NOTIZIE VARIE |
Febbraio 1965 |
Il Gruppo Alpino di Manzano — appartenente alla bella Sezione di Udine — organizza per domenica 7 marzo una Adunata
avente particolare importanza e significato; anzitutto perché il paese si trova a soli otto chilometri dal confine (16
chilometri da Udine) e perché appunto da Manzano e dalla vicina stazione ferroviaria di S. Giovanni al Natisone è
partita la Divisione «Julia» per la sua terribile e gloriosa impresa di Russia.
La manifestazione avrà inizio alle ore 10 con il seguente programma:
— ammassamento dei partecipanti nel piazzale antistante le Scuole;
— S. Messa e consegna della Bandiera nazionale offerta dagli Alpini alle Scuole elementari locali;
— discorso commemorativo;
— sfilata con sosta al Monumento ai Caduti per la deposizione di corone d’alloro;
— inaugurazione della Via dedicata alla «Divisione Julia» e prosecuzione della sfilata.
Alle ore 12,30 verrà offerta una bicchierata ai partecipanti.
Data l’importanza dell’Adunata, il Consiglio direttivo sezionale ha deciso di assumerla anche come gita sezionale per
cui l’invito a partecipare viene esteso con particolare raccomandazione a tutti i soci. Ci porteremo i viveri al sacco
e, per i più... buoni, ci sarà probabilmente anche un piatto di pastasciutta il quale verrà però decisamente negato a
quei soci che si presentassero col cappello alpino ridotto a «nido di tordo».
A tale proposito invitiamo i soci che all’atto del congedo furono tentati di avvalersi della stolta iniziativa dei
capi-sarti reggimentali per farsi castrare il cappello, a rivolgersi al proprio capogruppo per la prenotazione — a mezzo
della segreteria della sezione — di un cappello alpino decente; anche perché, alla prossima Adunata Nazionale, manderemo
tali alpini a giocare a barchette nel golfo di Trieste con i loro cupolini tascabili.
Quindi niente scodellini al posto del cappello e tanto meno penne smisurate costellate di stelle alpino e di scritte
contrarie allo spirito alpino: perché coloro che portano siffatti cappelli e penne non vanno chiamati PENNE NERE ma
PENNE MERDE.
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Il nostro Socio Cav. M° Mario Salvador — capitano delle Penne Nere — che nelle ultime elezioni ottenne il maggior numero
di voti preferenziali della sua lista, è stato eletto Sindaco di Conegliano, continuando la serie dei sindaci alpini che
la Perla del Veneto si è scelti in tutte le elezioni svoltesi dalla fine della guerra.
Alpini e tutti capitani: dal nostro presidente sezionale Comm. Curto che resse il Comune dal 1946 al 1956, al Prof.
Francesco Da Broi che fu primo cittadino fino alle ultime elezioni, ed ora il Cav. Mario Salvador.
Se ciò è per noi una soddisfazione e costituisce motivo di un po’ di orgoglio non vuoi dire — SIA BEN CHIARO — che ci
riteniamo i migliori, poiché di cittadini in gamba e innamorati della propria città ve ne sono tanti e ottimi in questa
laboriosa e bella Conegliano.
La nostra non è quindi che una gradita constatazione alla quale si aggiunge quella di vedere altri Alpini che fanno
parte del Consiglio comunale coneglianese: l’Avv. Francesco Travaini Assessore alla Pubblica Istruzione, il Cav. Pio
Francesco Carpenè ed infine il Comm. Guido Curto rientrato dopo un periodo di assenza.
Il nuovo Sindaco è nato nei 1910 ed insegnò a Conegliano fino al 1950 con la parentesi della guerra combattuta tra le
file del 7° e poi nella Resistenza.
Reggente dell’Ispettorato scolastico di Conegliano nel 1945, il M.° Salvador era consigliere comunale dal 1956,
assessore alle finanze daI 1957 al 1960, consigliere e vice presidente dell’Ente Autonomo per le Case Popolari di
Conegliano, consigliere e negli ultimi due anni presidente delle Opere Pie di Conegliano.
A conclusione della seduta in cui venne eletto, il Cav. Salvador ha partecipato — con quasi tutti i consiglieri comunali
— ad una allegra bicchierata presso la sede della nostra Sezione, a conferma della continuità dei cordiali rapporti che
gli Alpini hanno sempre intrattenuto con gli Amministratori di Conegliano.
Domenica 24 gennaio si è svolta nel Duomo di Conegliano l’attesa cerimonia di suffragio per gli Alpini caduti in tutte le guerre. Erano presenti autorità e rappresentanze, il vessillo sezionale e i gagliardetti dei Gruppi di Ogliano, Collalbrigo, Mareno, Falzè di Piave, S. Fior, Barbisano, Colfosco di Susegana, Solighetto, S. Lucia di Piave, Susegana e S. Vendemiano. Il rito è stato celebrato dal nostro Cappellano sezionale Mons. Francesco Sartor il quale ha poi ricordato il generoso sacrificio delle Penne Mozze. Analoga cerimonia ha avuto luogo lo stesso giorno a Falzè di Piave a cura di quel Gruppo, mentre tutti gli altri gruppi hanno fatto celebrare il rito di suffragio la successiva domenica 31 gennaio.
Quadro delle perdite subite nel ciclo operativo 11 dicembre 1942 - 31 gennaio 1943 dal Corpo d’Armata Alpino in Russia
Truppe e servizi di Corpo d’Armata |
Divisione Pusteria |
Divisione Julia |
Divisione Cuneense |
Totale |
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Ufficiali morti o dispersi |
130 | 190 | 340 | 390 | 1.050 |
Soldati morti o dispersi | 3.050 | 7.540 | 9.450 | 13.080 | 33.120 |
Ufficiali feriti o congelati | 40 | 170 | 110 | 50 | 370 |
Soldati feriti o congelati | 560 | 3.900 | 2.450 | 2.130 | 9.040 |
Totali generali | 3.780 | 11.800 | 12.350 | 15.650 | 43.580 |
Nuovo comandante della Compagnia CC di Conegliano
A seguito del trasferimento del Capitano Carlo Orienti il quale ha assunto il comando del 2° Squadrone carabinieri a
cavallo di Milano, è stato nominato nuovo Comandante della Compagnia Carabinieri di Conegliano il Capitano Vittorio
Vettorazzo.
Il nuovo comandante giungerà prossimamente a Conegliano essendo ancora impegnato al Bondone ove dirige il corso sciatori
dell’Arma.
Al Capitano Orienti rivolgiamo il nostro migliore augurio per il nuovo importante incarico e al nuovo Comandante
esprimiamo un caloroso benvenuto a nome delle Penne Nere coneglianesi nell’attesa di incontrano all’arrivo nella sua
nuova sede.
Toponomastica alpina in Comune di Treviso
Numerose sono le vie trevigiane che sono dedicate a reparti ed eroi alpini e a monti o località in cui gli alpini
combatterono.
Oltre alle vie 24 Maggio e 4 Novembre, via Piave, via Dogali e via Bainsizza, esistono in Comune di Treviso le seguenti
vie: Adamello, Col di Lana, Monfenera, Monte Cengio, Monte Grappa, Monte Santo, Montello, Monte Lungo, Monte Piana,
Ortigara, Podgora e Tofane.
Tra quelle dedicate a reparti alpini vanno segnalate le vie Battaglione «Feltre» e Gruppo «Conegliano »; molte sono
inoltre le strade dedicate a medaglie d’oro alpine e precisamente: Gen. Antonio Cantore, Cesare Battisti, Fabio Filzi,
Tommaso Salsa, Manlio Feruglio, Aldo Fantina e Scipio Slataper.
Due vie sono dedicate a nomi cari ai coneglianesi: Cima da Conegliano e Ferruccio Benini; c’è inoltre una via dedicata a
Conegliano.
Siamo quindi grati alle Amministrazioni e ai Sindaci succedutisi a Treviso (tra i quali l’indimenticabile Penna Bianca
Prof. Tronconi) per la sensibilità dimostrata nel voler ricordare, anche con questa squisita iniziativa, l’eroismo e il
sacrificio degli Alpini d’Italia.