A GEMONA |
Ottobre 1969 |
Tra le molteplici iniziative suggerite dalla Presidenza Nazionale dell’ANA nell’ambito delle
celebrazioni del 50° anniversario della nostra Associazione, una tra le più significative è quella della visita delle
varie sezioni, da effettuarsi il 14 settembre, a prescelti reparti alpini in armi.
Per la nostra Sezione è stata felicemente disposta la visita al Gruppo «Conegliano», con sede a Gemona del Friuli e che
trae origine dalla prima brigata del 1° reggimento di artiglieria da montagna costituito l’1 novembre 1887. E’ noto
infatti che tale reggimento, costituito a Torino agli ordini del col. Pietro Lanfranco, era formato su nove batterie
raggruppate in tre brigate la prima delle quali ebbe sede nella nostra Conegliano e le altre a Torino ove risiedeva il
comando reggimentale. In quel tempo la nostra città ospitava anche l’appena costituito 7° Reggimento Alpini.
La brigata «coneglianese» di artiglieria da montagna passò - con la nuova denominazione di «Gruppo» - al 2° reggimento
quando questo venne costituito nel 1909 (con sede di comando a Vicenza e agli ordini del col. Durand) e che risultò
pertanto formato dai Gruppi «Conegliano», «Bergamo», «Vicenza» e «Belluno». Fu nel 1915 (1° febbraio) che il Gruppo
«Conegliano» passò all’allora costituito 3° Reggimento di artiglieria da montagna formato oltre che dal Gruppo
«Conegliano» che ne rappresentò la matrice come lo era stato per il 2° Reggimento - anche dai nuovi Gruppi «Udine», «Val
Tagliamento» e «Val Isonzo».
Sulle gloriose vicende del Gruppo «Conegliano» non possiamo qui intrattenerci; lungo sarebbe anche solo l’elenco di eroi
indimenticabili che militarono nelle sue batterie tra i quali il serg. Giovanni Bortolotto alla memoria del quale si
intitola il nostro Gruppo di Orsago e la cui medaglia d’oro (Russia, 30 dicembre 1942) è recata dal nostro vessillo
sezionale, e il nostro socio Olindo Battistuzzi (impossibilitato a venire con noi a Gemona), combattente in Grecia, in
Albania e infine in Russia ove meritò la medaglia d’argento al valore militare.
Sono quindi molti i motivi storici ed affettivi che ci hanno condotto il 14 settembre a Gemona, dove siamo stati
cordialmente ricevuti dal col. Donati comandante il 3° Reggimento di Artiglieria da Montagna, dal comandante del Gruppo
«Conegliano», da ufficiali e bocia in armi.
Siamo oltre quattrocento soci con il presidente comm. Curto e il vice presidente avv. Travaini, con il vessillo
sezionale e i gagliardetti dei nostri Gruppi. Deposta una corona d’alloro alla lapide che ricorda coloro che non sono
tornati, ci siamo recati nella vasta sala delle riunioni dove il Comandante ci ha rivolto un caloroso saluto, ricordando
i vincoli che sussistono tra il Gruppo «Conegliano» e la città che gli diede il nome, ed auspicando che questa visita
costituisca l’inizio di un ricorrente incontro tra Penne Nere in armi e in congedo.
Dopo aver assistito alla Messa ci siamo recati nella bellissima sala degli spettacoli dove - prima della proiezione del
film girato dal cappellano militare cap. Balliana e riguardante lo svolgimento del dovere da parte dei bocia con
commento e rievocazioni di reduci alpini dell’ultimo conflitto - è avvenuto lo scambio di omaggi a ricordo della nostra
visita. Il Comandante fa dono alla Sezione di una artistica e pregevole medaglia; la nostra Sezione ricambia con una
targa in bronzo raffigurante il Castello di Conegliano e realizzata dall’artista alpino Mario Bortot aiutante tecnico
del reparto fonderia dell’Istituto Tecnico Industriale «G. Galilei» di Conegliano il cui preside prof. Vallomy è nostro
consigliere sezionale. Il nostro omaggio ha meritato il vivo apprezzamento di tutti, e la bella targa - montata su fondo
color verde - fa la sua egregia figura in caserma a testimoniare l’affetto che Conegliano sente per quanti operano per
la gloriosa continuità del sempre ammirato Gruppo montagnino che porta il suo stesso nome.
Dopo la consegna della tessera dell’Ana che il nostro presidente ha fatto al bocia Campodall’orto - concittadino
coneglianese in servizio di leva presso il Gruppo - abbiamo visitato i modernissimi locali ed impianti, degni di sincero
applauso. Anche il rancio, prelibato ed apprezzatissimo, che il Comando ha gentilmente offerto ai visitatori, è stato
ottimo sotto ogni aspetto.
Ci sarebbero naturalmente tante altre cose da dire in merito a questa bellissima giornata trascorsa con i baldi del
«Conegliano», ma concludiamo rinnovando il nostro cordiale ringraziamento al Comandante e agli Ufficiali del Gruppo per
la fraterna accoglienza ed ospitalità, e il nostro augurio anche per i bocia in servizio presso questo magnifico
reparto. E un augurio lo formuliamo anche per noi: di ritornare ancora lassù a Gemona per trascorrere insieme altre
magnifiche ore significative e cordialmente serene.
RENATO SARTOR