Il raduno al Bosco delle Penne Mozze |
Dicembre 1980 |
INVITO agli Alpini d’AfricaNella ricorrenza del 45° anniversario della Battaglia dell’Amba Uork e nel 40° di quella di Cheren,
è intenzione dei superstiti di quest’ultima di organizzare un raduno di tutti gli Alpini che hanno operato in terra
Africana.
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Un momento della cerimonia inaugurale dei cippi delle Divisioni alpine (Madrina la signora Giuseppina
Salsa Mazzoleni, figlia del gen. M.O. Tommaso Salsa e Vice Presidente dell’Associazione «Penne Mozze») collocati nel
Piazzale degli Alpini al Bosco delle Penne Mozze.
Il raffigurato cippo della «Julia» è stato generosamente donato dal nostro Consigliere sezionale comm. Alfredo
Battistella, Presidente onorario degli Alpini di Pieve di Soligo e Socio dell’AsPeM.
Rinnovato successo ha avuto il 9° raduno al Bosco delle Penne Mozze, nelle Prealpi di Cison di
Valmarino, svoltosi il 7 settembre e che comprendeva l’inaugurazione di molteplici opere. Oltre alle 130 nuove stele
dedicate ad altrettanti Caduti, in questa giornata – favorita dal tempo stupendo - sono stati inaugurati i cippi
dedicati, nell’antistante Piazzale degli Alpini, alle sei nostre Divisioni mobilitate nell’ultimo conflitto e donati
dall’Associazione «Penne Mozze», e – in ottima posizione del Bosco – il cippo offerto da Mutilati ed Invalidi di Guerra
trevigiani.
C’erano il sindaco di Cison cav. Salvatore Chilleni, l’on. Gianfranco Rocelli, la M.O. cav. Livio
Morello, il gen. M.O. Enrico Reginato, i generali Sugana, Ridolfi, Bizzarrini, Dal Fabbro e Marasco, congiunti di Caduti
tra cui quelli delle Medaglie d’oro gen. Tommaso Salsa, Alessandro e Luigino Tandura, Aldo Fantina e Annibale Pagliarin,
ufficiali superiori dei carabinieri, del 2° Stormo dell’Aeronautica, delle Brigate «Tridentina», «Julia» e «Cadore», il
dott. Riello delegato regionale dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra, 1’intero Consiglio dell’AsPeM con il
presidente prof. Mario Altarui, rappresentanze numerosissime tra cui quelle del Gruppo Alpette di Torino e, con la sua
balda fanfara, del Gruppo di Scanzorosciate della Sezione di Bergamo.
La nostra Sezione era rappresentata dal consigliere cav. Olindo Battistuzzi intervenuto con Renato
Brunello e altri dirigenti sezionali, e numerosi capigruppo. Con i quasi 150 gagliardetti, labari e bandiere c’erano il
nostro vessillo con i gagliardetti dei Gruppi di Bibano-Godega, Colfosco di Susegana, Collalbrigo, Collalto,
Conegliano-città, Mareno di Piave, Corbanese, Fontigo, Gaiarine, Ogliano, Orsago, Parè, Pieve di Soligo, Refrontolo, S.
Fior, S. Pietro di Feletto, S. Lucia di Piave, S. Maria di Feletto, S. Vendemiano, Sernaglia della Battaglia,
Solighetto, Soligo e Vazzola.
Dopo l’inaugurazione delle nuove opere, l’arciprete di Cison don Venanzio Buosi ha celebrato la
Messa, ed hanno poi preso la parola il presidente del comitato per il Bosco prof. Mario Altarui, il delegato regionale
Mutilati dott. Giovanni Riello e - per il discorso ufficiale - il presidente della Sezione di Vittorio Veneto dott.
Giulio Salvadoretti.
A conclusione della manifestazione sono state consegnate a congiunti di Caduti le croci al merito
di guerra tra cui quelle concesse a Rosolen Aldo da Conegliano (geniere alpino della «Tridentina», disperso in Russia),
Corrocher Ermenegildo da S. Lucia (art. del 3° art. alpina, disperso in Russia) e Gerlin Urbano da Susegana (art. del
3°, deceduto nel 1949).
Della zona di operatività della nostra Sezione, sono state collocate quest’anno le stele dei
seguenti nostri Caduti e Dispersi: BOTTEGA ANTONIO da Conegliano (offerta dalla Sezione), CORROCHER ERMENEGILDO da S.
Lucia di Piave (donata dalla sorella Marcella), DE ROSSO ANGELO da Soligo (la Sezione), FOLTRAN AGOSTINO da Susegana
(donata dai familiari a mezzo del Gruppo di Ogliano), LORENZON VITTORIO da Sernaglia (offerta dal locale Gruppo),
PERENZIN MARIO da Tarzo (offerta da Perenzin Marcello), ROSOLEN ALDO da Conegliano (offerta dai familiari), e VIEZZER
TARCISIO di Soligo (donata dalla Sezione). Sono state inoltre collocate le stele a ricordo di BALDASSO CESARE nato a
Giavera e poi residente a Conegliano (offerta dal Gruppo), e di NAIBO ERMINIO nato a Follina (stele offerta dal nipote
Erminio residente a Soligo).