L’Associazione "PENNE MOZZE" |
Giugno 1979 |
Il 24 maggio dello scorso anno si è regolarmente costituita a Treviso l’Associazione «Penne Mozze» che riunisce le
Famiglie dei Caduti Alpini ma alla quale ognuno può aderire per ricordare personalmente un Caduto alpino. Vi sono
infatti due categorie di soci pur aventi gli stessi doveri e diritti: i soci effettivi e cioè i congiunti dei Caduti
(genitori, fratelli, vedove, figli), e i soci aggregati che possono essere altri parenti dei Caduti o altri che scelgono
un Caduto che intendono particolarmente onorare (un commilitone, un ex compagno di studi o di lavoro, ecc, caduto in
guerra o per cause di servizio. Il nome del Caduto figurerà (possibilmente anche la fotografia) nella tessera di ciascun
socio.
Tra le iniziative più recenti va ricordata l’istituzione di un riconoscimento (un’opera dello scultore Marcello Cagnato
raffigurante «l’Aquila ferita» che è l’emblema dell’AsPeM) per chi salva un Alpino, e che per la prima volta verrà
presto consegnato solennemente per un rilevante atto segnalato dalle Autorità alpine e che è all’esame del Consiglio
centrale dell’Associazione.
L’Associazione «Penne Mozze» ha sede a Treviso in vicolo Stangade n. 5 ed è presieduta dal direttore dei nostro
giornale, prof. Mario Altarui, che è pure presidente del Comitato per il Bosco delle Penne Mozze.
Chi intende aderire può rivolgersi a Renato Brunello che è tra i soci fondatori della nuova Associazione. Altri soci
fondatori (cioè coloro che, tra i soci della nostra Sezione, hanno dato l’adesione prima della data di fondazione) sono
il Consigliere nazionale dell’ANA geom. Lino Chies e il papà suo Mansueto, il comm. Alfredo Battistella, il cav. Ampelio
Rossi e il cav. Luciano Zanardo.
Altri soci della Sezione si sono iscritti successivamente, per cui si spera che altre adesioni pervengano dalla zona del
Coneglianese. E’ particolarmente da raccomandare l’iscrizione dei congiunti dei nostri Caduti, ma nuovamente ricordiamo
che tutti (anche le nostre donne di casa) possono iscriversi «adottando» un Caduto anche se si tratta di «penna mozza»
di altra provincia in quanto l’Associazione ha carattere nazionale e a tale scopo è in corso la pratica di
riconoscimento presso il competente ministero. Se qualcuno non sa decidersi sul Nome da indicare, ciò viene provveduto
dal Consiglio dell’Associazione magari sulla base di qualche preferenza indicata dal socio (un Caduto di un determinato
reggimento, battaglione o gruppo, o un decorato, o un caduto in determinata guerra o battaglia, o di una data città o
comune d’Italia, o un Alpino nato all’estero, ecc.).
La quota di adesione è di L. 2.000 annue. Ad ogni iscritto viene tra l’altro inviato il giornale «Penne Mozze».
R.B.