PENNE MOZZE


Dicembre 1975

I Coneglianesi al Bosco delle Penne Mozze


Orazio Piva al Bosco delle Penne Mozze,
presso la stele che ricorda il figlio Armando
- alpino del Battaglione Val Cismon,
decorato di medaglia d’argento alla memoria -
immolatosi nell’attentato di Forcella di
Cima Vallona il 25 giugno 1967.

E’ noto ai nostri soci che a Cison di Valmarino è in corso di graduale realizzazione il Bosco delle Penne Mozze, destinato a ricordare - cori un albero e una artistica stele in acciaio per ciascuno - gli Alpini, Artiglieri alpini o appartenenti ai Servizi alpini, nati in provincia di Treviso e che hanno sacrificato la loro vita in guerra o per causa di servizio.
Ci piace anzi ricordare che l’idea di creare questo memoriale è stata lanciata proprio dal nostro giornale, nell’autunno del 1968, e ribadita con altri articoli fino alla costituzione di un apposito comitato che ha reso possibile l’inaugurazione del Bosco in occasione del Centenario del Corpo degli Alpini.
Da allora, ogni anno viene collocato un certo numero di stele - un centinaio circa, in relazione alle disponibilità finanziarie - ed attualmente è in corso la realizzazione di quelle relative ai Caduti della guerra 1915-18.
Per anticipare la posa delle stele rispetto all’ordine alfabetico di Comune e quello cronologico dei conflitti, è necessario versare il costo della stele - attualmente L. 35.000 - come viene infatti provveduto da congiunti di Caduti, commilitoni, sezioni e gruppi alpini.
Per la guerra 1915-18 sono già state collocate le seguenti stele relative a Caduti della zona di competenza della nostra Sezione (tra parentesi indichiamo gli altri Caduti per i quali non è stata ancora eseguita la stele, in attesa di accertare il luogo in cui è avvenuta la morte; di questi si conosce il numero dell’ospedale da campo o della sezione sanità presso i quali vennero ricoverati in conseguenza delle ferite in combattimento):
Comune di Codognè: CATTAI VITTORIO, DAL CIN CLORINDO, DARIO ANGELO, DE ZOTTI GIUSEPPE, GAVA DOMENICO (stele da eseguire: Paletto Giovanni);
Comune di Conegliano (in parte con il generoso contributo del Comune): BORTOT GIOVANNI, CESCHIN LUIGI. CETTOLIN FRANCESCO, COLETTI PIETRO, COLLETTI FRANCESCO, COLLINASSI AMADIO, DA DALT LUIGI, DAL PIETRO, DALLA LIBERA GIUSEPPE, DELLA PIETRA IGNAZIO, FLORIAN DOMENICO, LORENZET ANGELO, LOT ANTONIO, LOVATTO ANGELO, MARCON GIUSEPPE, NOGAROL VITTORIO, PASQUALOTTI ANGELO, PIN PIETRO, SARTOR ANTONIO, SILVESTRIN VITTORIO, STRINGHER GIUSEPPE, TONON LUIGI, ZANETTE GIOVANNI (da eseguire: De Luca Bortolo, Zanin Angelo);
Comune di Farra di Soligo, comprendente la frazione di Soligo ove esiste un nostro Gruppo: BALLIANA GIOVANNI BATTISTA BARISAN LEONE, CALLEGARI GIUSEPPE, CIETTO ZACCARIA, COLLODO MICHELE, DALLE CRODE LORENZO, DE ROSSO GEROLAMO, DE STEFANI GIOVANNI, DE STEFANI UGO, DORIGO LUIGI, FRANCESCONI LUIGI, GAIOTTI GIACINTO, GALLONETTO ANGELO, GHIZZO ETTORE, GIRARDI RUGGERO, MEROTTO ELIA, MEROTTO GIUSEPPE, MICHELETTO GIOVANNI, MORI GUGLIELMO, PEDERIVA FILIPPO GIOVANNI, PEDERIVA NATALE, PEDERIVA RICCARDO, PELLEGRINELLO NATALE, RECCHIA AGOSTINO, SERENA EUGENIO LEOPOLDO, SIMONI GIOVANNI, STELLA VINCENZO, TOFFOLI MASSIMILIANO, TOFFOLI UMBERTO, VIVIANI LUIGI, ZILLI FELICE (da eseguire: Barisan Luigi, De Rosso Riccardo, Gai Pietro, Miotto Luigi, Zilli Augusto);
Comune di Gaiarine: CHIES PAOLO LUIGI, POLES GIOVANNI, RUI ANGELO;
Comune di Godega S. Urbano: BAZZO ANGELO, BENEDET DOMENICO, BUORO PIETRO, JANOTTO FIORAVANTE (stele che rimangono da eseguire: Barbaresco Innocente, Buoro Angelo, Pasini Giuseppe, Perin Federico);
Comune di Mareno di Piave: BARRO GIUSEPPE, ZANETTI BRUNO (Bernardi Luigi Pietro).
Del Comune di Sernaglia (19 Alpini e 3 Artiglieri da montagna caduti) è stata eseguita solo la stele a nome di GOBBATO SAMUELE, offerta dal nostro Gruppo di Sernaglia della Battaglia.
Tra le stele collocate a ricordo di Caduti dell’ultima guerra, ricordiamo quelle intitolate all’Alpino ISEPPON MARIO caduto in Russia il 21 gennaio 1943 a Popowka (offerta dal nostro Gruppo di Solighetto), e quel le degli Artiglieri alpini - dispersi
sul Don il 31 gennaio 1943 - RIVA PIETRO da Gaiarine (offerta dalla madre) e PESSOT INNOCENTE da Godega S. Urbano (offerta dal fratello Agostino).
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Di 926 Penne mozze della provincia di Treviso della guerra 1915-18, non meno di 160 (approssimativamente in quanto la Sezione comprende parte del Comune di Farra di Soligo - Gruppo di Soligo - e del Comune di Tarzo - Gruppo di Corbanese) sono i Caduti della nostra Sezione. Col contributo del Comune di Conegliano è stato possibile realizzare cinque stele; con quello del Comune di Mareno, tre stele; il Gruppo di Sernaglia ha offerto una stele.
Per i Caduti dell’ultima guerra c’è stata solo l’offerta del Gruppo di Solighetto.
Ci sono stati indubbiamente numerosi piccoli contributi di qualche socio o Gruppo, ma non possiamo affermare che gli alpini di Conegliano abbiano fatto molto per il Bosco delle Penne Mozze nemmeno sotto l’aspetto propagandistico in quanto è evidente che se l’iniziativa fosse stata portata a conoscenza dei parenti dei nostri Caduti, molti (ne sono un esempio i familiari di Pietro
Riva e di Innocente Pessot) avrebbero provveduto ad offrire il cippo a proprie spese pur di vedere subito realizzata al Bosco delle Penne Mozze questa perenne testimonianza del sacrificio del loro congiunto. Invece, su circa quaranta stele realizzate a ricordo di Caduti alpini dell’ultima guerra (collocate provvisoriamente al centro del Bosco) solo tre sono di Caduti della Sezione di Conegliano!
In una recente riunione a Cison di Valmarino abbiamo assicurato che la nostra Sezione e i nostri Gruppi sapranno dimostrare generosità ed interessamento per il bosco delle Penne Mozze, affinché possa venire accelerato il programma di attuazione dell’impegnativa opera che gia suscita ammirazione in tutti i visitatori anche stranieri.
E’ opportuno ricordare che verrà pure realizzato il «Ruolino delle Penne Mozze» della provincia. Nella pagina riservata ad ogni Caduto verrà indicato il testo di ogni stele (cognome e nome, Comune di nascita, eventuali ricompense al valore, grado e reggimento di appartenenza, luogo e data della morte), altre notizie riguardanti il Caduto, E INOLTRE IL NOME DELLA PERSONA, FAMIGLIA, O SEZIONE O GRUPPO CHE HA OFFERTO LA STELE.
Un suggerimento opportuno è quello di offrire le stele per i propri Caduti in ricordo di altri propri soci combattenti e deceduti nel dopoguerra, in modo da abbinare - nel ruolino - il nome del Caduto con il nome di un Alpino combattente (o di altro socio o persona meritevole di citazione) deceduti per cause non di guerra. Nel «ruolino» risulterà quindi scritto: Stele offerta dal Gruppo ANA di... anche in ricordo del proprio socio… combattente... (e poi il testo della stele collocata al Bosco, e le altre notizie riguardanti il Caduto).
Altre informazioni possono venire richieste ai Capigruppo, ai quali il Comitato fa pervenire il giornale PENNE MOZZE.
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Diamoci quindi da fare, amici Alpini.
Qualche socio abbiente potrà fare un piccolo sforzo finanziario offrendo una o più stele.
I Gruppi potrebbero - come già avviene in altre Sezioni - programmare l’offerta di una stele all’anno (o una ogni due anni) per i propri Caduti. E nello stesso tempo far conoscere l’iniziativa alle famiglie delle nostre Penne Mozze, poiché è probabile che esse desiderino riservarsi la possibilità di offrire la stele per il proprio congiunto.
Le offerte possono venire effettuate con uno dei tanti mezzi possibili (esiste tra l’altro il conto corrente postale n. 9/26104 intestato «PENNE MOZZE - C/O GRUPPO ANA 31030 CISON DI VALMARINO) facendo pervenire al Comitato per il Bosco delle Penne Mozze anche ogni possibile notizia (meglio la copia dell’estratto matricolare) per conoscere con esattezza i dati da riportare nella stele e quelli da trascrivere nel «ruolino».