In vista dell’Assemblea |
Febbraio 1969 |
La quasi totalità dei Capigruppo si è recentemente riunita per concordare alcune attività comuni e per l’esame delle
proposte da avanzare alla prossima Assemblea allo scopo di addivenire ad una sempre maggiore funzionalità degli organi
sezionali.
In linea di massima è stato espresso parere favorevole alla richiesta di modifica di alcune norme del vigente
regolamento e che interessano prevalentemente la composizione e la durata in carica dei Consiglieri sezionali.
L’accresciuta entità dei Gruppi e dei soci consiglierebbe l’elevazione del numero dei consiglieri, mentre la rapidità
delle comunicazioni e delle possibilità di trasporto renderebbe superato il disposto dell’art. 12 che rende obbligatoria
la residenza in Conegliano del Presidente, di un Vice Presidente e di otto Consiglieri e che era dettato dalla prudenza
di avere assicurata la presenza e l’intervento della maggioranza del Consiglio.
Per quanto concerne il rinnovo graduale dei consiglieri nel corso di ogni triennio previsto per assicurare la continuità
delle iniziative pluriennali e per una uniformità di direttive, i Capigruppo si sono orientati verso l’eliminazione di
tale criterio in considerazione che la presenza di ottimi elementi in seno al Consiglio assicura la loro rielezione
mantenendo pertanto la desiderata continuità dei programmi formulati in precedenza.
La durata dell’incarico dei membri del Consiglio (che verrebbero elevati da 18 a 25), dovrebbe quindi avere, secondo le
proposte avanzate in detta riunione, una durata triennale come già avviene per i Revisori dei conti e i Probiviri.
Conseguenti modifiche deriverebbero dalle variazioni proposte, e cioè per quanto riguarda il numero di presenti per la
validità delle deliberazioni consiliari, ecc.
A parte le decisioni che verranno assunte dall’Assemblea, riteniamo di esprimere il nostro plauso per l’interessamento
dimostrato, anche in tale circostanza, dai Capigruppo ai quali bisogna riconoscere questo apprezzabile spirito
innovativo che ad altro non tende che al miglioramento della Sezione.
Siamo pure noi dell’opinione che il regolamento vada riveduto ed integrato; integrato, tanto per esempio, nel prevedere
l’elezione della Giunta di Scrutinio che è contemplata dal medesimo regolamento ma la cui costituzione non è elencata
tra le facoltà dell’Assemblea ordinaria, Ciò potrebbe ravvisarsi alla lettera f) dell’art. 11 (ove è detto che
l’Assemblea può trattare «qualsiasi argomento inerente la vita sezionale») ma, poiché l’elezione della Giunta di
scrutinio è prevista dall’art. 13 dello Statuto dell’Ana, tanto vale indicarne chiaramente la derivazione assembleare.
E’ opportuno ricordare che il regolamento attuale è stato debitamente ratificato dal Consiglio Direttivo Nazionale, ed è
quindi stato ritenuto non contrastante con le disposizioni statutarie, ma ciò non esclude che esso possa venire
migliorato in base alle necessità insorte nella Sezione.
Agli apprezzabili risultati cui sono giunti i Gruppi, e alle suppletive nostre osservazioni, desideriamo aggiungere una
considerazione che abbiamo altre volte espressa su questo giornale: la necessità cioè di lavorare con generosa dedizione
in ogni settore della nostra vita associativa.
Fatti bene o fatti male i regolamenti non servono a niente se manca la volonterosa opera di tutti coloro che rivestono
delle responsabilità in seno alla Sezione o presso i Gruppi. Prima di accettare la candidatura, a qualsiasi incarico
sezionale o di Gruppo, è necessario fare un sincero esame di coscienza: o c’è voglia e tempo di lavorare o è meglio
lasciare ad altri la responsabilità e la soddisfazione di fare qualcosa per la Sezione.
Per dirla in parole povere: all’Associazione è più utile un qualsiasi socio che magari scopa la sede piuttosto di un
generale che non fa niente.