RADUNI |
Agosto 1968 |
Nell’arco di una settimana la provincia di Treviso ha ospitato due raduni nazionali: nella Piana della Sernaglia - il 9
giugno - quello degli Arditi, e a Treviso - il 15 e 16 giugno - quello degli Artiglieri.
Necessariamente dobbiamo limitarci a pochi cenni di cronaca, opportuni almeno per esprimere la nostra ammirazione per le
due belle associazioni le quali han saputo realizzare i loro raduni con larga partecipazione e palese patriottismo.
Gli arditi - accomunati alle numerose rappresentanze, principalmente di alpini e tra questi le penne nere dell’ANA di
Modena - si sono dapprima riuniti a Fontigo che è il primo paese d’oltre Piave che venne liberato il 27 ottobre 1918.
Mons. Albino Luciani, vescovo di Vittorio Veneto, ha celebrato la Messa su un altare infiorato di «mamai» (il
caratteristico fiore-erba che cresce alle Grave e lungo il Piave) con il Cristo crocifisso a due schegge di granata
poste in croce e con i candelieri formati da bozzoli di granata; il presule ha ricordato l’eroismo e il sacrificio degli
arditi, e il sindaco di Sernaglia, al quale ha risposto il presidente nazionale della Federazione Nazionale Arditi
d’Italia, ha recato ai convenuti il saluto della popolazione.
La manifestazione si è poi spostata nei capoluogo di Sernag1ia dove i partecipanti sono stati festosamente accolti da
numerosa folla; erano presenti reparti in armi della Marina, dell’Aviazione e dei Bersaglieri del 32° gruppo carri di
Pordenone con la fanfara del 193° reggimento «Garibaldi», i quali sono stati passati in rassegna dal gen. Jannelli
comandante del III corpo d’armata.
Mons. Ghizzo, vicario generale della diocesi, ha impartito la benedizione al monumento dedicato agli Arditi; hanno poi
parlato il sindaco di Sernaglia e il gen. Grimaldi di Crotone presidente nazionale degli arditi, il quale ha rievocato
le imprese che resero possibile la vittoria del Piave.
In frazione di Falzè di Piave, i partecipanti hanno reso omaggio al monumento dei Tre Fanti e ricevuto il saluto del
parroco don Pietro Velo; dalle rive del Piave è stata lanciata sulle acque una corona d’alloro in memoria dei Caduti.
Una collaborazione attivissima per la buona riuscita delle manifestazioni è stata data dai soci dei locali nostri
Gruppi. Particolarmente generosa l’opera degli alpini di Falzè che, guidati dal capogruppo Pietro Breda e dal geom.
Attilio De Vecchi, hanno lavorato infaticabilmente per spianare un largo tratto di terreno, preparare tavolate per
duemila posti, cucinare il rancio (con la consueta bravura di Emiliano), allacciare luce elettrica e acqua potabile
(anche se di acqua ne è venuta purtroppo molta dal cielo) e poi servire in tavola con l’aiuto di belle figliole. Alla
sera, canti dell’affermato coro «Col de Per» e bella rievocazione della battaglia del Piave.
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Considerevole appoggio è stato dato dagli alpini di
Treviso per la realizzazione del 14° raduno nazionale dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, culminato il 16
giugno con la grande sfilata alla quale hanno partecipato molti nostri soci di artiglieria alpina.
Numerose cerimonie erano precedute nella giornata di sabato: omaggio al monumento ai Caduti a Treviso, ricevimento delle
autorità da parte dell’Amministrazione comunale, corone al monumento-ossario di Nervesa, inaugurazione della «via
dell’Artigliere» a Giavera del Montello, rito religioso al monumento-ossario di Fagarè della Battaglia, «notte-sacra» e
corone d’alloro al Piave.
Al raduno hanno partecipato oltre ventimila artiglieri accolti con confermata cordialità dalle popolazioni della Marca.
Alla sfilata della domenica, presenti il ministro on. Tremelloni, il capo di stato maggiore della Difesa gen. Vedovato e
innumerevoli altre autorità militari e civili, ha destato vivissimo interesse il passaggio dei reparti in armi: un
gruppo di formazione d’artiglieria con la bandiera del Corpo e quelle dei reggimenti, l’artiglieria a cavallo, le
sezioni missilistiche con relative attrezzature radar, batterie di artiglieria da campagna e pesanti e - applauditissimi
i reparti di artiglieria da montagna con muli e pezzi.
Prima della sfilata per le vie dei la città, era stata celebrata la Messa alle mura, luogo di ammassamento -
dall’ispettore dei cappellani militari mons. Giovanni Corazza, mentre il coro «Antelao» dell’associazione artiglieri di
Mestre eseguiva canti della Grande Guerra. La m.o. generale Gaetano Carolei, presidente nazionale dell’A.N.A.I., ha
pronunciato un breve discorso seguito dalla celebrazione ufficiale tenuta dal gen. Liuzzi.
Altro importante avvenimento previsto per il mese di settembre, quando Treviso e Vittorio Veneto ospiteranno il raduno
dei volontari di guerra; anche a questi valorosi combattenti, che verranno tra noi il 21 e il 22 settembre, rivolgiamo
sin d’ora il beneaugurante saluto della nostra Sezione.