NOTIZIE VARIE |
Ottobre 1965 |
Secondo le statistiche ufficiali pubblicate nel 1930, il Corpo ebbe mobilitati — durante il primo conflitto mondiale 260.000 Alpini; i dati riguardanti le perdite sono i seguenti:
UFFICIALI E TRUPPA: | |||
morti | n. | 24.876 | |
dispersi | n. | 18.305 | |
totale | n. | 43.181 | |
UFFICIALI E TRUPPA: | |||
feriti | n. | 76.639 | |
totale | n. | 119.830 | |
DECORAZIONI: | |||
28 Croci dell’Ordine Militare di Savoia 39 Medaglie d’Oro 3531 Medaglie d’Argento 5131 Medaglie di Bronzo 1916 Croci di guerra al valore militare, |
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oltre ad un numero imprecisato di encomi solenni dei quali parte ancora in corso di commutazione in croci al v.m. Nota: i dati non comprendono le perdite e le decorazioni dell’Artiglieria da Montagna. |
Ultime notizie
Come opportunamente invitato dal Consiglio Direttivo Nazionale, anche la nostra Sezione ha provveduto a far celebrare —
presso il Duomo di Conegliano e le chiese dei paesi in cui sono dislocati i Gruppi — una Messa in ricordo degli Alpini
caduti nell’adempimento del dovere in pace e in guerra.
Dalle segnalazioni pervenuteci fino al momento di andare in macchina per la stampa, risulta che ai singoli riti hanno
presenziato numerose Autorità, rappresentanze e larghe schiere di Soci.
LA NOSTRA LIBERTÀ
L’ Avv. Ettore Erizzo, nel passare la presidenza nazionale dell’ A.N.A. al Dott. Ugo Merlini, gli ha rivolto anche
queste parole che doverosamente riproduciamo perchè costituiscono un insegnamento ed una consegna anche per tutti i Soci
dell’ Associazione
«Non ho da darti insegnamenti perchè sai già tutto, e non ho da farti raccomandazioni; mi permetto di dirti una sola
cosa, ma questa ricordatela. L’Associazione Nazionale Alpini è una associazione di uomini liberi! Essa deve rimanere
così. Si dice talvolta che l’uomo libero «non guarda in faccia a nessuno». Non è vero: l’uomo libero può guardare in
faccia a chiunque e dire a chiunque qualunque cosa, ricordatelo
Sei un uomo libero, rimani sempre un uomo libero. E ricordati che l’uomo libero piace a tutti. E certamente piace anche
a Dio !».
Il 10 agosto, come comunicato anche dal giornale nazionale L’ALPINO, il Generale Piero Zavattaro Ardizzi ha lasciato il
comando della Brigata «Julia», cui è subentrato il Generale Renzo Apollonio.
Nell’Ordine del Giorno che ha diramato al momento di lasciare il comando della bella Brigata, il Generale Zavattaro
Ardizzi — che ricorderemo sempre con estrema stima e simpatia — ha salutato anche noi Alpini in congedo con le seguenti
parole:
Ringrazio, infine, non solo tutti Voi, ma anche le Vostre famiglie, le Sezioni ed i Gruppi dei carissimi alpini in
congedo, i vostri ridenti Paesi, le Vostre montagne ed il Vostro cielo, perchè, da questo ambiente della «Julia», io,
Vostro Generale, ho imparato molte cose e, fra queste, prima di ogni altra, la certezza che in questa terrà, oggi con
Voi e domani con i Vostri figli, permarranno saldi più del granito, in ogni cuore, i sacrifici ideali di Dio, della
Patria e della Famiglia.
Il nuovo Comandante, al quale il nostro Presidente ha inviato un messaggio di felicitazioni e di augurio, ha riscontrato
gentilmente inviando a tutti i soci della sezione e alle Famiglie il proprio affettuoso e cordiale saluto.
Ottomila alpini delle provincie di Treviso, Belluno e Vicenza a larghe rappresentanze delle sezioni dell’A.N.A. delle
altre provincie venete, del Piemonte e della Lombardia, oltre che delle Sezioni di Francia, del Belgio e della Germania,
sono affluiti, domenica 1 agosto a Cima Grappa per commemorare il cinquantenario dell’intervento italiano nel primo
conflitto mondiale.
Il Vescovo di Belluno Mons. Muccin, in rappresentanza dell’Ordinario militare indisposto, ha celebrato una Messa di
suffragio nel sacrario dei Caduti, impartendo la benedizione alle salme custodite nell’Ossario e nel Cimitero
austroungarico.
Erano presenti anche tutti i Sindaci della pedemontana, parlamentari ed autorità delle tre provincie e numerosi alti
ufficiali tra i quali il Generale di C. A. Lazzaro Dessy comandante della regione nord-est, il generale di C. A.
Emiliano Scotti, il comandante della Brigata alpina «Cadore» Gen. Umberto Cavanna.
L’On. Guerriero, Presidente dell’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, ha pronunciato il discorso ufficiale ricordando
i battaglioni di alpini, di fanti e di bersaglieri immolatisi combattendo valorosamente sul massiccio del Grappa.
Il Prefetto di Siena ha decretato l’annullamento della deliberazione con la quale il comune di S. Gimignano aveva deciso
il restauro del monumento ai Caduti in guerra con l’incisione del motto: « Beati i popoli che non hanno bisogno di
eroi». Il giornale di uno dei partiti al governo ha duramente criticato il provvedimento del prefetto, ma il Ministro
dell’Interno On. Taviani ha espresso la propria approvazione.
Grazie all’unanime protesta delle associazioni combattentistiche e d’arma e all’intervento del bravo Prefetto —
confortato nella sua decisione anche dal ministro competente — è stata risparmiata la grave offesa ai Caduti di S.
Gimignano e a quanti non vogliono dimenticarne l’estremo sacrificio.
Una borsa di studio è stata istituita a nome del Dott. Remigio Verri — l’indimenticabile Capogruppo di Mareno — e andrà
a beneficio di un alunno povero della locale scuola media.
E’ stato costituito a Conegliano il Coro di montagna denominato «Castel» e del quale fanno parte numerosi giovani di
ogni categoria sociale e professionale.
Il cav. Umberto Granzotto, capogruppo di Susegana, ha realizzato l’1 agosto una gita per i soci
del Gruppo, e loro familiari, al Passo della Mauria. L’itinerario si è svolto attraverso Pieve di Cadore, S. Stefano,
Passo della Mauria, Ampezzo Carnico, Tolmezzo, Casarsa ed infine con ritorno a Susegana.
Domenica 22 agosto si è svolto a Gaiarine un raduno provinciale degli artiglieri in congedo nel corso del quale è stato
benedetto il labaro della locale sezione di cui è stata madrina la signorina Maria Rosa Vicini.
Il 22 agosto è stato inaugurato a Mogliano Veneto un cippo dedicato ai Granatieri caduti in tutte le guerre; erano
presenti il dott. Marini in rappresentanza del presidente nazionale dell’associazione, il presidente provinciale cav.
uff. Mario Botter e altre numerose autorità ed associazioni.
Una comitiva di chasseurs des Alpes francesi è giunta il 7 settembre per rendere omaggio ai connazionali caduti nella
guerra 1915-18 e sepolti nell’Ossario di Pederobba. Alla cerimonia hanno presenziato anche autorità civili e militari;
una corona di fiori con i colori del 13° Battaglione «Chasseurs» è stata deposta al monumento assieme ad una corona
della consorella sezione degli Alpini di Treviso.