L’ASSEMBLEA DELLA SEZIONE |
Aprile 1969 |
I Delegati dei Gruppi della Sezione sono intervenuti all’assemblea ordinaria del 9 marzo per la relazione presidenziale
sull’attività svolta durante il decorso anno sociale, sui bilanci consuntivi e preventivi della Sezione e del giornale
«Fiamme Verdi», e per il rinnovo delle cariche sociali tra cui l’elezione di sette consiglieri scaduti.
L’assemblea ha chiamato a presiedere la riunione il prof. Desiderio Viezzer che, dopo aver ringraziato, ha dato inizio
allo svolgimento dell’ordine del giorno proponendo anzitutto la nomina del segretario e degli scrutatori.
Il presidente comm. Curto ha ricordato che questa è la sua sedicesima relazione annuale; ha accennato che sono «ormai
troppi anni» e che la Sezione ha bisogno di rinnovarsi, ma i Delegati hanno prontamente rigettato il riferimento ai
progetti di ritiro che il presidente andava avanzando, e - nel corso dell’ adunanza - il capogruppo e delegato di
Collalbrigo Giovanni Mason ne ha proposto la riconferma che ha avuto immediati ed unanimi consensi. L’assemblea ha
quindi dimostrato che, pur attendendosi un rinnovamento e ringiovanimento consiliare ed organizzativo, non è il caso di
accantonare gli uomini più attivi ed esperti.
Ricordati i Soci deceduti nel corso dell’anno, il comm. Curto ha segnalato che il numero degli iscritti è salito da 2070
a 2487 e che, dopo la recente inaugurazione del Gruppo di Fontigo, altra cerimonia si sarebbe svolta la successiva
domenica per festeggiare il venticinquesimo Gruppo della Sezione, costituitosi a Collalto.
Ha pure accennato alla nuova fase riorganizzativa del Gruppo Città, che sta seguendo alle recenti elezioni del nuovo
Consiglio del gruppo stesso, augurando un rapido sviluppo nel numero dei soci che, attualmente, non rispecchia la vasta
entità di alpini che risiedono a Conegliano e che non sono ancora iscritti all’Ana.
Dopo aver raccomandato un più sollecito disbrigo delle incombenze dei gruppi (tra le quali, principalmente, la
puntualità del tesseramento), il presidente ha elencato le realizzazioni di maggior rilievo che sono state attuate dai
Gruppi durante il 1968, specialmente nella ricorrenza del cinquantenario della Vittoria; rappresentanze di tutti i
gruppi sono intervenute all’Adunata nazionale di Roma, e ancor più ampio è da prevedere il nostro intervento all’ormai
vicina Adunata di Bologna dove si spera di trovare un’accoglienza più generosa di quella riservataci dalla capitale. A
tale proposito ha raccomandato la consueta compattezza, serietà e disciplina, e di fare opera di ulteriore persuasione
presso quella parte di bocia che ancora insistono a portare il cappello colmo di cianfrusaglie da alterarne le
caratteristiche e il significato.
I gruppi provvedano ad informare il consiglio direttivo, in tempo utile, delle manifestazioni e riunioni che intendono
attuare in modo che possa sempre intervenire qualche dirigente sezionale; e poiché è da sperare in un maggiore apporto
da parte dei membri del rinnovato Consiglio direttivo, ciò dovrebbe essere ottenibile con facilità dividendo tra i vari
consiglieri il doveroso e pur piacevole sacrificio di frequentare i Gruppi della Sezione.
Il comm. Curto ha rivolto espressioni di compiacimento per l’opera svolta dai capigruppo, oltre che dai vice presidenti
e consiglieri, dai revisori dei conti, dal segretario, dal tesoriere, dal direttore del giornale sezionale, e per quanti
hanno validamente collaborato per il buon andamento e per il progresso della Sezione. Un particolare elogio è stato
rivolto al socio Italo De Candido che anche quest’anno ha ottenuto prestigiosi successi nelle competizioni sciatorie
indette dall’Ana e da altri sodalizi tra i quali lo Sci Penna Bianca di Conegliano.
Ha pure ringraziato il Presidente del Consiglio di amministrazione, il Preside e il personale della Scuola Enologica per
la cortese accoglienza riservataci con l’ospitalità alla Bottega del Vino dove si è conclusa - con la bicchierata finale
- la tradizionale cena (che nel dicembre scorso ha avuto luogo alla «Bella Venezia») cui hanno partecipato, oltre a
tutti i capigruppo e ai dirigenti della sezione, anche numerosi comandanti e altri ufficiali alpini ai quali va pure
ripetuto il nostro ringraziamento per aver accolto l’invito malgrado i loro impegni e la lontananza delle loro sedi.
Il presidente ha comunicato la proposta, avanzata da numerosi gruppi, di provvedere alla modifica di alcune norme del
regolamento sezionale; ha giustificato il loro mancato inserimento nell’ordine del giorno dell’assemblea con il fatto
che il consiglio direttivo non è addivenuto a un esauriente esame pur avendo «ampiamente discusso le richieste». A parte
che la decisione su tali modifiche - e quindi anche l’esame e la discussione - sono di competenza dell’Assemblea e non
del Consiglio direttivo, appare opportuno il rinvio indicato dal comm. Curto, soprattutto per la possibilità che una
nuova convocazione dell’Assemblea possa consentire la non affrettata discussione dell’argomento, in modo da addivenire
alla formulazione di un regolamento sezionale che sia semplice, adatto allo sviluppo presente e futuro della Sezione, e
che venga veramente osservato da tutti.
In merito alle votazioni per l’elezione dei nuovi consiglieri, il presidente informa che hanno rinunciato a
ripresentarsi candidati i seguenti consiglieri scaduti: il cav. Giovanni Daccò - animatore ed instancabile organizzatore
della Sezione, della quale era vice presidente da moltissimi anni - a causa dei numerosi altri impegni in alcune
importanti organizzazioni locali; Giacomo Soravia, che fu tra i fondatori della Sezione e che è sempre stato di una
ammirevole dedizione; l’enot. cav. Gino Barazza, per lunghi anni membro del Consiglio e capogruppo, a ragione dei suoi
impegni professionali; il cav. Sante Rosso, che fece quanto gli fu possibile, per motivi di lavoro e di salute. Per
tutti il comm. Curto ha espresso la riconoscenza della Sezione; per mons. Sartor, per il cav. Rosso e per gli altri soci
ammalati, ha espresso l’augurio di sollecita guarigione.
L’assemblea è pure stata informata delle dimissioni presentate dal consigliere Antonio Cais, che verranno però
riesaminate dal nuovo Consiglio il quale difficilmente le accoglierà in quanto non può perdere un collaboratore così
attivo e generoso.
Il comm. Curto ha indirizzato il beneaugurante saluto della Sezione ai comandanti delle Unità alpine e in particolare al
gen. Zavattaro Ardizzi che succede al gen. Apollonio nel comando della Carnia-Cadore.
Dopo il conclusivo ringraziamento e saluto del presidente ai gruppi e ai soci, il prof. Viezzer si è reso interprete
dell’unanime gratitudine per l’operato svolto dalla presidenza e dal consiglio direttivo. La relazione morale, posta in
votazione, è stata approvata.
Ugualmente approvate le relazioni finanziarie esposte dal rag. Thomas per il consuntivo e il preventivo della Sezione, e
dal prof. Altarui per il giornale sezionale.
Sono seguite le votazioni per il rinnovo di sette consiglieri, e sono risultati eletti - in ordine quantitativo di voti:
Luigino Basso, l’avv. Francesco Travaini, il comm. Guido Curto, il prof. Giacomo Vallomy, l’enot. Giovanni Spinazzè,
Renato Sartor, e Vittorio Padovan; hanno pure ottenuto voti Giampiero De Marchi, il cav. Alfredo Battistella, Lorenzo
Vinera, il rag. Enzo Maraga, Giovanni Carlet, Roberto Ceschin, Ernesto Sartori, e Luigi Piloni.
Per il Collegio dei Probiviri sono stati nominati il dott. Massimiliano Momola, il dott. Nino Dalla Zentil, e Italo
Della Libera; revisori dei conti il cav. Marcello Barale, Renato Sartor (eletto però anche quale consigliere) e il rag.
Girolamo Di Gaspero; confermata la composizione della Giunta di scrutinio, e conferimento al Consiglio sezionale per la
designazione dei Delegati all’Assemblea nazionale.
Il Consiglio direttivo si è poi riunito il 14 marzo; accogliendo la designazione dell’Assemblea, il comm. Curto è stato
riconfermato nell’incarico di presidente della sezione. E’ pure stato riconfermato vice presidente l’avv. Travaini, e
nominato vice presidente anche il ten. col. Piasenti che ha preceduto di un voto il dott. Messina
L’ottimo segretario Giovanni Battista Bozzoli ha «tentato» di dimettersi, ma è stato pregato di continuare a svolgere
l’importante incarico, assicurandolo che si cercherà di procurargli un aiutante per agevolare il disbrigo delle numerose
incombenze dell’ufficio di segreteria.
A causa del suo trasferimento per motivi di lavoro, il rag. Romano Thomas ha dato le dimissioni dall’incarico di
tesoriere, e la Sezione deve purtroppo rinunciare alla sua generosa e apprezzata collaborazione che si estendeva anche
alla valida partecipazione alla nostra squadra di sci.
Il Consiglio ha nominato tesoriere il cav. Marcello Barale, forse senza accorgersi che questi è già membro del Collegio
dei revisori dei conti; fortunatamente, il cav. Barale ha rinunciato alla nomina per cui egli rimane revisore dei conti,
evitando complicazioni nella composizione di detto organo alla cui partecipazione è stato nominato anche il bravo Renato
Sartor il quale è contemporaneamente consigliere sezionale, venendo quindi a ricoprire due incarichi tra loro
incompatibili. Che Sartor sia un ottimo elemento che può fare l’una e l’altra cosa è indiscutibile, ma anche le
fondamentali formalità non devono sfuggire all’attenzione dei preposti.
Il Consiglio ha poi esaminato le proposte di revisione del regolamento sezionale da sottoporre all’Assemblea.
Altro argomento è stato quello della sede che - ospitata attualmente alle «Torreselle», pur con estrema cortesia da
parte del gestore - è inadeguata alle esigenze della nostra Sezione. Il Consiglio ha dato mandato al presidente di
reperire un idoneo locale in affitto, esprimendo la speranza che si possa realizzare - in un non lontano futuro - la
definitiva sede di proprietà.
I consiglieri sono stati pregati di seguire maggiormente la attività dei Gruppi, e questi sono stati sollecitati a
completare al più presto il tesseramento e a trasmettere l’elenco dei soci combattenti della guerra 1915-18 (con
particolare indicazione di quelli aventi diritto all’onorificenza di Cavaliere dell’ordine di Vittorio Veneto) in modo
che la segreteria possa opportunamente aggiornare lo schedario dei soci.
Come da mandato conferito dall’Assemblea, il Consiglio ha designato - quali Delegati all’Assemblea nazionale - l’avv.
Francesco Travaini, Gianfranco Buosi, Giovanni Mason, Igino Citron, e l’enot. Giovanni Spinazzè.