CARTOLINE IN FRANCHIGIA |
Giugno 1964 |
Ho sentito parlare di uno speciale fucile elettrico in
dotazione presso alcuni eserciti per l’addestramento militare, ma non sono riuscito ad averne spiegazioni.
G. M. - S. Lucia di Piave
Lo stesso lettore che ci rivolge la domanda avrà probabilmente usato o visto adoperare il tipo di fucile che dice di non
conoscere, poiché si tratta di una «vecchia novità» che da molti anni appare nelle sagre paesane.
Tra i tanti tipi di «tiro a segno» il lettore avrà notato quello dell’uso di un fucile elettronico col quale mirare alla
piccola sagoma di un animale in movimento; se il tiro risulta esatto la figura del bersaglio (generalmente un orso) si
rizza in piedi rimanendo sotto l’azione del fucile ed emettendo addirittura dei lunghi lamenti.
L’uso del fucile elettronico è stato da tempo adoperato per rendere più verosimili ed ambientali le esercitazioni degli
eserciti; detta arma (fucile, mitragliatore, ecc.) è identica all’ordinario modello in dotazione, ma contiene entro il
calcio un piccolo apparecchio elettronico collegato col mirino e con una lampadina a luce rossa collocata sull’elmetto
del soldato.
Identica è, naturalmente, l’apparecchiatura sugli altri soldati in modo che, in sede di esercitazione, se un colpo
sparato (rappresentato da un lineare impulso elettrico) è indirizzato al bersaglio umano, la lampada dell’elmetto
dell’avversario «colpito» si spegne.
L’arma richiede le medesime operazioni di caricamento del normale modello, riproduce il rumore e la vampa dello sparo,
rendendo l’esercitazione più realistica e completa dei convenzionali tiri a sagoma fissa e delle manovre di uso
classico.
Non è da escludere che tale criterio addestrativo (con molti altri particolari che non ci dilunghiamo a descrivere)
venga presto adottato anche dal nostro esercito.