CON GLI ALPINI |
Giugno 1978 |
CON GLI ALPINI
30 settembre 1977.
Ero a Venzone con gli Alpini,
Accanto a loro ho assistito alla S. Messa
Accanto a loro ho ascoltato i discorsi,
Accanto a loro ho visto l’ammainabandiera.
Li guardavo tutti: veci e bocia.
Mi venivano i lucciconi a vederli così concreti,
così uniti, così semplici e vivi.
Mi stavano vicine le mie bimbe,
in braccio avevo il più piccolino.
I musetti seri attenti, ascoltavano,
parevano anch’essi commossi.
Il piccolo stringeva a sé un orsacchiotto spelacchiato.
Un vecio gli ha messo in capo il suo cappello.
Un cappello stazzonato, spelacchiato
come l’orsacchiotto del bimbo.
Un cappello tanto bello, tanto caro
al cuore del vecio, al nostro cuore.
Il vecio s’è preso in spalla il bambino,
assieme hanno ascoltato la banda.
Non lontana da loro, li guardavo
nell’incerta luce del crepuscolo:
un vecio e un bambino di appena tre anni.
Un bambino col suo orsacchiotto e
un cappello d’alpino troppo grande per lui.
Ho pregato: Signore, aiutalo!
Signore fa di lui un uomo!
Un uomo buono, di sentimenti nobili!
Signore fa di lui un Alpino.
Ma ti prego, Signore,
che non conosca mai l’orrore della guerra.
Fa di lui un Alpino di pace,
che lavori e aiuti il suo prossimo disinteressatamente
come hanno fatto questi Alpini.
Sullo sfondo il San Simeone:
lo vedevo male attraverso il velo di lacrime.
MARIAGRAZIA LENDVAI