La scomparsa del Mar. Messe |
Febbraio 1969 |
>E’ morto a Roma - il 18 dicembre, a 85 anni - il
Maresciallo d’Italia Giovanni Messe, ben noto a tutti gli ex combattenti per la sua lunga carriera e per l’onestà che lo
ha caratterizzato in ogni circostanza.
Volontario nel 1902, partecipò alla campagna in Cina dal 1903 al 1905 e alla guerra di Libia; nel corso della prima
guerra mondiale fu comandante di reparti d’assalto e venne due volte ferito, Inviato in Africa orientale nel febbraio
1936 quale vice comandante della divisione «Cosseria», nel 1938 comandò la 3° divisione celere e nel 1939 fu vice
comandante del corpo di occupazione in Albania e, quale comandante della colonna principale, sbarcò a Durazzo.
Poco prima dello scoppio dell’ultima guerra assunse il comando del Corpo d’armate celere, dal novembre 1940 fu sul
fronte greco-albanese di dove rientrò nel luglio 1941 quando gli venne affidato il comando del Corpo di spedizione in
Russia. Dal fronte russo rientrò il primo novembre 1942 (dopo che il Csir era entrato a far parte dell’ottava Armata
italiana «Armir») e il 31 gennaio 1943 venne destinato in Tunisia con l’ingrato compito di seguire le sorti dell’Armata
italo-tedesca. prima comandata da Rommel, che stava ripiegando da El Alamein. I soldati di Messe (che in quell’occasione
venne nominato Maresciallo d’Italia per merito di guerra) furono gli ultimi a cessare il fuoco e lo fecero su precisa
disposizione del 13 maggio 1943 del Comando supremo.
Condotto prigioniero in Inghilterra, il Maresciallo Messe venne rimpatriato il successivo 18 novembre quando venne
nominato capo di stato maggiore generale del ricostituito nostro Esercito; tenne l’incarico fino a conclusione del
conflitto e venne collocato nella riserva nel marzo 1947.
45 anni di naja durante i quali ebbe meritatamente a raggiungere la vetta della gerarchia militare, quattro volte
promosso per meriti di guerra, quattro volte insignito dell’Ordine militare, decorato di tre medaglie d’argento al
valore militare «sul campo», di una medaglia di bronzo e di due croci di guerra al valore militare.
Senatore nella seconda legislatura, deputato nella terza e nella quarta legislatura, autore di pregevoli e ben
documentate opere sulla guerra in Russia e in Africa, il Maresciallo Messe - che era coniugato con la contessa Maria
Venezze di Castelfranco Veneto - è stato un Soldato ammirevole che ha veramente onorato la Patria.
M. ALTARUI