INCONTRO CON I COMANDANTI ALPINI |
Giugno 1979 |
La radicata bella consuetudine di ritrovarci - in prossimità delle feste di fine anno - con i comandanti di reparti
delle Brigate «Julia» e «Cadore», ha avuto conferma in occasione della cena sezionale indetta per il 19 dicembre al
ristorante «Cima» di Conegliano.
Si è ripetuta anche questa volta la rilevante presenza di autorità e di soci giunti dai vari Gruppi dipendenti.
Con il sindaco di Conegliano dott. Giubilato e il consigliere nazionale dell’ANA geom. Chies, sono intervenuti i tenenti
colonnelli Ambrogi, Beraldo, Boffa, Carniel, Cardona, Cucchini, Dublo, Petronio, Tognellini, Zaro e Zuppa, i maggiori
Bolati e Toso, i capitani Calco, Cavallero, Coletti, Milani, Parisotto e Spagnut, e il sottotenente Burola.
Oltre al presidente della Sezione di Treviso cav. uff. Francesco Cattai, erano presenti enot. Basso e il citato geom.
Chies, quasi tutti gli altri componenti del consiglio direttivo, e il ten. col. De Candido presidente del locale Sci
Club «Penna Bianca». Al termine della riunione conviviale c’è stato lo scambio di auguri per le imminenti festività.
Hanno tra gli altri parlato il nostro presidente, il sindaco dott. Giubilato che si è reso interprete dell’augurale
saluto e compiacimento dell’Amministrazione comunale ed espresso la gratitudine della città per la ripetuta
disponibilità degli alpini per le più rilevanti iniziative sociali; il ten. col. Italo De Candido ha ricordato e
ringraziato per l’ausilio cordialmente avuto dalle truppe alpine per l’attuazione delle «Vie Alte» da lui ideate,
percorse ed attrezzate nel Comelico.
Argomento emerso dai vari discorsi è quello del troppo diffuso ricorso dei militari di leva ad indossare l’abito
borghese durante la libera uscita, circostanza che talvolta determina incontrollabili atteggiamenti contrari allo
spirito di civismo che dovrebbe trovare convinta applicazione nel periodo di naja, e particolarmente la disaffezione del
soldato per la divisa che dovrebbe invece indossare con convinto orgoglio.
Temi questi che sono stati ribaditi presso la sede sezionale - dove i convenuti si sono poi trasferiti per la conclusiva
«castagnata» - e nella cui occasione il presidente della Sezione di Treviso, cav. uff. Francesco Cattai, ha colto
l’occasione
(ringraziando per l’invito) per evidenziare che la naja deve continuare ad abituare gli alpini al sacrificio poiché
anche nell’ANA (e ne è vicino esempio la costruttiva «battaglia» del Friuli) verrà loro richiesto un generoso impegno di
forze morali
fisiche.
Agli ufficiali ospiti è stata offerta la tradizionale confezione- omaggio della corroborante grappa coneglianese, e
ripetuta (e anche questa riscalda) la nostra cordiale amicizia.
R.B.