al nostro socio Livio Huster nipote dell’indimenticabile Col. Garbin,
la Sezione di Conegliano rinnova il più fraterno cordoglio con l’assicurazione che mai verrà dimenticata l’esemplare
«penna bianca» che il destino ha strappata ad uno dei migliori.