6° ALPINI |
Ottobre 1965 |
Conegliano è nota come «la culla del 7°» e nelle nostre sfilate rechiamo spesso un verde ed ampio striscione col quale
questo grande privilegio viene ricordato con comprensibile orgoglio, anche perchè quasi tutti gli alpini coneglianesi
han fatto parte di tale reggimento.
E’ però necessario ricordare che anche il 6° Reggimento Alpini è stato costituito in questa nostra alpina Città,
precedendo di cinque anni il 7° il quale è addirittura nato dalle sue formazioni.
Tutti gli alpini sanno che l’atto di nascita del Corpo è riferito al R.D. 15 ottobre 1872 col quale, fissando un nuovo
quadro organico di alcuni Distretti militari, venne disposta l’istituzione delle prime quindici compagnie alpine; è
anche noto che la 14° di tali Compagnie (realizzate gradualmente ed entrate in funzione il successivo anno) ebbe sede a
Treviso con primo comandante il capitano Carlo De Vecchi.
In precedenza i distretti militari erano 53 e il citato decreto ne istituì dieci nuovi tra i quali quello di Treviso;
nei nuovi distretti, dislocati in zone di interesse alpino, venne stabilita una compagnia alpina di nuova formazione
mentre le altre cinque vennero previste per altrettanti distretti preesistenti. Crediamo quindi di poter giustamente
affermare che i primi Alpini d’Italia vennero arruolati anche nella nostra provincia e che il Distretto militare di
Treviso è nato con gli Alpini.
La sede invernale della 14° compagnia era a Treviso e la sede estiva a Pieve di Cadore.
Con la legge del 30 settembre 1873 venne stabilito l’aumento delle Compagnie da quindici a ventiquattro e il numero dei
Comandi di Reparto da quattro a sette; il 1° gennaio 1875 i Comandi di Reparto assunsero la denominazione di Comandi di
Battaglione e l’1 aprile dello stesso anno (dopo il graduale allestimento svoltosi tra il 9 marzo 1874 e il 20 marzo
1875) i sette battaglioni vennero assegnati alle nuove sedi.
Il 7° Battaglione venne destinato a Conegliano, esattamente novanta anni or sono, e comprendeva la 14° Compagnia
trasferita da Treviso (con sede estiva ancora a Pieve di Cadore), la 15° Compagnia con sede estiva a Tolmezzo e la 24°
Compagnia (sede estiva a Belluno).
Nel settembre 1878 le ventiquattro compagnie che formavano il Corpo alpino vennero aumentate a trentasei e i battaglioni
salirono conseguentemente a dieci cessando la loro dipendenza dai Distretti; il battaglione di stanza a Conegliano
divenne il 10° dal quale dipendevano le seguenti quattro compagnie: la 33° a Feltre, la 34° ad Agordo, la 35° a Pieve di
Cadore e la 36° a Tolmezzo.
Infine, con R. D. del 5 ottobre 1882, vennero creati i primi sei reggimenti alpini, con tre o quattro battaglioni (che
complessivamente erano venti), e 72 compagnie in totale.
Il 1° Alpini nacque a Mondovì, il 2° reggimento a Brà, il 3° a Fossano, il 4° a Torino, il 5° a Milano e infine — alla
stessa data — il 6° Reggimento a Conegliano.
Il coneglianese 6° Reggimento, comandato dal Colonnello Nicola Heusch, aveva una estesissima dislocazione dei propri
reparti e precisamente:
— il Battaglione «Val d’Orco» con sede estiva e invernale a Ivrea (38° e 39° compagnia a Courgné
dove nel 1916 morì il fondatore degli Alpini Giuseppe Perrucchetti e la 40° compagnia a Bard);
— il Battaglione «Val d’Aosta» con sede estiva ad Aosta e invernale ad Ivrea (41° e 42° compagnia ad Aosta, 43° a
Chàtillon);
— il Battaglione «Cadore» con sede estiva a Pieve di Cadore e sede invernale a Conegliano (65° e 66° ad Agordo, 67° e
68° a Pieve di Cadore);
— il Battaglione «Val Tagliamento» con sede estiva a Gemona e invernale a Conegliano (69° e 70° compagnia a Tolmezzo,
71° a Gemona e 72° a Cividale).
Col 1 aprile 1885 i reggimenti alpini vennero riorganizzati con la formazione di battaglioni reclutati e dislocati alla
stessa frontiera, per cui il 6° Alpini — sempre con sede di comando a Conegliano — risultò così composto: il Battaglione
«Monti Lessini» con sede estiva a Verona, il Battaglione «Val Schio» con sede estiva a Valdagno, il Battaglione «Val
Brenta» con sede estiva a Bassano, il Battaglione «Cadore» con sede estiva a Pieve di Cadore e il Battaglione «Val
Tagliamento» con sede estiva nel Friuli.
Fu con il R. D. 10 luglio 1887 — che prevedeva una nuova sistemazione organica su sette reggimenti, 22 battaglioni e 75
compagnie — che nacque il 7°; in quell’occasione venne pure istituito l’Ispettorato degli Alpini e i Battaglioni
assunsero tutti i nomi delle località ove risiedeva il centro di mobilitazione.
Il comando del 6° Reggimento passò a Verona con i Battaglioni «Verona», «Vicenza» e «Bassano» (che erano rispettivamente
i precedenti battaglioni «Monti Lessini», «Val Schio» e «Val Brenta») e il Settimo si costituì a Conegliano con i
precedenti due battaglioni e uno di nuova formazione, risultando pertanto così composto; Battaglione «Feltre» con le
compagnie 64, 65 e 66, Battaglione «Pieve di Cadore» con le compagnie 67, 68 e 75, e il Battaglione «Gemona» con le
compagnie 69, 70, 71 e 72.
E’ pure noto che il primo Comandante del 7° Reggimento fu il Colonnello Angelo Fonio e che le sedi estive erano a Feltre
ed Agordo per il Btg. « Feltre», Pieve di Cadore ed Auronzo per il Btg. «Pieve di Cadore», Tolmezzo, Gemona e Cividale
per il Btg. «Gemona», mentre le sedi invernali erano a Conegliano per due battaglioni e per uno, a turno, a Padova; i
magazzini di battaglione avevano invece sede a Feltre, Pieve di Cadore e a Gemona.
Fu quasi certamente con il 1° ottobre 1909 — all’atto della costituzione dell’8° Alpini al quale il 7° cedette il
«Gemona» — che il Comando del 7° Reggimento passò da Conegliano a Belluno integrandosi con il Battaglione «Belluno» di
nuova formazione.
Va infine ricordato che le Divisioni alpine vennero create subito dopo la guerra 1915-18, ciascuna con tre reggimenti
alpini (nacque in tale occasione il 9°) e un reggimento di artiglieria da montagna. Il comando della prima Divisione fu
a Cuneo, quello della 2° a Brescia e la terza Divisione ebbe sede a Treviso.
Ritornando a dire del 6° Reggimento — che forma oggetto principale di questo articolo — è opportuno segnalare i fatti
principali cui prese parte questa bella unità alpina sorta a Conegliano col motto: «Più salgo più valgo».
Tra il 1915 e il 1918 e le successive campagne, il 6° Reggimento mobilitò i seguenti Battaglioni: Verona, Vicenza,
Bassano, Val d’Adige, Val Leogra, Val Brenta, Monte Baldo, Monte Berico, Sette Comuni, e il Battaglione sciatori «Monte
Pasubio»; vi appartennero pure i battaglioni «Morbegno>, «Edolo» e «Trento».
Partecipò con parte dei suoi effettivi alla campagna 1895-96 in Eritrea e a quella successiva di Libia ove si distinse
particolarmente ad Assaba e ad Ettangi; nella Guerra 1915-18 si affermò gloriosamente a Monte Cimone di Arsiero, ai
Monte Cauriol, al Dente del Pasubio (1916) all’Ortigara nel giugno 1917, in Vallarsa, a Cima Grama di Val Posina, a
Monte Kukla di S. Lucia di Tolmino, Monte Badenecche, S. Francesco in Val Frenzela, Piave, Monte Cesen, Ponte di Busche.
Il 6° partecipò anche alla campagna italo-etiopica, e nell’ultimo conflitto ebbe a distinguersi in Grecia a Morova,
Monte Lenije, Monte Shalle, Pupatit, Komjanit, Leskoviku, ed infine in Russia a quote 195,8, q. 236,7, q. 209,6 e sul
Don; poi a Postojalvj, Scheljakino, Malakeiwa, Arnautowo e Nikolajewka.
Il Reggimento — che attualmente (1965) raccoglie i baldi
della Val d’Adige ed è costituito dai Battaglioni «Bassano», «Trento» e «Bolzano» — ebbe le seguenti ricompense
collettive al valore militare: una croce di cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia per la Guerra 1915- 18, la medaglia
d’oro per il fronte russo, sei medaglie d’argento (una in Libia, quattro nella «15-18» e una sul fronte greco), due di
bronzo (per il Btg. «Vestone» in Libia e in Russia).
Il libro che raccoglie la storia del 6° Reggimento Alpini verrà presto pubblicato a cura del Col. Manlio Barilli,
scrittore e combattente alpino assai noto per le numerose opere già date alle stampe tra cui le storie reggimentali del
4°, del 7° e dell’8°.
M.A.