Il centenario del Distretto Militare di Treviso |
Dicembre 1970 |
Con una cerimonia alla quale hanno partecipato – con le autorità militari e civili — numerose rappresentanze delle
associazioni combattentistiche e d’arma, si è svolta il 13 novembre la cerimonia del centenario della costituzione del
Distretto militare di Treviso.
Accolti dal comandante col. Seneca, gl’invitati hanno preso posto su due palchi eretti nel cortile del Distretto ove
erano presenti — oltre al picchetto armato del 33° Reggimento di artiglieria — anche il dipendente personale militare e
civile.
Dopo la rassegna allo schieramento armato cui è seguita la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato ai
Caduti e realizzato in occasione della nostra Adunata nazionale svoltasi a Treviso nel 1967, il col. Seneca ha dato
lettura dell’ordine del giorno inviato dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito pronunciando infine un discorso
illustrativo sulla costituzione e le funzioni dei distretti e ponendo in particolare evidenza l’opera di quello di
Treviso al quale è stata recentemente affidata la giurisdizione anche di gran parte dei comuni della provincia di
Venezia.
L’occasione ci è propizia per ricordare che — in ottemperanza al decreto istitutivo del Corpo degli Alpini del 15
ottobre 1872 e alla determinazione ministeriale del successivo 26 febbraio — dal Distretto militare di Treviso venne
costituita il 15 marzo 1873 la 14° compagnia alpina (una delle prime quindici compagnie) comprendente (oltre agli
ufficiali e 4 sottufficiali) 49 soldati della classe 1852 e 56 caporali, soldati e trombettieri di classi varie. Il
numero degli ufficiali in organico fu di un capitano, di un tenente e di un sottotenente; secondo notizie in nostro
possesso i sottotenenti risulterebbero essere stati due.
Oltre a ricordare il primo comandante del Distretto di Treviso — che fu il col. Carlo Felice Fecia di Cossato — ci piace
qui ricordare i primi ufficiali della compagnia di alpini della nostra provincia: il comandante capitano Carlo De Vecchi
(classe 1838, decorato di medaglia di bronzo al valore civile, deceduto a Roma nel 1909 col grado di colonnello), il
tenente Gaspare Menegoni (combattente nella battaglia di Custoza — con partecipazione al famoso «quadrato» formato
attorno al principe Umberto per resistere alla carica della cavalleria austriaca — decorato di medaglia di bronzo al
valor militare, morto nel 1902 col grado di maggiore nella riserva), il sottotenente Bortolo Dal Farra (cl. 1841, reduce
delle campagne del 1860- 1861 e 1866, poi tenente al 10° battaglione alpini, deceduto a Feltre nel 1913 col grado di
maggiore), e il sottotenente Giulio Cogorani (congedato coi grado di capitano e morto a Feltre nel 1889).
Poiché il Distretto di Treviso aveva a quel tempo giurisdizione anche sulla provincia di Belluno, il 5 luglio del 1873 —
su richiesta del prefetto di quella provincia — la compagnia degli alpini trevigiani venne trasferita a Pieve d’Alpago
per prestare opera di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto verificatosi il 29 giugno.
Non crediamo di andare errati attribuendo quindi — agli alpini della nostra provincia — la effettuazione della prima
opera di aiuto alle popolazioni nel corso dell’ormai centenaria storia delle Penne nere frequentemente contrassegnata
anche da episodi di civico valore; e il comportamento di tale reparto fu veramente esemplare da ottenere l’encomio del
comandante del corpo d’Esercito di Verona e quello del comandante della Divisione Militare Territoriale di Padova oltre
che del prefetto di Belluno.
Fu nell’agosto di quel 1873 che la compagnia raggiunse Pieve di Cadore quale sede definitiva.
Nel 1874 — quando il numero delle compagnie alpine venne elevato a 24 — il Distretto militare di Treviso costituì, il 10
aprile, la 24a compagnia che venne composta da quattro ufficiali e quattro sottufficiali, 88 fra graduati e soldati
delle classi 1850, ‘51 e ‘52 e da 42 reclute della classe 1853, e che un mese dopo raggiunse Belluno assegnata quale
sede stanziale del reparto.
E’ noto che i reparti alpini vennero successivamente organizzati in battaglioni (e il Distretto militare di Treviso
contribuì tra l’altro con il 7° battaglione alpini alla costituzione del Distretto di Belluno) e poi negli iniziali sei
reggimenti — col 6° sorto a Conegliano — e infine con la creazione, pure a Conegliano, del 7° Alpini che è divenuto il
reggimento tradizionale dei trevigiani.
M. Altarui