NOTIZIE VARIE |
Dicembre 1967 |
Nei giorni 15, 16 e 17 giugno del prossimo anno si svolgerà a Treviso il XIV Raduno Nazionale
degli Artiglieri in congedo.
All’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia — che comprende tra le proprie fila anche molti
nostri montagnini — porgiamo sin d’ora l’augurio per la venuta nella terra del Piave, del Grappa e del Montello.
Nello scorso settembre, due alpinisti di Pinzolo Danilo e Paolo Povinelli — hanno rinvenuto due
salme sulla parte terminale del ghiacciaio di Folgorida nel gruppo dell’Adamello. I resti consistono in poche ossa e da
brandelli della divisa grigioverde, ed è stato possibile accertare che si tratta di alpini caduti, anche per la presenza
di attrezzi che erano appunto in dotazione ai reparti di Penne nere durante la grande guerra; si sono trovate tutt’attorno
anche numerose schegge di granata e pallottole da fucile, oltre ad un alpenstock, fregi militari, un elmetto, gavette e
— presso una delle salme — la boraccia recante il numero di matricola 33/62380 che darà forse la possibilità di
identificare il Caduto.
Le salme sono comunque quelle di due alpini del VI° Reggimento, con ogni probabilità appartenuti
alla quinta Divisione che nell’aprile del 1916 — con i battaglioni Edolo, Val Baltea, Val d’Intelvi e una compagnia
autonoma che aveva sede al rifugio Garibaldi — attaccò la prima linea austriaca attestata sul Crozzon di Lares, sul
passo delle Toppette e sul passo di Lares. L’azione dei nostri valorosi alpini portò alla conquista delle posizioni
avversarie (ad eccezione di Monte Fumo che venne espugnato qualche tempo dopo) sgomberando dal nemico tutta l’importante
testata della valle di Genova sino alle creste che la separano dalla conca di Presena.
La dura battaglia si svolse, com’è noto, a tremila metri di altitudine e in condizioni assai
difficili anche per quanto concerne i vettovagliamenti e gli approvvigionamenti e per l’avversa stagione. Le salme dei
Caduti rimasero in gran numero imprigionate nel ghiacciaio dell’Adamello il quale, scorrendo lentamente in questi
decenni, libera dalla sua morsa i Caduti delle forze contrapposte.
I resti ora rinvenuti sono stati recuperati dopo il sopralluogo effettuato dalle autorità
giudiziarie salite sul Folgorida con un gruppo di carabinieri di Pinzolo al comando del maresciallo Di Cesare il quale
si era recato sul posto anche subito dopo l’informazione recata dai fratelli Povinelli.
Si è recentemente costituita a Conegliano, per iniziativa di un numeroso gruppo di appassionati
degli Sports invernali, la società Sci Penna bianca avente lo scopo di allenare e selezionare i migliori atleti dello
sci agonistico per una proficua partecipazione alle più importanti competizioni.
Nel corso della prima assemblea le cariche sociali sono state così assegnate: presidente Rocchi,
vice presidente Coan, segretario De Candido; consiglieri Zanetti, Schenardi, Manetti e Pradal; revisori dei conti Marchi
e Pianca.
Sono già iniziati i corsi di ginnastica presciistica presso la palestra della scuola «Mazzini» e
sotto la guida del prof. Zat.
Al nuovo sodalizio, nel cui consiglio direttivo figurano alcuni nostri soci che — come il
capitano maestro Italo De Candido — hanno già ottenuto notevoli affermazioni anche in campo nazionale, porgiamo il
fervido augurio di successo.
Un busto del generale Diaz, opera del prof. Amedeo Garugi, è stato scoperto il 24 settembre a
Fagarè della Battaglia nel corso di una cerimonia indetta dall’Amministrazione comunale di S. Biagio di Callalta e dal
Sodalizio «Ragazzi del ‘99»; la manifestazione, alla quale ha pure partecipato il vice presidente del Senato Zilioli
Lanzini, si è conclusa con l’inaugurazione del nuovo locale asilo infantile dedicato agli «Eroi del Piave».
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Domenica 24 settembre i montagnini che fecero parte del Gruppo «Val Tagliamento» si sono riuniti a
Feltre, presso il comando del Gruppo «Agordo» che inquadra attualmente le loro stesse batterie 41’, 42’ e 43’.
Nel corso di una semplice ma bella cerimonia è stato reso omaggio alla Medaglia d’oro Carlo Bottiglioni e agli altri numerosi decorati del «Val Tagliamento» tra i quali il magg. Bernardino Cresseri e il magg. Guido
Rampini.
Alla riunione — conclusasi con il rancio offerto dal Gruppo «Agordo» e cordialmente consumato tutti insieme tra ufficiali e bocia
— hanno pure partecipato alcuni nostri soci.
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In occasione del quarto anniversario della sciagura del Vajont, l’Associazione Volontari Alpini
«Feltre-Cadore» ha fatto murare al cimitero delle vittime — a Fortogna di Longarone — una targa in bronzo a ricordo di Cesare Folla, Francesco Flatner, Pietro Losso e Novero Zuliani, volontari
alpini scomparsi a causa del tragico evento.
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E’ deceduto il 14 ottobre, nella sua abitazione di Torino, il generale di brigata Ugo Costamagna decorato di medaglia d’oro al valor militare e cieco di guerra; era nato a Saluzzo (Cuneo) 73 anni fa.
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E’ morto a metà novembre, all’ospedale di Vicenza, l’ex sergente dei bersaglieri Ernesto Benetti
che nella notte tra il 28 e il 29 ottobre 1918 comandò il drappello di cinquanta valorosi che attraversò per primo il
Piave sbaragliando le difese austriache e portando poi sulla sponda italiana la notizia che il nemico era in fuga.
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In occasione della cerimonia svoltasi il 4 novembre alla caserma «Salsa» di Belluno, e nel corso
della quale è stata inaugurata la nuova cappella votiva, il dott. Giulio Bedeschi ha donato al comando del 7° Alpini il
manoscritto del suo bellissimo libro «Centomila gavette di ghiaccio».
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Domenica 12 novembre si è svolta a S. Martino di S. Biagio di Callalta la cerimonia inaugurale
del nuovo Gruppo locale, dipendente dalla sezione di Treviso, e per la benedizione del gagliardetto; hanno parlato il
vice presidente della sezione cav. Francesco Cattai e il capogruppo di S. Biagio cav. Ernesto Gracco animatore degli
alpini della zona e decorato di medaglia d’argento al valor militare nei primi giorni dell’intervento italiano nella
grande guerra.