Nominati gli Ispettori di Zona


Aprile 1970

Il Consiglio direttivo si è riunito il 12 marzo per prendere atto dell’esito delle elezioni del 22 febbraio e per l’assegnazione degli incarichi,
Tra questi è da segnalare il compito di addetto alla stampa affidato a Renato Sartor che per tale funzione curerà la segnalazione a L’Alpino degli avvenimenti più rilevanti della Sezione, e collaborerà con Altarui nella redazione di Fiamme Verdi; infine la designazione di Mario Bit (un simpatico nuovo socio giunto di recente a Conegliano) quale primo Alfiere del vessillo sezionale.
Il consigliere Giovanni Mason è stato incaricato di reclutare fra i soci di Collalbrigo e di S. Pietro di Feletto, i suonatori occorrenti per formare la fanfara che ci segnerà il passo all’adunata di Brescia.
Altri argomenti riguardano la nomina del tesoriere Vittorio Vettorel che avrà prezioso ed esperto collaboratore il rag. Girolamo Di Gaspero, le prossime manifestazioni dei Gruppi (il 5 aprile a Pianzano e il 12 aprile a Collalbrigo), e il problema del restauro della chiesetta della Madonna della Neve.
Assai importante è stata l’istituzione degli Ispettori di Zona ai quali viene affidata la sorveglianza di uno o più Gruppi.
Diciamo subito che non deve spaventare la denominazione di «ispettore» e tanto meno la funzione di sorveglianza. Si tratta di una innovazione che ha dato utilissimi risultati specie nelle sezioni di maggiore entità, e della quale anche la nostra sezione - in crescente aumento - già risente l’esigenza; quelle del consigliere ispettore sono infatti funzioni di coordinamento tra i Gruppi e la Sezione, in ciò agevolato dal fatto (per essere consigliere) di conoscere l’indirizzo e i problemi sezionali nel loro insieme. L’«Ispettore» non viene per nulla sovrapposto ai ben precisi e fondamentali compiti del Capogruppo, ma di questi è il collaboratore ed efficace portavoce in seno alla sezione.
Un esempio - relativamente proporzionato - è costituito dai compiti analoghi che i consiglieri nazionali svolgono nell’ambito delle sezioni. E’ il caso del nostro ten. col. Piasenti - consigliere nazionale - che ha affidate, con funzioni di coordinamento, le sezioni della provincia di Treviso; anzi no, ora che ci pensiamo, perchè il consigliere per la zona di Treviso ha funzioni di collegamento con le Sezioni di Treviso, di Vittorio Veneto e con la nostra di Conegliano, ma non con quella di Valdobbiadene che - chissà perchè - è collegata al consigliere della zona di Feltre. Misteri della naja inspiegabilmente trasferiti anche nell’Associazione e che - a pur modesto avviso del redattore - non agevolano l’auspicabile maggiore organizzazione in senso provinciale. E ci porterebbe a discutere troppo a lungo il fatto che nella nostra provincia sono in attività - oltre a quattro sezioni che lodevolmente non si azzardano a reclutare gruppi di altre provincie - altre due sezioni dì altre provincie che operano in territorio trevigiano.
Punto e basta, e passiamo ai nostri bravi ispettori la cui opera porterà sicuro giovamento all’ordinato sviluppo della nostra sezione, Il Consiglio ha infatti nominato il cav. Alfredo Battistella ispettore per i Gruppi di Barbisano e Sernaglia, Luigino Basso per i Gruppi di Pianzano e S. Lucia di Piave, Gianfranco Buosi per i Gruppi di Ogliano e Vazzola, Giovanni Carlet per i Gruppi di Susegana e Refrontolo, Igino Citron per i Gruppi di Bibano e San Fior, Giampietro De Marchi per il Gruppo Città e quello di Solighetto, il geom. Attilio De Vecchi per i Gruppi di Collalto e Fontigo, Giovanni Mason per i Gruppi di Corbanese e di S. Pietro di Feletto, Vittorio Padovan per i Gruppi di Orsago e Mareno di Piave, il ten. col. Alberto Piasenti per il Gruppo di S. Vendemiano, Renato Sartor per i Gruppi di Colfosco e di S. Maria di Feletto, l’ing. Antonio Trinca per i Gruppi di Soligo e di Falzè di Piave, il prof. Giacomo Vallomy per il Gruppo di Collalbrigo, e il prof. Desiderio Viezzer per il Gruppo di Pieve di Soligo. A tutti questi Consiglieri - investiti di una nuova responsabilità che siamo certi verrà condotta con fruttuosa serietà e in perfetta intesa con i Gruppi interessati - porgiamo l’augurio di buon lavoro.