IL MESSAGGIO DI SARAGAT |
Dicembre 1967 |
Il Presidente della Repubblica nella ricorrenza del 4 Novembre, ha inviato alle Forze armate il seguente messaggio:
«Ufficiali, sottufficiali, graduati e soldati delle Forze armate, la ricorrenza del IV Novembre, giornata delle Forze armate e del combattente, vede ancora una volta idealmente raccolto
intorno a voi, con caldo sentimento di affetto, tutto il popolo italiano.
Ed è a nome del popolo italiano che, in questo giorno a voi particolarmente dedicato, mi è caro
inviarvi un cordiale e affettuoso saluto.
Vi raggiunga questo saluto dovunque voi siate, nelle caserme, nelle basi navali e sulle unità in navigazione, nei distaccamenti alle frontiere, in tutti i luoghi dove assolvete
giorno per giorno il vostro dovere di soldati; e vi rechi testimonianza della gratitudine e della solidarietà della
nazione.
Voi siete investiti di un compito che è fra tutti il più alto: quello della difesa della Patria.
Voi sapete che la Costituzione repubblicana, stabilendo che la difesa della Patria è dovere di tutti i cittadini,
definisce sacro questo dovere.
Tale è dunque la vostra consegna. Cittadini in armi di un libero paese, voi siete i custodi della sua indipendenza e i
garanti della sua libertà.
E’ significativo che sia stata a voi dedicata la giornata che s’intitola allo storico evento di
Vittorio Veneto, che concluse il lungo e glorioso processo della nostra unità nazionale, ispirato a libertà. Quella
libertà che poi riconquistammo nella altrettanto gloriosa lotta di liberazione.
Sia sempre perciò presente al vostro spirito, in questo come in ogni altro giorno, il pensiero
della Patria e di tutto ciò che di alto, di perenne l’idea di Patria riassume: valori spirituali, memorie, tradizioni,
contributo di civiltà che nell’arco della sua storia l’Italia ha saputo recare al mondo.
Ufficiali, sottufficiali, graduati e soldati e soldati delle Forze armate, stringendovi oggi
intorno alle vostre bandiere rafforzate i vostri propositi di disciplina, di lealtà, di fedeltà alla Patria, secondo lo
spirito del giuramento da voi prestato. In quadrati nei vostri reparti, legati da profonda comunione di ideali ai vostri
superiori, temprate l’animo vostro nella fierezza della vostra condizione presente, superandone le difficoltà e i
sacrifici in nome del bene della Patria, anche grazie al presidio che voi le assicurate, essa possa serenamente
procedere lungo le vie della pace, della prosperità, della civiltà, sospinta dalla certezza di un sempre migliore
avvenire.
Viva l’Italia! Viva la Repubblica!».
Un altro nobile messaggio è stato inviato dal ministro della Difesa on. Tremelloni. Dal canto suo il capo di Stato maggiore della Difesa, gen. Aloja, ha inviato, a nome delle Forze armate, un telegramma augurale al ministro.