FRANCO BERTAGNOLLI |
Marzo 1972 |
A sensi dello Statuto Associativo, domenica 16 gennaio
1972 si sono riuniti nell’ampio salone dell’Auditorium della Società Pirelli di Milano, gentilmente concesso, i delegati
delle Sezioni per eleggere il nuovo Presidente dell’A.N.A., dopo la tragica scomparsa dell’amato, stimato ed
indimenticabile Dott. Ugo Merlini.
Erano presenti per l’occasione anche i delegati dell’Argentina, Uruguay, Brasile, Canadà, Inghilterra, Svizzera, Francia
e Germania, a dimostrare l’importanza dell’assemblea, l’impegno unanime e il valore morale che acquista per noi
l’elezione del nuovo Presidente.
La partecipazione si può dire sia stata plebiscitaria, poiché erano rappresentati il 98,10% dei soci.
Dopo brevi parole del Presidente dell’Assemblea, in cui è stata rievocata la figura eletta del Presidente scomparso, si
è proceduto alle votazioni, non essendo all’O.d.G. altri argomenti.
Su 467 votanti, ha avuto il massimo dei voti il Rag. Franco Bertagnolli - bella figura di alpino - con 439, seguito dal
Rag. Siccardi con 15 voti e poi altri candidati con voti minori. Il risultato ha riscosso vivissimi applausi ed il neo
eletto, molto commosso, ha detto brevi parole di ringraziamento.
Al caro Rag. Bertagnolli che quasi tutti conosciamo, vada da questo giornale il nostro sincero, spontaneo, affettuoso
abbraccio che il peso dell’ Associazione gli sia meno greve possibile e che possa prendere col sorriso - come faceva
Merlini - la risoluzione dei grossi problemi dell’A.N.A.
Noi fedeli alla nostra invitta penna, gli assicuriamo fin d’ora la nostra collaborazione DISINTERESSATA intendendo
smentire così quanto certa stampa asserisce, essere tutti i dirigenti in vista alla ricerca di un careghino o di un
appannaggio. Le parole che disse il compianto Presidente Merlini a Cuneo sono chiare, semplici, vive e reali.
«Per la maggior parte degli uomini, soprattutto per quelli che hanno mire, desideri o bramosie non molto confessabili, è
forse inconcepibile che la risposta si condensi nella più miserabile e disprezzabile delle parole: NIENTE. Niente,
totalmente niente, nel senso più completo ed assoluto. Non solo niente per il Presidente, per i suoi collaboratori, per
i componenti il Consiglio Nazionale, per i Presidenti di Sezione e per i Capi Gruppo, ma niente neppure per i 235.000
soci..., ai quali non gli dicono mai “vieni con noi così potrai avere questo o quest’altro”, anzi gli dicono “vieni e
tira fuori qualcosa per la cassa comune e non riceverai niente. Ma è proprio questo NIENTE che ci dà tanta forza e ci
tiene uniti” ».
Caro Bertagnolli, l’onore che hai avuto è grande, il fardello è gravoso, la responsabilità immensa, ma tu sei un degno
successore e per questo noi ti salutiamo deferenti cd ossequienti come si conviene ad uno che rappresenta una massa di
cuori votati alla custodia delle loro tradizioni e dei loro ricordi, all’onore della loro penna, al rispetto della
bandiera e al bene superiore della Patria.
A. Piasenti