MARIO ALTARUI consigliere nazionale |
Giugno 1972 |
Nel corso dell’ Assemblea dei Delegati - svoltasi a
Milano il 16 aprile - il direttore del nostro giornale, cav. uff. prof. Mario Altarui, è stato eletto Consigliere
nazionale dell’ANA per il triennio 1972-74.
Altarui si dedica alla nostra Associazione dai primi anni del dopoguerra.
A Conegliano è giunto per motivi professionali nel 1959, e in precedenza - presso la Sezione di Treviso - era stato
consigliere e direttore del giornale Fameja Alpina da lui fondato nel 1955.
Ha fatto parte del nostro Consiglio sezionale per vari anni (e per qualche tempo fu anche tesoriere), rinunciando a
ripresentarsi candidato dopo il suo trasferimento a Motta di Livenza; ha però continuato a dirigere Fiamme Verdi, da lui
fondato nel 1961, collaborando nel contempo con la Sezione di Treviso quale capogruppo a Motta di Livenza.
A seguito di un nuovo trasferimento a Treviso, Altarui ha ripreso - nel 1967 - la direzione del giornale Fameja Alpina,
pur continuando ad essere iscritto alla nostra Sezione fino all’anno sociale 1970 quando, in relazione agli impegnativi
nuovi compiti assunti per la realizzazione del Bosco delle Penne Mozze, è passato in forza al Gruppo di Cison di
Valmarino della Sezione di Vittorio Veneto.
Il nuovo Consigliere nazionale - che nella seduta del CDN del 10 maggio è stato chiamato a far parte della Commissione
del Fondo Assistenza ANA, e gli è stata affidata la zona comprendente la nostra Sezione e quella delle Sezioni di
Treviso e di Vittorio Veneto - subentra nell’incarico al cav. ten. col. Alberto Piasenti, nostro vice presidente e che
nelle accennate elezioni ha ottenuto un largo numero di suffragi risultando il primo dei non eletti.
L’ampia stima meritata nell’ambito associativo dal ten. col. Piasenti è comprovata dalla lettera che il nostro
Presidente comm. Curto gli ha indirizzato il 2 maggio e nella quale gli ha, tra l’altro, detto:
In questi anni nei quali hai ricoperto l’importante incarico, su designazione della nostra Sezione, hai dato prova di
grande capacità nell’espletamento dell’opera tua appassionata e disinteressata, per il bene e per il potenziamento di
questa a noi tanto cara Associazione. Non sei venuto meno agli impegni non sempre lievi che, con l’accettare l’incarico,
sapevi di aver assunto.
Hai sacrificato, per il bene dell’Associazione, lavoro, riposo e tante volte anche la famiglia. Questo torna a Tuo onore.
Il messaggio del Presidente così conclude:
Non posso nasconderti, inoltre, che mi allieta il pensiero di riaverti valido ed appassionato collaboratore in seno
al Direttivo della Sezione in questo anno che ci vede tutti particolarmente impegnati sia per le celebrazioni del
Centenario di fondazione delle Truppe Alpine, sia per portare a termine, se possibile, ciò che a me sta tanto a cuore;
l’inaugurazione ufficiale della nuova sede sezionale con conseguente risoluzione del problema del relativo
finanziamento.
Grazie, caro Piasenti, a nome di tutti gli alpini della Sezione, grazie a nome del Consiglio Direttivo Sezionale, del
quale fai autorevolmente parte, ed accetta i più fervidi auguri che di tutto cuore ti invio perchè Tu abbia ancora e
sempre avere le più meritate soddisfazioni.