GLI AUGURI DEL PRESIDENTE


Dicembre 1983

Natale '83 capodanno '84: per quanti bambini, anziani, esuli, malati, per quanti fratelli vicini ;a noi sparsi nei più lontani paesi; queste due date arrivano dalla guerra, dalla violenza, dall’odio e dalla miseria?
Il nostro primo pensiero per loro, il nostro augurio, nostra preghiera è che Gesù Bambino dia loro conforto e pace.
Per noi il Natale e il Capodanno, nonostante tutto, hanno ancora il calore della serenità e del benessere; il privilegio di poterci scambiare gli auguri tradizionali.
Con animo paterno il Presidente invia a voi Alpini della sezione di Conegliano ad alle vostre famiglie fervidi auguri di felicità, di prosperità e di pace. Sono certo che sui vostri focolari risplenda la luce della concordia e della fedeltà tra i coniugi, del rispetto e dell’amore dei figli.
La stella che ha illuminato la capanna di Betlemme brilli sulle vostre case, dove la virtù e gli ideali dei nostri Padri siano tenacemente difesi. E dico «difesi» perchè in tanti modi subdoli e perversi essi sono oggi insidiati e minacciati.
Cari alpini, non vi dico nulla di nuovo se affermo che la Patria si difende prima e soprattutto nel focolare domestico.
La famiglia italiana, sabotata da leggi funeste, spesso contrarie alle nostre tradizioni cristiane, è sulla via dello sfacelo. L’offensiva contro di essa non è frutto del caso: uno scopo preciso e perverso, vogliono raggiungere coloro che diffondono tra i giovani la droga, la pornografia, la sfiducia nei genitori e nella scuola.
Difendiamo pure la natura come ci viene oggi giustamente raccomandato: è una necessità inderogabile per la nostra stessa esistenza.
Ma ricordiamoci che la difesa della nostra famiglia è vera garanzia della nostra felicità e della sicurezza della Patria.
Questo è il messaggio natalizio che con trepidante affetto vi prego di accogliere e di meditare.

Il vostro Presidente
GIACOMO VALLOMY