ANAGRAFE


Ottobre 1966

IL FATIDICO SI

Previa «bevuta» offerta dagli interessati, gli alpini del Gruppo di Falzè di Piave hanno «autorizzato» i matrimoni dei seguenti soci:
Giovanni De Vecchi che il 28 maggio ha sposato la signorina Marta Salvalaio, e Maurizio Signorotto che il 17 settembre si è unito in matrimonio con la signorina Pierina De Faveri.
Felicitazioni ed auguri anche da «Fiamme Verdi».


IL PRIMO STRILLO

Il socio Giacomo Dal Vecchio del Gruppo di Falzè ha avuto in dono dalla moglie Rosina il «bocia» Roberto il quale, con i fratellini Massimo, Nives e Nadia potrà formare un quartetto corale diretto dal padre appassionato cantore.
Papà per la seconda volta è diventato il 3 maggio anche Stanislao Padoin del Gruppo di Falzè; l’alpinetto si chiama Giuseppe.
Zanco Luigi, consigliere del Gruppo di Falzè, ha avuto in dono dalla consorte signora Prisca il bocia Roberto che si aggiunge così alla primogenita Luana.
Al socio Mario Fregolent, pure di Falzè, la consorte signora Luciana ha donato l’alpinetto Sandro; contentissimo anche nonno «Condo», consigliere dei Gruppo, dal quale gli amici alpini reclamano la bevuta augurale in onore del nipotino.
Il primogenito Pierangelo è giunto il 30 agosto ad allietare la casa di Breda Graziano (altro buon socio dei Gruppo di Falzè) e della sposa Lucia.
Congratulazioni alle mamme, felicitazioni ai papà e tanti auguri ai neonati.


LE SCARPE AL SOLE

Tre gravi lutti Gruppo di Falzè di Piave negli ultimi sei mesi.

Il 25 marzo è deceduto il socio Cirillo Zamai della classe 1909; ottimo collaboratore e sostenitore del Gruppo, il socio Zamai aveva fatto parte del battaglione «Belluno» del 7° (divisione Pusteria) ed era stato prigioniero in Germania. Lascia i figli orfani anche della mamma deceduta tempo addietro.

Il 12 giugno è deceduto improvvisamente a Neuchir (Svizzera) ove si trovava per ragioni di lavoro, il socio Antonio Luchetta della classe 1927; lascia soli i vecchi genitori, i quali hanno voluto che la salma dei povero figliolo venisse recata al paese natale.

Altro lutto ha colpito il Gruppo il 3 luglio con la morte del socio Giovanni Dal Bo, della classe 1908 e volontario d’Africa col battaglione «Cadore»; soffrì la prigionia nell’ultimo conflitto, e fu poi apprezzato funzionario della Guardia di finanza fino al 1956; lascia la moglie e due figli.

Ai funerali dei propri tre soci il Gruppo di Falzè ha partecipato con gagliardetto e tanti amici commossi i quali hanno recato a spalle le bare e offerto, per ognuna delle tristi circostante, una corona di fiori.

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Il capogruppo di Solighetto, cav. Giovanni Pansolin, ha perduto il padre Filippo combattente e mutilato di guerra.
Ai funerali erano presenti i gagliardetti dei gruppi della zona, le bandiere dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra del Quartier del Piave e di Conegliano, il vice presidente sezionale avv. Travaini, il cav. Rosso anche per il consiglio direttivo dei Mutilati di Conegliano, e una folla di alpini e di estimatori.

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Dopo breve malattia è deceduto il 12 agosto il socio Dino Sari del Gruppo Città, di appena 28 anni.
Le esequie si sono svolte nella parrocchiale di S. Rocco ove don Gustavo Grandin ha ricordato il povero giovane scomparso; la bara è stata portata a spalle dagli alpini fino al piazzale S. Martino da dove è proseguita per la tumulazione nel cimitero di S. Giuseppe.
Erano presenti il cappellano sezionale mons. Sartor, membri del consiglio direttivo sezionale e numerosi soci del Gruppo cittadino con il gagliardetto.

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Il 16 agosto è deceduto il socio Olivo Lorenzon del Gruppo di Pieve di Soligo. Della classe 1913, il buon Lorenzon combatté col glorioso «Uork Amba» in Africa orientale ove venne ferito; partecipò anche alle operazioni di guerra dal 1940 al 1943 tornandone con la salute compromessa; era decorato di croce di guerra.
Ai funerali hanno presenziato, con gagliardetto, gli amici del Gruppo di Pieve di Soligo e quelli di Solighetto, oltre a numerose rappresentanze tra cui quella dei Mutilati e Invalidi del Quartier del Piave intervenuti con bandiera.

Anche a nome dei Gruppi di appartenenza, porgiamo alle desolate Famiglie le nostre sentite condoglianze.