Don Carlo Gnocchi |
Aprile 1966 |
Da dieci anni - da quando è morto - Don Carlo Gnocchi è più vivo che mai; e lo è perchè il «Piccolo Santo» ha visto i
Suoi ideali veramente sacerdotali, umani e patriottici più vivi che mai anche in occasione del decimo anniversario della
Morte che è stata commemorata - oltre che nel cuore di ogni Alpino e di tutte le persone oneste - nel Duomo di Milano.
Alla celebrazione della S. Messa sono stati letti i messaggi di S. Santità Paolo VI e del Presidente Saragat, e S.E. il
Cardinale Giovanni Colombo ha rievocato la figura di questo vero gioiello della Chiesa e della Patria.
Il Sindaco di Milano Prof. Bucalossi ha consegnato una lampada votiva, dono della città, che venne portata alla tomba di
Don Gnocchi sfilando fra le ali di fiaccole rette da mutilatini, da alpini e da giovani esploratori dell’Asci.
Don Gnocchi vive ancora perchè le Sue opere e i Suoi insegnamenti hanno come solida base il vero amore per l’umanità
sofferente, che altro non è che un aspetto dell’amore alla Patria e che altro non è che derivazione dell’amore per Dio.
Vive anche attraverso i Suoi occhi che han donato la luce a due mutilatini, e che pertanto vedono. Vedono gli occhi di
Don Carlo; e vedono anche quel troppo diverso prete che insegna «il diritto di disubbidire» e che, di fronte ai viventi
occhi di Don Gnocchi, non può che abbassare i suoi.
M.A.